DIFESA (4a)

MERCOLEDÌ 21 MAGGIO 1997


61a Seduta

Presidenza del Presidente
GUALTIERI

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti.

La seduta inizia alle ore 15,15.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C04a, 0043°)

Il presidente GUALTIERI - dopo aver ricordato che presso l'Ufficio di segreteria della Commissione sono consultabili le informative giornaliere sulla missione in Albania e che è stato distribuito il secondo rapporto «Alba» inviato dal Governo alle Nazioni Unite - informa che lunedì prossimo, 26 maggio, potrebbe tenersi una riunione congiunta degli Uffici di Presidenza delle Commissioni esteri e difesa del Senato e della Camera dei deputati per l'audizione dell'ex cancelliere austriaco Vranitzki sulle ipotesi che attualmente si stanno valutando per consentire in tempi brevi lo svolgimento delle elezioni politiche in Albania.

Il senatore MANCA sollecita la convocazione dell'Ufficio di Presidenza per definire la programmazione dei lavori della Commissione.

Il PRESIDENTE assicura che è sua intenzione convocare l'Ufficio di Presidenza la prossima settimana.

Il senatore MANFREDI ritiene quanto mai opportuno dedicare parte dei lavori della Commissione allo svolgimento delle interrogazioni ed auspica che ciò avvenga settimanalmente.

Il PRESIDENTE fornisce assicurazioni al riguardo. Invita poi il senatore LORETO, che lamenta la dichiarazione di decadenza di una sua interrogazione sugli alloggi militari, a ripresentare un'interrogazione sulla medesima materia, assicurando che verrà posta all'ordine del giorno in tempi brevi.

Il senatore UCCHIELLI sollecita il Governo ad assumere idonee iniziative per agevolare l'attuazione della norma contenuta in un recente decreto-legge che consente ai giovani di svolgere il servizio militare di leva presso i comuni di residenza delle zone colpite dalle alluvioni del 1994 e del 1996.

PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni

Il sottosegretario BRUTTI, risponde all'interrogazione n. 3-00740 del senatore Russo Spena. Fa presente che sulla scomparsa del signor Cervia si è concentrata l'attenzione di alcuni parlamentari e del Governo e che è in corso una indagine del SISMI, su sollecitazione del Comitato parlamentare per i Servizi, per ricostruire tutte le piste possibili e verificare se sussistono elementi che avvalorino l'ipotesi del sequestro da parte di agenti di un Paese straniero. Finora non sono emersi elementi in tal senso, ma per certo il signor Cervia è scomparso senza motivi apparenti e nulla nei giorni che hanno preceduto la scomparsa poteva farla prevedere.
Riguardo poi alla richiesta di conoscere le motivazioni che hanno indotto ad assicurare al signor Giorgio Sprovieri, capo della II sezione della X divisione della Direzione generale per il personale della Marina, l'assistenza dell'Avvocatura di Stato nonchè di un consigliere tecnico, il Sottosegretario fa presente che l'attuale normativa prevede la concessione del patrocinio da parte dell'Avvocatura di Stato qualora si riconosca che il dipendente pubblico ha tenuto una condotta legittima; si tratta evidentemente di una decisione discrezionale basata su valutazioni di tipo tecnico. Quanto poi all'assistenza del consigliere tecnico la legislazione vigente prevede che l'Avvocatura possa ottenere dall'Amministrazione tutti i supporti necessari per assicurare al meglio la difesa.
Il sottosegretario Brutti osserva poi che la legge non prevede l'obbligo di annotare la specialità conseguita da un militare in ferma prolungata nel foglio matricolare ma soltanto la categoria; inoltre risulta che il signor Cervia si sia congedato prima del compimento della ferma sessennale. Sicchè la mancata annotazione sul foglio matricolare della specialità di tecnico elettronico con l'abilitazione alla guerra elettronica, non sembra dipendere, come sostenuto dall'interrogante, da una scelta omissiva o reticente dell'Amministrazione, tanto che si fa riferimento alla suddetta specializzazione in altri documenti quali quelli di trasferimento e di valutazione. Tale documentazione è stata consegnata dal Ministero della difesa all'autorità inquirente.
Il sottosegretario Brutti afferma che l'Amministrazione della difesa, condividendo l'esigenza del senatore Russo Spena di far piena luce sull'episodio, intende collaborare appieno con l'autorità giudiziaria.

Il senatore RUSSO SPENA afferma che sin dal primo momento molti parlamentari si stanno occupando della scomparsa del signor Cervia e hanno costituito un Comitato ad hoc che ha segnalato la questione alla Commissione stragi. Tale Comitato non è convinto che il Ministero della difesa abbia posto in essere tutte le iniziative necessarie per far luce sul caso; comunque egli oggi prende atto dell'impegno assunto dal sottosegretario Brutti, al quale riconosce di essersi interessato della vicenda, sin da quando rivestiva la carica di Presidente del Comitato parlamentare per i Servizi.
Il senatore Russo Spena auspica che non si sia di fronte all'ennesimo caso di depistaggio e comunque appare sorprendente che per mesi non sia stato possibile ottenere il foglio matricolare del signor Cervia e che l'ufficio competente lo abbia rilasciato solo dopo una sorta di occupazione istituzionale, da parte di parlamentari, sollecitata peraltro dagli stessi familiari dello scomparso.
Il senatore Russo Spena ritiene singolare che il foglio matricolare non contenga l'annotazione della specializzazione acquisita dal signor Cervia e per questa ragione non era sembrata giustificata la decisione di assicurare l'assistenza dell'Avvocatura dello Stato al capo della II sezione della X divisione della Direzione generale per il personale militare della Marina. Sarebbe interessante sapere, inoltre, se al signor Cervia fosse stato assegnato il nulla osta di segretezza e se quindi ciò risulti dai fascicoli relativi.

Intervenendo brevemente il sottosegretario BRUTTI afferma che ciò non risulta dagli atti a sua disposizione.

In conclusione il senatore RUSSO SPENA, dichiarandosi parzialmente soddisfatto della risposta, ritiene che, di fronte alla scomparsa di un giovane che trascorreva felicemente la sua vita, il Ministero della difesa deve fornire ulteriori risposte.

Il sottosegretario BRUTTI risponde quindi all'interrogazione n. 3-00750 del senatore Russo Spena, ricordando che il regolamento attuativo della legge sull'obiezione di coscienza stabilisce che il distacco degli obiettori presso gli enti è condizionato alla capacità di questi ultimi di fornire una idonea sistemazione. L'ente Medicina democratica, cui fa riferimento l'interrogante, aveva dichiarato di non poter garantire vitto e alloggio agli obiettori, se non nelle sedi di San Severo e di Marina di Grosseto. Il Ministero della difesa ha provveduto quindi a sospendere le precettazioni per le sedi non idonee; l'11 maggio 1992 venivano sospese le precettazioni anche per la sede di Marina di Grosseto e successivamente per quella di San Severo, e ciò a seguito di irregolarità riscontrate in ripetute ispezioni, rispetto alle quali all'ente è stato richiesto di fornire delucidazioni che non ha ancora fatto pervenire.
Il sottosegretario Brutti fa presente che l'Amministrazione della difesa per fronteggiare l'incremento delle domande per l'obiezione di coscienza ha assunto iniziative volte ad aumentare le convenzioni e a favorire le capacità recettive degli Enti già convenzionati. Inoltre ritiene molto positiva l'esperienza sin qui realizzata nell'ambito della Consulta degli enti convenzionati; auspica poi che il clima costruttivo e collaborativo possa essere rafforzato anche in vista della prossima entrata in vigore della riforma della legislazione sull'obiezione di coscienza.

Il senatore RUSSO SPENA si dichiara soddisfatto della risposta ed auspica che si passi ad una fase nuova nella gestione dell'obiezione di coscienza in relazione all'entrata in vigore della riforma normativa. Si augura che il Ministero della difesa possa riconsiderare la situazione dell'ente Medicina democratica che svolge una meritoria opera di tutela del diritto alla salute dei cittadini e che ha proseguito nella sua attività nonostante da cinque anni non possa contare sulla collaborazione di obiettori di coscienza. Chiede quindi al Governo di sapere se i problemi riscontarti con l'ente siano stati superati e se esso possa essere riammesso alle convenzioni in vista della entrata in vigore della nuova legislazione.

IN SEDE REFERENTE
(682) BONFIETTI. - Nuove norme in materia di responsabilità civile e patrimoniale dei dipendenti dello Stato adibiti alla conduzione di aeromobili e navi per uso militare
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 13 maggio scorso.

Il presidente GUALTIERI fa presente che sono stati trasmessi alla Commissione bilancio i 13 emendamenti, su un totale di 25 presentati, aventi ad oggetto la copertura finanziaria ex articolo 81 della Costituzione. Poichè detto parere al momento attuale non è stato ancora espresso e poichè non sono ancora decorsi i termini per l'emissione del parere da parte della Commissione bilancio su tali emendamenti, la Commissione difesa non potrà nell'odierna seduta votare gli emendamenti relativi agli articoli aventi implicazioni finanziarie. Ciò premesso, propone di procedere alla votazione degli emendamenti relativi al primo articolo del disegno di legge, che non pongono problemi di ordine finanziario.

Conviene la Commissione.

Il senatore PALOMBO illustra l'emendamento 1.1, evidenziandone la ampiezza, in forza della quale verrebbero ad essere ricomprese dal legislatore tutte le attività militari, che sarebbero da ricondurre poi all'articolo 2050 del codice civile.

Il senatore MANFREDI illustra l'emendamento 1.2, segnalando la semplificazione dei profili di responsabilità, come da lui delineati, rispetto a quelli configurati dal disegno di legge in titolo. Prospetta, comunque, dell'emendamento una riformulazione, che recepisce lo spirito dell'emendamento 1.4.

Il relatore DE GUIDI illustra l'emendamento 1.3.

Il senatore MANCA illustra l'emendamento 1.4.

Si apre una discussione, nel corso della quale interviene per primo il senatore UCCHIELLI per chiedere quale sia la portata effettiva che si vuole dare al provvedimento in esame, se limitata a qualche caso specifico ovvero se riferita all'attività militare in genere. Rammenta altresì che di fondamentale importanza è l'accertamento se vi sia o meno l'unanimità per il passaggio in sede deliberante.

Il senatore RUSSO SPENA si dichiara favorevole alla portata iniziale del disegno di legge e manifesta preoccupazione per il rischio di sconvolgere, con l'eventuale approvazione di alcuni degli emendamenti presentati, l'impianto generale delle responsabilità civili nel nostro ordinamento. Invita il relatore a tener conto, all'interno del suo emendamento, del richiamo all'articolo 2050 («Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose») del codice civile.

Il senatore PALOMBO auspica l'approvazione del disegno di legge con l'ampliamento delle fattispecie contemplate, in modo da operare una riorganizzazione della disciplina giuridica nell'intero settore delle attività militari.

Replica il relatore DE GUIDI per dichiararsi contrario all'emendamento 1.1, che appare troppo ampio e non apprezza, altresì, il richiamo all'articolo 2050 del codice civile; argomenta tale sua contrarietà citando anche il giudizio negativo della Commissione giustizia. Del pari, si dichiara contrario all'emendamento 1.2 (nuovo testo) e si dichiara disponibile all'accoglimento dell'emendamento 1.4.

Il rappresentante del Governo - premesso il suo favore all'emendamento 1.3, che allarga nella giusta misura la previsione di cui al disegno di legge Bonfietti - esprime contrarietà all'approvazione degli emendamenti 1.1 e 1.2 (nuovo testo) e manifesta, al contempo, perplessità nei confronti dell'emendamento 1.4.

Con separate votazioni sono quindi respinti gli emendamenti 1.1 e 1.2 (nuovo testo).

In senso favorevole all'approvazione dell'emendamento 1.3 interviene il presidente GUALTIERI: dopo di che l'emendamento, posto ai voti, è approvato, mentre è respinto l'emendamento 1.4.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,35.


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 682


Art. 1.

Sostituire l'articolo con il seguente:
«(Responsabilità civile per attività militari)

1. La conduzione, ed il comando diretto su di essa, di mezzi navali, aerei ed a cuscino d'aria, di mezzi corazzati e blindati, il comando a distanza di mezzi d'impiego navale, aereo e terrestre non pilotati per uso militare, l'uso di armi da fuoco di militari impegnati in sorveglianza armata in compiti di guardia a strutture, basi, sedi istituzionali ed in base a quanto previsto dalle vigenti norme sull'impiego di personale militare anche per scopi di supporto ed ausilio delle forze di polizia in tempo di pace, le attività di bonifica navale terrestre di aree civili da esplosivi e di bonifica di poligoni e di altre aree militari e statali, l'attività a terra concorsuale nell'esercizio del controllo dello spazio aereo, ai sensi dell'articolo 2050 del codice civile, costituiscono attività pericolosa svolta dallo Stato per il perseguimento delle finalità pubbliche della difesa del territorio, delle acque e dello spazio aereo nazionali».
1.1
Palombo
Sostituire la rubrica e il comma 1, con i seguenti:
«(Responsabilità civile per attività connesse con l'impiego di uomini e mezzi militari per esigenze di servizio)

1. La condotta di uomini e mezzi militari costituisce attività pericolosa svolta dallo Stato per il perseguimento della finalità pubblica della difesa in Italia e all'estero».
1.2
Manfredi
Sostituire la rubrica e il comma 1, con i seguenti:
«(Responsabilità civile per attività connesse con l'impiego di uomini e mezzi militari per esigenze di servizio)

1. La condotta di uomini e mezzi militari costituisce attività comportante rischi, svolta dallo Stato per il perseguimento della finalità pubblica della difesa in Italia e all'estero».
1.2 (Nuovo testo)
Manfredi
Sostituire la rubrica e il comma 1, con i seguenti:
«(Responsabilità civile per attività militari)

1. La conduzione di navi, di aeromobili, di mezzi ruotati e cingolati militari costituisce attività pericolosa, svolta dallo Stato per il perseguimento della finalità pubblica della difesa del territorio nazionale».
1.3
Il Relatore
Al comma 1, primo periodo, sostituire la parola: «pericolosa» con le seguenti: «che comporta rischi».

Conseguentemente all'articolo 2, comma 1, sostituire la parola: «pericolosa» con le seguenti: «che comporta rischi».
1.4
Manca