Mercoledì 16 Novembre 2016 - 725ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:01)

Il Ministro degli affari esteri Gentiloni ha reso un'informativa sulla situazione politica in Turchia. Il Governo italiano ha espresso viva preoccupazione per l'arresto, avvenuto tra il 3 e il 4 novembre, dei parlamentari dell'HDP. Il contesto difficile - il tentativo di colpo di Stato dello scorso 5 luglio e i frequenti attacchi terroristici - non possono giustificare l'arresto di esponenti dell'opposizione: peraltro l'HDP, la cui sede rimane chiusa, è il principale interlocutore per una soluzione politica della questione curda. L'Unione europea ha giudicato inaccettabili gli arresti e ha invitato le autorità turche a tornare alle regole dello Stato di diritto. Non si possono tacere, però, le responsabilità di quei Paesi europei che hanno opposto un netto rifiuto al negoziato aperto sull'ingresso della Turchia nella UE. Resta in piedi l'accordo sull'immigrazione che ha ridotto drasticamente, senza violazioni sostanziali dei diritti umani, l'afflusso di migranti dall'Egeo, ma l'attuale situazione preclude ulteriori negoziati. Spetta alla Turchia decidere se riavvicinarsi all'Europa: il ricorso alla pena capitale chiuderebbe il dialogo. L'Italia si adopererà comunque per tenere aperta la porta e per non fornire alibi.

Al conseguente dibattito hanno preso parte i sen. Compagna (CoR), Volpi (LN), Mario Mauro (GAL), Amoruso (AL-A), Zeller (Aut), De Cristofaro (SI-Sel), Casini (AP), Ornella Bertorotta (M5S), Alicata (FI-PdL), Sangalli (PD). Secondo M5S l'involuzione del governo di Erdogan era largamente prevedibile. Mentre SI-Sel ha chiesto la revoca del trattato sull'immigrazione e il ritiro dell'ambasciatore, AP e PD hanno espresso apprezzamento per l'equilibrio e la cautela del Ministro, sottolineando la necessità di non isolare la Turchia, che ha potuto sempre contare sul sostegno italiano per l'ingresso in Europa. LN e FI-PdL, invece, hanno evidenziato la difficoltà di integrare nel contesto europeo un Paese con una forte base islamista e hanno criticato la politica estera del Governo italiano che è stata al traino della fallimentare politica di Obama.

Il Presidente Grasso ha commemorato la figura di Umberto Veronesi, studioso e oncologo di fama mondiale, Ministro negli anni 2000-2001 e senatore nella scorsa legislatura. Dopo che l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio, hanno preso la parola i sen. Zanda (PD), Carraro (FI-PdL), Anitori (AP), Repetti (Misto), Barani (AL-A), Romano (Aut), Consiglio (LN), D'Ambrosio Lettieri (CoR) e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Pizzetti.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2224, nel testo proposto dalla Commissione, recante disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario, già approvato dalla Camera dei deputati.

L'articolo 1 reca norme di principio in materia di sicurezza delle cure sanitarie e afferma che alle attività di prevenzione del rischio è tenuto a concorrere tutto il personale, compresi i liberi professionisti che operino in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. L'articolo 2 prevede la possibilità di attribuire al Difensore civico la funzione di garante per il diritto alla salute; prevede inoltre che in ogni regione sia istituito il Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente. L'articolo 3 istituisce l'Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità che predispone linee di indirizzo per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario e per il monitoraggio delle buone pratiche e degli errori in sanità. L'articolo 4 afferma il principio che le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche e private sono soggette all'obbligo di trasparenza, nel rispetto della protezione dei dati personali. L'articolo 5 afferma il principio che gli esercenti le professioni sanitarie si attengono alle buone pratiche clinico-assistenziali e alle raccomandazioni indicate dalle linee guida, scritte dalle società scientifiche elencate dal Ministero della salute. L'articolo 6 circoscrive la responsabilità per i reati di omicidio colposo e di lesioni personali colpose alle ipotesi di colpa grave, escludendo le ipotesi in cui siano state rispettate le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni contemplate dalle linee guida. L'articolo 7 disciplina la responsabilità civile: quella del medico del servizio pubblico diventa extracontrattuale, quella della struttura sanitaria resta invece contrattuale. L'articolo 8 prevede un tentativo obbligatorio di conciliazione per l'azione di risarcimento del danno. L'articolo 9 limita la possibilità di azione di rivalsa ai casi di dolo o colpa grave. L'articolo 10 conferma l'obbligo di copertura assicurativa per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private. L'articolo 11 definisce i limiti temporali delle garanzie assicurative. L'articolo 12 introduce la possibilità di azione diretta da parte del danneggiato nei confronti dell'impresa di assicurazione con riferimento ad alcune tipologie di polizze. L'articolo 13 disciplina l'obbligo di comunicare all'esercente la professione sanitaria il giudizio basato sulla sua responsabilità. L'articolo 14 prevede l'istituzione di un Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria. L'articolo 15 riforma la procedura di nomina dei consulenti tecnici e dei periti nei giudizi di responsabilità sanitaria. L'articolo 16 prevede che i verbali e gli atti conseguenti all'attività di gestione del rischio clinico non possono essere acquisiti o utilizzati nei procedimenti giudiziari. Gli articoli 17 e 18 recano, rispettivamente, la clausola di salvaguardia per le regioni a statuto speciale e le province autonome e la clausola di invarianza finanziaria.

Nella seduta di ieri si è svolta la relazione ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Donella Mattesini, Giuseppina Maturani (PD) e Maria Rizzotti (FI-PdL). Il Sottosegretario di Stato per la salute De Filippo, in replica, ha affermato che il provvedimento ha un duplice obiettivo: definisce un quadro più certo e sicuro per i professionisti della sanità, i quali potranno svolgere il proprio lavoro con maggiore serenità; migliora e accelera le procedure per il risarcimento del danno, prevedendo una molteplicità di strumenti.

L'esame proseguirà domani.

(La seduta è terminata alle ore 19:55 )



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