FINANZE E TESORO (6ª)

GIOVEDI’ 17 GIUGNO 1999

270a Seduta

Presidenza del Presidente
ANGIUS



Interviene il sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Pinza.

La seduta inizia alle ore 8.45.



IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Proposta di nomina del presidente della Fondazione Banco di Sicilia (n. 107)
(Parere al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica: favorevole )
(L014 078, C06a, 0015°)

Il relatore Castellani riferisce sulla proposta di nomina del dottor Salvatore Butera a Presidente della Fondazione Banco di Sicilia proponendo l’espressione di un parere favorevole.

Intervengono in dichiarazione di voto il senatore ROSSI, a giudizio del quale non è opportuno procedere alla nomina prima di aver indagato approfonditamente le cause del dissesto finanziario del Banco di Sicilia, e il senatore COSTA, il quale preannunzia il voto favorevole dei senatori di Forza Italia; egli motiva peraltro tale voto favorevole anche con la considerazione che i dirigenti degli istituti di credito meridionale, operando in un contesto economico particolarmente difficile, hanno sempre dimostrato grande sagacia e competenza.

Posta ai voti, per scrutinio segreto, la proposta di nomina è approvata, risultando 9 voti favorevoli, 1 voto contrario e 3 astenuti.

Partecipano alla votazione i senatori: ALBERTINI, ANGIUS, BONAVITA, BOSELLO, CASTELLANI Pierluigi, COSTA, DEBENEDETTI, GAMBINI, MONTAGNA, NAPOLI Roberto (in sostituzione del senatore Cimmino), PASQUINI, ROSSI e VENTUCCI.


Schema di decreto legislativo recante: “Modifiche al decreto legislativo n. 385 del 1993, recante testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia” (n. 448)

(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge 24 aprile 1998, n. 128: seguito dell’esame e rinvio)
(R139 b00, C06a, 0029°)

Si riprende l’esame sospeso nella seduta di ieri.

Il Presidente ANGIUS dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore COSTA sottolinea il disagio determinato dal recente orientamento giurisprudenziale della Corte di cassazione, la quale ha definito illegittima la modalità di liquidazione trimestrale delle competenze bancarie sullo scoperto di conto corrente, e dal fatto che, in conseguenza di tale pronuncia, sta per aprirsi un enorme contenzioso giudiziario per l’applicazione della sentenza, con efficacia retroattiva. In ragione del possibile, enorme contenzioso, costoso e lacerante per le parti e per il settore creditizio in generale, egli auspica che possa essere introdotta una modifica al Testo Unico bancario volta a rimuovere e risolvere le ragioni di tale contenzioso.
Egli inoltre fa presente che, a suo avviso, stante la natura di “uso e consuetudine” della clausola che ha informato i comportamenti delle aziende bancarie sino ad oggi, la definizione possa avvenire con opportuna modifica legislativa che, in omaggio al principio della trasparenza, fissi quanto segue: che in avvenire i rapporti di conto corrente siano regolati con tasso (onnicomprensivo) annuale ed in funzione di data coincidente con la valuta e che per i rapporti pregressi spieghino efficacia gli usi e le consuetudini fino ad oggi praticati; altrimenti, per evitare l’indebito arricchimento, bisognerebbe dare alle banche la possibilità di calibrare diversamente il tasso per i rapporti pregressi, ferma restando la dimensione dell’onere globale del rapporto di conto.
Su questo argomento e sulla opportunità di affrontarlo e risolverlo in questa sede ha convenuto anche il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica nel corso dell’audizione svolta per l’indagine conoscitiva sui più recenti sviluppi del sistema bancario. Considerata quindi la natura, la dimensione e la portata di interesse generale di tale questione, nonché la sensibilità manifestata sia dal Ministro del tesoro, sia dallo stesso Presidente Angius, egli auspica che il relatore tenga conto della sollecitazione avanzata, inserendo tra le osservazioni contenute nel parere anche questa questione. Al contempo, egli sollecita anche il sottosegretario a valutare tale delicato aspetto.
Conclude, richiamando l’attenzione del relatore sulla questione della partecipazione dei soci lavoratori dipendenti all’assemblea delle banche popolari: a suo giudizio, occorrerebbe prevedere una disposizione che fissi la quota di presenze dei soci lavoratori dipendenti nell’organo amministrativo in misura proporzionale al rapporto fra il numero dei soci lavoratori e il numero totale dei soci e stabilire la elezione della quota di riserva di consiglieri di amministrazione con assemblea parziale tra i soci lavoratori.

Il senatore BOSELLO esprime preoccupazione per la disposizione contenuta nello schema di decreto che consente alla Banca d’Italia di erogare direttamente le sanzioni per gli illeciti cosiddetti “bancari”, facoltà precedentemente assegnata al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, sentita la stessa Autorità di vigilanza. Poiché la procedura precedentemente in vigore non sembrava aver creato eccessivi problemi di tempestività e poiché la disposizione in esame concentra in uno stesso organo funzioni di vigilanza e poteri sanzionatori, egli chiede al relatore ed al rappresentante del Governo un’attenta riflessione su tale specifico punto.

Il relatore PASQUINI condivide l’esigenza di rendere il meccanismo di capitalizzazione degli interessi omogeneo e trasparente, di modo che tali operazioni possono essere messe a confronto sia dai cittadini che dalle imprese, sia dalle stesse banche. Più che la proposta di una modifica normativa, egli sarebbe orientato a sollecitare il Governo a raggiungere l’obiettivo di garantire omogeneità, trasparenza e confrontabilità di tali operazioni. Per quanto riguarda, invece, la questione della partecipazione dei soci lavoratori dipendenti alle assemblee delle banche popolari egli fa presente che tale argomento è già oggetto di esame in sede ministeriale per ciò che concerne le norme sul governo societario delle imprese non quotate. Per quanto riguarda la questione sollevata dal senatore Bosello, egli sottolinea che il potere sanzionatorio attribuito direttamente alla Banca d’Italia risponde ad esigenze di tempestività.

Interviene per la replica il sottosegretario PINZA, il quale preannuncia l’accoglimento da parte del Governo della condizione espressa nella bozza di parere del relatore relativa alla determinazione di tempi certi per la emanazione della normativa secondaria prevista nello schema di regolamento. Per quanto riguarda il meccanismo di capitalizzazione degli interessi, egli dichiara che il Governo ha ben presente la rilevanza del problema, così come l’esigenza di dare certezza in un campo così delicato: concorda quindi sulla opportunità di valutare tale questione in modo da superare le incertezze create dal recente orientamento giurisprudenziale.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA POMERIDIANA

Il Presidente ANGIUS avverte che la seduta pomeridiana di oggi, già convocata per le ore 15, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 9.15.