65a Seduta (pomeridiana)


Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

La seduta inizia alle ore 15.

PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sulle condizioni geostatiche del sottosuolo napoletano: documento conclusivo
(Esame e rinvio)
(R048 000, C13a, 0002°)

Il relatore MAGGI, anche a nome del relatore CARCARINO, illustra una proposta di documento conclusivo nel quale si ricorda preliminarmente che tra gli elementi che hanno indotto la Commissione a deliberare l'indagine conoscitiva in titolo è il frequente ripetersi di calamità naturali che pone drammaticamente in evidenza il diffuso stato di squilibrio idrogeologico del Paese. In particolare, gli eventi verificatisi a Napoli nello scorso anno hanno posto la necessità di un approfondimento sulle condizioni geostatiche del sottosuolo napoletano e sul rapporto di sicurezza intercorrente con il soprassuolo. Il sopralluogo effettuato a Napoli ha posto in evidenza, quali temi prioritari, la conoscenza del sottosuolo napoletano con particolare riguardo all'interconnessione esistente tra stato dei sottoservizi e cavità; la necessità di un serio intervento da parte del Governo e del Parlamento per una corretta attuazione ed eventualmente il miglioramento delle leggi n. 183 del 1989, nn. 36 e 37 del 1994, n. 109 del 1994; l'importanza dell'intervento finanziario necessario che non potrebbe essere accollato integralmente al bilancio statale. La città di Napoli è sicuramente sottoposta a molti rischi di tipo naturale (vulcanico, sismico, bradisismico, alluvionale, da frane e da mareggiate) e legati all'attività antropica per cui i sottoservizi dell'area napoletana presentano una notevole vulnerabilità anche per il fatto di essere continuamente sottoposti a sollecitazioni di diversa natura e, conseguentemente, una pericolosità che viene notevolmente accresciuta dalla natura dei terreni in cui sono situati e dalla presenza di numerose cavità. Queste ultime, che di per sè non costituirebbero un pericolo, diventano un grosso fattore di rischio quando non sono censite e quindi controllate: attualmente sembra sia censito solo un terzo delle cavità usate come ricoveri antiaereo nell'area urbana di Napoli, per cui si può dire di non conoscere, per la gran parte delle cavità, l'ubicazione, lo stato di conservazione delle rocce e quindi le loro condizioni di stabilità. L'unicità di Napoli non è però solamente connessa con la particolarità del suo sottosuolo, ma deriva anche dalla concomitanza di caratteristiche morfologiche del territorio urbano, caratteristiche mineralogiche delle rocce costituenti il sottosuolo stesso, l'ininterrotta antropizzazione negli ultimi tre millenni, nonchè di alcune circostanze particolari quali: la non completa conoscenza del sottosuolo e quindi dello stato di conservazione delle condutture sotterranee; la non conoscenza del quadro cronologico degli sprofondamenti e dei dissesti, così come delle logiche secondo cui avvengono gli sprofondamenti stessi; la mancanza di una mappatura delle fenomenologie interessanti il territorio negli ultimi trent'anni; la carenza di interventi preventivi da parte degli organi tecnici e di controlli adeguati in occasione della realizzazione di lavori pubblici.
Gli elementi informativi tratti dall'indagine fin qui svolta suggeriscono pertanto le seguenti proposte normative, tecniche e di interventi da effettuarsi nell'area di tutto il comprensorio napoletano:

1. - creazione di una authority provinciale che controlli e coordini tutti gli interventi nel sottosuolo e che centralizzi la conoscenza sui sistemi di distribuzione dei sottoservizi in correlazione con la geologia e il soprassuolo facendo uso di supporti informatici;
2. - realizzazione di un sistema di monitoraggio continuo sulle reti idriche capace di segnalare e localizzare le perdite del sistema in tempo utile;
3. - per Napoli la creazione di un sistema di raccolta e smaltimento delle acque superficiali, cariche di detriti;
4. - leggi (regionali o nazionali) che facilitino l'uso in concessione delle cavità nel sottosuolo napoletano;
5. - legge nazionale per il riordino territoriale ed ambientale delle aree urbane italiane sulla base di conoscenze sull'assetto geoambientale e antropico con creazione di carte di vulnerabilità urbana e proposte di restauro ambientale e non solo urbanistico;
6. - emanazione di un dispositivo legislativo che obblighi i privati e le pubbliche istituzioni a denunciare la presenza di cavità nel sottosuolo delle aree di loro proprietà o competenza;
7. - elaborazione ed introduzione di una normativa antisismica per sottoservizi (condutture acquedottistiche, fognature, reti di distribuzione del gas metano, ecc.);
8. - obbligo per tutte le amministrazioni, che devono effettuare lavori in superficie o nel sottosuolo, di avere una autorizzazione preventiva sulla base della valutazione del tipo di intervento da realizzare in relazione ad eventuali cavità presenti nel sottosuolo;
9. - obbligo di eseguire indagini geognostiche e relazione geologica per tutti gli interventi di ristrutturazione degli edifici e in tutti i siti in cui avviene uno sprofondamento o vengono effettuati interventi di riparazione di vario tipo;
10. - ricostruzione della stratigrafia dei sedimenti accumulatisi in periodo storico e ricostruzione dei piani di campagna antropizzati di diversa età;
11. - ricostruzione della morfologia dei fondali con presenza di manufatti attualmente sommersi in seguito a bradisismo post-romano;
12. - realizzazione di una mappa geologico - strutturale su supporto informatico con dati relativi alla struttura geologica del sottosuolo;
13. - realizzazione di una mappa su supporto informatico delle cavità del sottosuolo in relazione agli edifici, strade e sottoservizi e caratteristiche geotecniche dei terreni;
14. - rilevamento dello stato di conservazione delle rocce che costituiscono le volte, i pilastroni, le pareti, ecc., delle cavità create per estrarre le rocce dal sottosuolo e valutazione della stabilità locale e globale dei sistemi con riguardo, anche, all'interazione con le strutture e le infrastrutture esistenti o da realizzare;
15. - individuazione dei pozzi verticali, posizione delle cavità, presenza di sottoservizi (condutture fognarie, di acqua, gas, ecc.); eventuale presenza di acquedotti e fognature a monte delle cavità lungo l'immersione degli strati di terreni sciolti ad alta permeabilità;
16. - individuazione degli eventuali rapporti di causa - effetto tra dissesti delle condutture e sprofondamenti o viceversa ;
17. - elaborazione di materiale informativo didattico, per tutti i tipi di scuole, al fine di educare i giovani ad una maggiore consapevolezza dei problemi connessi con il sottosuolo;
18. - istituzione di un servizio geologico nazionale adeguato;
19. - affidamento della progettazione, direzione lavori e collaudo delle opere di ingegneria civile che interagiscono con il suolo e il sottosuolo solo agli ingegneri del gruppo civile;
20. - ricostituzione del tessuto tecnico-organizzativo nazionale.

In conclusione, la proposta di documento conclusivo, rinviando sostanzialmente allo svolgimento del dibattito in Commissione l'individuazione delle priorità e delle conseguenti determinazioni politiche, contiene alcune valutazioni emerse finora in modo molto chiaro, che hanno una validità che trascende il caso napoletano. Esse attengono alla complessità dell'intreccio tra fattori fisici e antropici, alla diversità dei soggetti istituzionali che hanno competenza in materia, alla non coerenza di disposizioni normative contenute nei vari strumenti di governo del territorio, alla necessità di personale tecnico adeguato e, più in generale, ad un maggiore coinvolgimento del mondo della cultura nella ricostruzione del territorio nazionale, a partire dalle città.

Il senatore CARCARINO, auspicando che la proposta di documento conclusivo presentata congiuntamente dai due relatori e testè illustrata dal relatore MAGGI, possa arricchirsi di suggerimenti e proposte nel corso del dibattito, soprattutto con riferimento alle conclusioni politiche, prospetta l'opportunità di effettuare, prima di concludere l'indagine, altre audizioni, purchè ciò non comporti un eccessivo protrarsi dell'iter procedurale.

Il presidente GIOVANELLI, in considerazione dei lavori dell'Assemblea, propone di rinviare il dibattito alla giornata di domani, rilevando che ciò consentirà di tener conto anche delle determinazioni che stanno per essere assunte in sede di Governo proprio con riferimento agli eventi di Napoli.

Conviene la Commissione e il seguito dell'esame è pertanto rinviato.

CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il presidente GIOVANELLI avverte che la Commissione è convocata domani giovedì 30 gennaio 1997, alle ore 8,30, per il seguito dell'esame della proposta di documento conclusivo relativo all'indagine conoscitiva sul sottosuolo napoletano, ferma restando la seduta pomeridiana già convocata.

Prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 16,45.