AFFARI COSTITUZIONALI (1a)
MERCOLEDÌ 18 MARZO 1998

230a Seduta
Presidenza del Presidente
VILLONE

La seduta inizia alle ore 8,45.

IN SEDE CONSULTIVA
(3053) Remunerazione dei costi relativi alla trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari effettuata dal Centro di produzione S.p.A.
(3075) CASTELLI. - Nuove norme in ordine alla trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari
(Esame congiunto e rinvio)

Riferisce il presidente VILLONE sui disegni di legge, il cui esame è stato rimesso alla sede plenaria dalla Sottocommissione. Tralascia di considerare le vicende della trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari, intervenute in passato, per concentrare l'attenzione sulla natura del servizio. Non c'è dubbio che esso attiene all'informazione e che debba quindi presentare quelle caratteristiche di pluralismo, completezza e imparzialità più volte stabilite dalla Corte costituzionale. L'osservanza di tali requisiti per le trasmissioni radiofoniche, considerata la natura del servizio e la limitatezza dell'oggetto, deve essere assicurata prevalentemente attraverso una particolare procedura di scelta del concessionario e mediante speciali modalità di gestione del servizio medesimo. Nel disegno di legge n. 3053 a questo proposito, si ipotizza una gara dalla quale non vanno esclusi i soggetti già impegnati nell'attività informativa, purchè non siano organi di partito o di movimenti politici.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha formulato alcune osservazioni per i profili di propria competenza. Per valutare il documento in questione bisognerebbe tuttavia pregiudizialmente accertare se la tutela della concorrenza rappresenti un valore costituzionalmente protetto, tema sul quale le opinioni sono disparate. Le osservazioni dell'Autorità possono comunque venire in rilievo in relazione all'esigenza di assicurare condizioni idonee per lo svolgimento del servizio, mentre ogni altra considerazione appare invece meno conferente per gli aspetti che interessano la Commissione.
Conclusivamente propone di esprimere un parere favorevole, osservando che il servizio deve essere reso in condizioni di piena imparzialità di gestione nei riguardi di tutte le forze politiche; che la vigilanza sulla gestione medesima sia assicurata da un organo parlamentare e non solo affidata alle parti contraenti; che si presti attenzione ai rilievi dell'Autorità garante con riferimento agli aspetti che possono ripercuotersi su di un imparziale svolgimento del servizio stesso.

Il senatore LISI sollecita un chiarimento sulle modalità della vigilanza sulla gestione del servizio. Risponde il PRESIDENTE ribadendo l'esigenza di coinvolgere in questa funzione un organismo parlamentare, individuato anche negli Uffici di Presidenza delle due Camere.

Interviene quindi il senatore BESOSTRI secondo il quale si può dubitare che la questione possa essere configurata come una concessione di pubblico servizio; in base alla normativa vigente la trasmissione dei lavori parlamentari potrebbe infatti essere riguardata, sotto certi profili, come un onere del concessionario, mentre può venire in rilievo anche l'interesse dell'istituzione parlamentare a rendere accessibili al pubblico più vasto i lavori delle Assemblee e delle Commissioni. Ritiene pertanto che più propriamente la vicenda vada inquadrata nell'ambito della figura dell'appalto di servizi: soccorre di conseguenza l'obbligo della gara in base alla normativa comunitaria e tra i soggetti partecipanti possono figurare anche le associazioni temporanee di imprese. Segnala inoltre una questione interpretativa riguardo la quota del sessanta per cento del numero annuo di ore di trasmissione da dedicare alle sedute di Assemblea, le quali non debbono tuttavia esaurire il contenuto delle trasmissioni stesse. Si dichiara altresì favorevole alla richiesta di una forma di controllo parlamentare sulla gestione del servizio, suggerendo infine alla Commissione di merito l'opportunità di inquadrare la fattispecie nell'ambito dell'appalto di servizi.

Il presidente VILLONE manifesta riserve circa tale assimilazione, venendo a suo avviso in rilievo esigenze primarie di correttezza e di obiettività dell'informazione.

Secondo il senatore PASTORE la problematica affrontata appare complessa ed attiene a un particolare tipo di trasmissioni, che rivestono uno scarso rilievo economico e che pertanto vanno finanziate con fondi pubblici, a condizione che il servizio venga erogato nell'osservanza di particolari modalità. Sottolinea inoltre che si tratta di trasmissioni generalmente non suscettibili di manipolazione e da questo punto di vista appare come incostituzionale l'esclusione degli organi di partito o di movimenti politici, in violazione del principio costituzionale di eguaglianza. È essenziale, a suo giudizio, soltanto che il concessionario assicuri l'obiettività delle trasmissioni. Lo svolgimento della gara rimane comunque necessario e richiama poi l'attenzione sulle considerazioni espresse dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, onde evitare che taluno dei partecipanti possa essere ingiustificatamente favorito. Si dice infine favorevole all'instaurazione di un controllo parlamentare, ma dubita dell'opportunità di affidare tale funzione ad una Commissione ad hoc.

Stante l'imminenza dell'inizio dei lavori dell'Assemblea, il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,30.