Venerdì 18 Dicembre 2020 - 285ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Con 153 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl 2040, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, recante disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifiche agli articoli 131-bis, 391-bis, 391-ter e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

L'opposizione, in segno di protesta, non ha partecipato alla votazione.

Nella seduta di ieri, respinte le pregiudiziali di costituzionalità, sono state svolte le relazioni di maggioranza e minoranza, il Governo ha quindi posto la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera (v. comunicato n. 284). Questa mattina, dopo un dibattito sul processo verbale, è ripresa la discussione sulla questione di fiducia con gli interventi dei sen. Stefania Pucciarelli, De Vecchis, Marti, Erika Stefani, Lucia Borgonzoni, Iwobi, Roberta Ferrero, Vescovi, Candura, Pellegrini, Alessandra Riccardi (L-SP), Malan, Caliendo, Vitali (FI), Zaffini, Balboni (FdI), i quali hanno ribadito di essere favorevoli all'accoglienza di coloro che fuggono da guerre e persecuzioni, ma di ritenere necessaria la distinzione fra protezione internazionale dei richiedenti asilo ed emigrazione economica, fra immigrazione legale e immigrazione irregolare, oggetto di un vero e proprio business, che genera sfruttamento, emarginazione, conflitto fra poveri. I sen. Marilotti (Aut), Grasso (Misto-LeU) e Verducci (PD) hanno difeso il provvedimento che, nel quadro di un ritrovato accordo con l'UE, smantella i decreti sicurezza Salvini e ricostruisce un sistema di accoglienza e integrazione diffuso sul territorio. Nel corso della discussione il sen. Calderoli (L-SP) ha chiesto una sospensione per poter partecipare a una cerimonia istituzionale e, nella votazione della proposta, è mancato per due volte il numero legale.

Nelle dichiarazioni di voto finale, hanno annunciato la fiducia la sen. Unterberger (Aut), secondo la quale il provvedimento pone fine a una stagione segnata dalla chiusura dei piccoli centri di accoglienza, dalla soppressione dei permessi umanitari e dall'adozione di misure in contrasto con il diritto internazionale sul soccorso in mare; la sen. Garavini (IV-PSI) ha ricordato che i decreti sicurezza hanno avuto come risultato la creazione di sacche di irregolarità e ha auspicato la riforma del trattato di Dublino e della legge sulla cittadinanza; il sen. Ruotolo (Misto-LeU) ha ricordato che la storia dell'umanità è segnata dalle migrazioni: il provvedimento sana una ferita inferta al sistema giuridico, ristabilisce principi di umanità e civiltà, rilancia una politica di integrazione; il sen. Mirabelli (PD) ha argomentato che il problema è governare, non agitare, il fenomeno migratorio e il decreto-legge corregge misure che hanno aumentato l'illegalità; secondo il sen. Cioffi (M5S) il tema migratorio va affrontato con razionalità, la posizione del Gruppo è coerente e rimane incentrata sul governo dei flussi e sul contrasto allo sfruttamento: l'attuale Governo ha aumentato i rimpatri e ha corretto alcune norme del precedente decreto. In dissenso dal Gruppo, la sen. Bonino (Misto) ha annunciato l'astensione, denunciando la prassi del monocameralismo di fatto. In dissenso dal Gruppo, il sen. Paragone (Misto) ha affermato che il PD ha addomesticato M5S, divenuto parte integrante di un centrosinistra avverso ai lavoratori e favorevole ai taxi del mare, ai diktat europei, agli interessi della finanza.

Hanno negato la fiducia il sen. La Russa (FdI), il quale ha evidenziato la distanza della maggioranza dalle priorità e dalle necessità del Paese: in un periodo di restrizioni alla circolazione e di difficoltà economiche e sociali, l'urgenza è smontare i decreti sicurezza (approvati da una parte della maggioranza nel precedente Governo), smantellando i controlli alle frontiere e ripristinando un sistema che favorisce scafisti e business dell'accoglienza; secondo il sen. Gasparri (FI) un decreto ideologico, lassista, eterogeneo, che confonde diritto d'asilo e protezione umanitaria, è destinato ad aumentare il traffico di esseri umani e le morti in mare; il sen. Salvini (L-SP) ha preannunciato un referendum contro il provvedimento, dopo aver ricordato che i decreti sicurezza hanno dimezzato le morti in mare e che, con l'attuale Governo, gli ingressi irregolari sono triplicati passando da 11.000 a 33.000.

(La seduta è terminata alle ore 19:04 )



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