AFFARI COSTITUZIONALI (1a)

MERCOLEDI' 22 NOVEMBRE 2000

601ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
VILLONE


Intervengono il ministro per le riforme istituzionali Maccanico e i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Cananzi e Franceschini.

La seduta inizia alle ore 14,35.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore ROTELLI osserva che il calendario dei lavori preannunciato nella seduta di ieri dal Presidente per l'esame dei documenti di bilancio comprime di fatto la possibilità di una compiuta trattazione dei medesimi. Al riguardo, dichiara l'intenzione della propria parte politica di utilizzare tutto il tempo a disposizione delle Commissioni di merito per l'esame dei suddetti documenti e preannuncia la presentazione di una molteplicità di emendamenti alle tabelle di bilancio. Conseguentemente, propone che la seduta già convocata per questa sera non abbia luogo.
Nel ribadire quindi la posizione critica della sua parte politica su come è stato ripreso l'esame dei provvedimenti in materia elettorale, osserva che fra gli emendamenti vi sia anche l'emendamento 1.0.4000 (pubblicato in allegato al resoconto dell'11 ottobre) che ripropone sostanzialmente il testo unificato dei disegni di legge ordinaria in materia di voto dei cittadini italiani residenti all'estero. Si tratta di una normativa sulla quale, come precisato dal Presidente nella seduta di ieri, è necessario acquisire il parere della Commissione bilancio e che dunque non può essere trattato durante la sessione di bilancio, salvo una diversa valutazione assunta all'unanimità dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari. In proposito rileva che la eventuale decisione della Conferenza dei Capigruppo di concedere la deroga per l'esame del testo unificato sul voto degli italiani all'estero non potrà comunque essere intesa come una autorizzazione a esaminare la questione, sotto forma di emendamento, nell'ambito della trattazione dei disegni di legge in materia elettorale. Anche alla luce di quest'ultimo argomento, chiede la sconvocazione della seduta prevista per le ore 20,30 di questa sera.

Si associa a questa richiesta il senatore VEGAS, il quale ricorda che non sono ancora a disposizione dei senatori tutti i documenti di bilancio, mentre il presidente VILLONE dichiara di non ritenere opportuno disporre la sconvocazione della seduta notturna della Commissione.

I senatori VEGAS e SCHIFANI chiedono quindi che l'Ufficio di Presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei Gruppi si riunisca per decidere il calendario dei lavori della Commissione per l'esame dei documenti di bilancio.

Il presidente VILLONE ritiene che questa materia potrà essere affrontata in una riunione dell'Ufficio di Presidenza da tenersi questa sera, alle ore 20,15, dopo che il Presidente del Senato avrà aperto ufficialmente la sessione di bilancio.

La Commissione prende atto.

Prende quindi la parola il senatore D'ONOFRIO, che chiede che la seduta prosegua con la replica della relatrice sui disegni di legge relativi al conflitto di interessi, mentre il senatore BESOSTRI sollecita una rapida definizione dell'esame dello schema di testo unico sulla documentazione amministrativa.

A quest'ultimo proposito il presidente VILLONE fa presente che il Governo si è impegnato ad attendere il parere della Commissione prima di varare definitivamente il testo unico sulla documentazione amministrativa. Quanto all'esame dei disegni di legge sul conflitto di interessi, la relatrice ha chiesto di poter svolgere la sua replica in uno spazio di tempo adeguato.

Il senatore ROTELLI ribadisce, a nome della sua parte politica, la richiesta di continuare l'esame del testo unico sulla documentazione amministrativa.

Il presidente VILLONE avverte che questo tema potrà essere ripreso in seguito.


IN SEDE REFERENTE
(3812) Modificazioni al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, di approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione della Camera dei deputati.
(288) LA LOGGIA ed altri - Abolizione della quota proporzionale per l’elezione della Camera dei deputati e attribuzione di tutti i seggi con il sistema uninominale a un turno.
(290)LA LOGGIA ed altri - Estensione del sistema elettorale uninominale maggioritario a turno unico a tutti i seggi elettivi del Senato della Repubblica.
(1006) PIERONI ed altri - Modifiche ed integrazioni alle norme per l'elezione della Camera dei deputati.
(1323) MILIO - Abolizione della quota proporzionale per l’elezione della Camera dei deputati e attribuzione di tutti i seggi con il sistema uninominale maggioritario a un turno.
(1935) COSSIGA - Modifiche e integrazioni alle norme per la elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
(2023) BESOSTRI e MURINEDDU - Nuova disciplina dell’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica con la previsione del sistema elettorale a doppio turno.
(3190) FORCIERI ed altri - Riforma del sistema elettorale del Parlamento.
(3325) PASSIGLI - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati.
(3476) DISEGNO DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE - Introduzione del doppio turno nei collegi uninominali.
(3621) MAZZUCA POGGIOLINI - Norme per la modifica dei sistemi elettorali mediante l'introduzione di collegi binominali.
(3628) LA LOGGIA ed altri - Modifiche al testo unico delle leggi recante norme per la elezione della Camera dei deputati, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361.
(3633) PIERONI ed altri - Modifiche ed integrazioni al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, per l'introduzione del doppio turno di coalizione.
(3634) PIERONI e LUBRANO DI RICCO - Modifiche ed integrazioni al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, per l'introduzione del doppio turno di coalizione.
(3636) SPERONI - Elezione del Senato della Repubblica su base regionale.
(3688) CO' ed altri - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533.
(3689) CO' ed altri - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361.
(3772) PARDINI ed altri - Modifica al sistema elettorale della Camera dei deputati.
(3783) TOMASSINI - Riforma delle norme sulla elezione della Camera dei
deputati.
(3811) Modificazioni del decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, "Testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica”.
(3828) MARINI ed altri - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione della Camera dei deputati
(3989) GASPERINI ed altri. - Nuove norme per l'elezione della Camera dei deputati
(4505) ELIA ed altri - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361 e successive modificazioni
(4553) DI PIETRO ed altri. - Modifica al sistema elettorale della Camera dei deputati
(4624) D'ONOFRIO - Nuove norme per l'elezione della Camera dei deputati
(4655) CASTELLI ed altri - Nuove norme per l'elezione della Camera dei deputati

- e petizioni n. 34, n. 250, n. 306, n. 359, n. 487, n. 490, n. 539, n. 543 e n. 607 ad essi attinenti
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri, con la discussione del subemendamento 1.1000/102 del relatore (pubblicato in allegato al resoconto di ieri).

Il senatore D'ONOFRIO chiede se risultino contraddizioni tra gli emendamenti che ci si appresta a votare e quelli già approvati.

Il presidente VILLONE replica ritenendo sino ad ora coerente l'esito delle votazioni svolte.

Il senatore D'ONOFRIO, riprendendo la sua esposizione, rileva che la Commissione ha già approvato un emendamento che impone una riduzione del numero dei collegi della Camera dei deputati. La Commissione, dunque, è vincolata ad approvare un testo coerente con questa decisione. Di contro la Commissione non ha mai approvato, come invece impropriamente riferito al di fuori delle Aule parlamentari, un testo dal quale risulti che alla coalizione che consegua il maggior numero di voti debba essere attribuita una solida maggioranza in seggi nelle due Camere; la Commissione infatti ha, sino ad ora, esaminato la sola riforma del sistema elettorale della Camera.

Il presidente relatore VILLONE, a quest'ultimo proposito, osserva che la riforma del sistema elettorale del Senato è oggetto di un emendamento che deve essere ancora votato (1.0.1000, pubblicato in allegato al resoconto dell'11 ottobre). Quanto al numero dei collegi, la proposta da ultimo avanzata dalla maggioranza non prevede il mantenimento del numero e della configurazione degli attuali collegi.

Il senatore D'ONOFRIO rileva la paradossale situazione in cui versa la Commissione che si trova a votare un testo che la stessa maggioranza intende modificare, un testo nel quale non è chiaramente specificato che alla coalizione che abbia ottenuto più voti spetti la maggioranza dei seggi.

Il relatore VILLONE e il sottosegretario FRANCESCHINI osservano che quest'ultima conseguenza è chiaramente rilevabile da quanto previsto dalla lettera f) del comma 1 del subemendamento 1.1000/102.

Il senatore D'ONOFRIO ribadisce che, sino ad ora, la Commissione non ha approvato questo principio; nel testo votato non vi è - come invece affermato dai leader del centro-sinistra - il principio secondo il quale la coalizione che consegua più voti si deve vedere attribuita la maggioranza dei seggi. Dichiara quindi che non parteciperà alla votazione, si tratta infatti di un voto inutile, su un testo che la stessa maggioranza intende modificare.

Il senatore MANTICA condivide questi rilievi e chiede se la maggioranza ritenga ancora valido il concetto di coalizione, oggetto del subemendamento 1.1000/100 (approvato nella seduta del 12 settembre e pubblicato nel relativo resoconto), che invece le dichiarazioni rese dal senatore Besostri nella precedente seduta sembrano aver messo in questione. Ricordata la posizione della sua parte politica contro il cosiddetto voto disgiunto, ritiene che sul punto delicato della nozione di coalizione occorra fare chiarezza. Non si può infatti pensare di modificare in una fase successiva dell'esame un aspetto qualificante del provvedimento. Chiede quindi alla maggioranza di anticipare i contenuti delle modifiche che intende apportare alla sua originaria proposta, così da chiarire l'oggetto delle votazioni. Manifesta infine la sua generale contrarietà al seguito dell'esame rilevando che la campagna elettorale è già, iniziata, nonostante i richiami del Presidente del Consiglio.

Il senatore PASTORE, in dissenso dal proprio Gruppo, dichiara che non parteciperà alla votazione, pur condividendo i rilievi svolti dai senatori D'Onofrio e Mantica. Crede infatti che non si possano ridurre i lavori della Commissione a mere esercitazioni su testi che la stessa maggioranza intende modificare in occasione dell'esame del provvedimento in Assemblea.
Si sofferma quindi criticamente sull'impianto della proposta avanzata dalla maggioranza e oggetto degli emendamenti in esame che reputa meramente strumentali alla realizzazione di accordi tra la maggioranza ed il partito della Rifondazione comunista. In particolare critica, la possibilità di esprimere un voto disgiunto; previsione questa che si traduce in un sostanziale raggiro della volontà degli elettori e produce esiti incoerenti delle competizioni elettorali, come provato dai risultati delle ultime elezioni.

Il senatore STIFFONI, nel criticare il ricorso del leader dello schieramento di centro-sinistra a forme di propaganda non decorosa, si sofferma criticamente sulla nozione di coalizione come regolata dal testo in esame e dichiara il proprio voto contrario sulla lettera c) del subemendamento 1.1000/102.

Al senatore TIRELLI che chiede di poter svolgere una dichiarazione di voto in dissenso dal proprio Gruppo, il presidente VILLONE replica ricordando che, a norma del secondo comma dell'articolo 109 del Regolamento, un tale diritto è accordato ai senatori purché il numero dei richiedenti sia inferiore alla metà di quelli appartenenti al Gruppo stesso.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

CONVOCAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI.

Il presidente VILLONE avverte che l'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi è convocato per le ore 20,15 di oggi per definire il calendario dei lavori della Commissione durante la sessione di bilancio.

La seduta termina alle ore 15,30.