Giovedì 24 Novembre 2016 - 730ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

Con 162 voti favorevoli, 86 voti contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 2595 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.

Il Capo I, riguardante misure urgenti in materia di riscossione, dispone, a decorrere dal 1° luglio 2017, lo scioglimento di Equitalia e l'istituzione dell'Agenzia delle entrate Riscossione, quale ente pubblico economico sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze. Il Capo II reca misure urgenti in materia fiscale. In particolare, l'articolo 4 prevede per i soggetti passivi IVA l'abrogazione dello spesometro (comunicazione dell'elenco clienti e fornitori) e l'introduzione di due nuovi adempimenti da effettuare telematicamente ogni tre mesi: la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute; la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA. L'articolo 7 riapre i termini per la procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure) fino al 31 luglio 2017. L'articolo 7-bis abolisce gli studi di settore che sono sostituiti con indici sintetici di affidabilità fiscale. Il Capo III riguarda il finanziamento di esigenze indifferibili (Fondo occupazione, missione in Libia, investimenti nella rete ferroviaria, accoglienza dei migranti, fondo per le PMI, tax credit per il cinema). In particolare, l'articolo 8 dispone l'incremento, per l'anno 2016, del Fondo sociale per occupazione e formazione nella misura di 592,6 milioni di euro, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. L'articolo 9 autorizza fino al 31 dicembre 2016 la somma di 17.388.000 euro per l'operazione di supporto sanitario in Libia. L'articolo 10 conferma l'autorizzazione alla spesa di 320 milioni di euro per le infrastrutture ferroviarie. L'articolo 12 incrementa di 600 milioni di euro per l'anno 2016 le spese inerenti l'accoglienza per stranieri. Il Capo IV riguarda la copertura finanziaria e l'entrata in vigore del decreto.

Nelle dichiarazioni di voto hanno annunciato la fiducia i sen. Barani (AL-A), Zeeller (Aut), Gualdani (AP), Luciano Rossi (PD). Hanno negato la fiducia i sen. Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Tosato (LN), Giovanni Mauro (GAL), Loredana De Petris (M5S), Barbara Lezzi (M5S) e Sciascia (FI).

Le opposizioni hanno evidenziato la natura ingannevole di un decreto disomogeneo e privo dei requisiti di necessità e urgenza, che serve al Governo per fare cassa e finanziare misure volte a catturare consenso nella campagna referendaria. A dispetto della propaganda, Equitalia non scompare ma cambia nome: le funzioni e il personale dipendente sono trasferiti, senza modificare modalità operative e sistema sanzionatorio, all'Agenzia di riscossione, che avrà poteri più pervasivi di accesso ai dati per rendere più facili i pignoramenti. La riapertura dei termini della voluntary disclosure è un condono; le norme sulla cosiddetta rottamazione delle cartelle non fanno distinzioni tra grandi evasori e contribuenti in difficoltà; le disposizioni sulle partite Iva introducono nuovi e più complicati adempimenti. Il decreto-legge è stato convertito in tempi rapidissimi, a dimostrazione del fatto che il bicameralismo non è un problema e il suo superamento è un alibi per indebolire la democrazia.

La Lega Nord, in particolare, ha sottolineato che le presunte esigenze indifferibili da finanziare sono in realtà mance elettorali (600 milioni alla Campania e 90 milioni al Molise per pagare debiti; 600 milioni per alimentare il business dell'accoglienza dei migranti). Sinistra Italiana ha criticato l'impianto complessivo di una politica di bonus elettorali e di interventi sul lato dell'offerta: per garantire la ripresa occorrono investimenti diretti nella messa in sicurezza del territorio e in politiche energetiche innovative.

L'Assemblea ha deliberato all'unanimità la dichiarazione d'urgenza in ordine al ddl n. 2093, di cui è prima firmataria la sen. Bottici (M5S), recante istituzione di una Commissione d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto".

La sen. Bottici (M5S), illustrando la richiesta, ha ricordato che Il Forteto, una delle principali comunità toscane di recupero per minori disagiati, è stata al centro di una vicenda giudiziaria per abusi sessuali e maltrattamenti. L'istituzione di una Commissione d'inchiesta è stata richiesta dall'intero consiglio regionale della Toscana. A favore della richiesta sono intervenuti i sen. Mazzoni (AL-A), Alessia Petraglia (SI), Maria Rizzotti (FI-PdL), Martini (PD) e Mancuso (AP).

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2224, nel testo proposto dalla Commissione, recante disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario, già approvato dalla Camera dei deputati.

Nella seduta antimeridiana del 17 novembre (v. comunicato n. 726) sono stati approvati i primi 5 ad articoli ad eccezione dell'articolo 4 che è stato accantonato. Nella seduta odierna, l'articolo 6, che esclude la responsabilità penale per imperizia quando siano rispettate le raccomandazioni delle linee guida o le buone pratiche clinico assistenziali, è stato approvato senza modifiche. Anche l'articolo 7, in tema di responsabilità civile, che prevede la responsabilità extracontrattuale del medico e mantiene la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, è stato approvato senza emendamenti. All'articolo 8, che prevede un tentativo obbligatorio di conciliazione per l'azione di risarcimento del danno, è stato espresso parere favorevole sull'emendamento del sen. D'ambrosio Lettieri (CoR) 8.206, che fa salva la possibilità di esperire in alternativa il procedimento di mediazione. Nel passaggio alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo, è mancato due volte il numero legale e il Presidente ha rinviato il seguito dell'esame.

La Conferenza dei Capigruppo è convocata martedì 6 dicembre alle ore 13; l'Assemblea tornerà a riunirsi lo stesso giorno alle ore 16,30.

(La seduta è terminata alle ore 13:25 )



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