Mercoledì 22 Aprile 2015 - 435ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Al termine del dibattito sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo straordinario del prossimo 23 aprile, l'Assemblea ha approvato la risoluzione di maggioranza e i dispositivi delle proposte di risoluzione di FI-PdL e M5S. Ha invece respinto gli atti di indirizzo di LN e SEL.

Il Presidente del Consiglio Renzi ha affermato che il vertice straordinario di domani è stato fortemente voluto dall'Italia per tentare di dare una risposta organica e strategica alle stragi del Mediterraneo. Per affrontare la pressione migratoria, proveniente dalla Libia, dal centro dell'Africa e dal Medio Oriente, occorrono risposte politiche: bisogna evitare invece reazioni emotive, approcci ideologici, risposte semplicistiche. In collaborazione con la comunità internazionale, l'Europa dovrebbe intervenire in Niger, Sudan e Libia, che può essere stabilizzata soltanto con un accordo tra le diverse fazioni. In sede europea il Governo proporrà di rafforzare l'operazione Triton, di combattere i trafficanti di uomini, di investire nei Paesi africani per scoraggiare l'emigrazione, di aumentare la solidarietà tra gli Stati membri. Il Presidente del Consiglio ha sollecitato infine un ampio consenso sulle proposte italiane.

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i sen. Maurizio Romani, Manuela Repetti (Misto), Candiani (LN), Barani (GAL), Alessia Petraglia (SEL), Romano (Aut), Di Biagio (NCD-UDC), Elena Fattori (M5S), Amoruso (FI-PdL), Mara Valdinosi (PD). Alcuni senatori hanno evidenziato la destabilizzazione derivante dagli interventi militari e dal neocolonialismo statunitense, l'inesistenza di una politica estera europea, i divergenti interessi degli Stati europei in Libia e la conseguente difficoltà di arrivare ad un accordo. La Lega Nord, che propone di distruggere le imbarcazioni degli scafisti prima della partenza, di creare sulle coste africane campi di migranti, di promuovere una politica di aiuto nei Paesi di origine, ha criticato il carattere retorico e fumoso delle comunicazioni del Presidente del Consiglio che, durante il semestre italiano, non ha prodotto alcuna novità. SEL propone il ripristino e l'estensione a livello europeo dell'operazione Mare nostrum, una diversa regolazione europea del diritto d'asilo, l'apertura di canali umanitari, il sostegno all'Onu per la formazione di un governo di unità nazionale in Libia. Il Gruppo ha denunciato l'abbandono dell'operazione Mare nostrum, che è stato dettato da meschine ragioni politiche ed economiche. M5S propone una revisione della procedura di richiesta d'asilo, che superi il regolamento Dublino III, e un sistema europeo di accoglienza, che preveda la distribuzione dei rifugiati in base a indici demografici ed economici e favorisca logiche di ricongiungimento familiare, etnico e religioso. Forza Italia propone l'adozione di una risoluzione ONU per interventi in Libia mirati alla stabilizzazione e al contrasto della criminalità, un summit internazionale per l'adozione di uno strumento condiviso di gestione del fenomeno migratorio nel Mediterraneo, un'operazione europea di contrasto della criminalità analoga ad Atalanta, una revisione del regolamento di Dublino III. I Gruppi di maggioranza propongono di negoziare un'operazione europea per inasprire la lotta alla tratta di esseri umani, di rafforzare Triton, di promuovere ipotesi di redistribuzione sul territorio europeo dei richiedenti asilo, di approfondire la cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori, di favorire l'azione dell'ONU per un governo di intesa nazionale in Libia.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gozi ha accolto la proposta della maggioranza e il dispositivo della risoluzione di FI-PdL. Si è rimesso all'Assemblea sul dispositivo della risoluzione di M5S. Ha espresso parere contrario sui documenti di indirizzo di Lega Nord e SEL e sulla proposta del sen. Calderoli (LN), che impegna il Governo a difendere i confini del Paese e a sostenere le radici giudaico cristiane dell'Europa.

Nelle dichiarazioni di voto hanno preso la parola i sen. Centinaio (LN), Giovanni Mauro (GAL), Loredana De Petris (SEL), Casini (NCD-UDC), Napolitano (Aut), Marton (M5S), Gasparri (FI-PdL), Tonini (PD). In dissenso dal Gruppo il sen. Petrocelli (M5S) ha annunciato voto contrario alla risoluzione di maggioranza, il sen. Cotti (M5S) la non partecipazione al voto.

Alle ore 16,30 l'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1577, nel testo proposto dalla Commissione, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria, è articolato in quattro capi: il capo I riguarda le semplificazioni amministrative, il capo II l'organizzazione, il capo III il personale, il capo IV la semplificazione normativa. Nella seduta pomeridiana di ieri è stato votato l'articolo 6.

Il relatore e il Governo non hanno accolto la richiesta, avanzata dai sen. Paola Pelino (FI-PdL), Crimi (M5S) e Loredana De Petris (SEL), di accantonare l'articolo 7, recante deleghe per la riorganizzazione della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri, delle agenzie governative nazionali e degli enti pubblici non economici. In fase di illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 7, i Gruppi di opposizione hanno manifestato contrarietà all'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nelle Forze di polizia, chiedendo che sia almeno salvaguardata l'unitarietà di un comparto che svolge una funzione specifica ed essenziale nel contrasto dei reati ambientali, nella lotta alle frodi alimentari, nella prevenzione del dissesto idrogeologico. Il relatore ha espresso parere favorevole sugli emendamenti 7.96, a prima firma della sen. De Petris (SEL), che riguarda la riorganizzazione degli uffici territoriali delle prefetture, e 7.432 (testo 2), a prima firma della sen. Guerra (PD), che riguarda il parere parlamentare sui decreti delegati. Ha proposto inoltre una riformulazione degli emendamenti 7.327, a prima firma della sen. Bisinella (Misto), in base al quale l'eventuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altra forza di polizia avviene nella salvaguardia delle professionalità e dell'unitarietà delle funzioni, e 7.427, delle sen. Fasiolo e Puppato (PD), riguardante le aree dove sono presenti i CIE.

I sen. Crimi (M5S), De Petris (SEL) e Arrigoni (LN) hanno criticato il comportamento del relatore che, per non dare soddisfazione alle opposizioni, anziché presentare una proposta subemendabile, ha riformulato e trasformato un emendamento che non aveva attinenza alcuna con il tema del Corpo dei vigili del fuoco.

In apertura di seduta i sen. Marcucci (PD), Compagna (NCD-UDC), Maria Rizzotti (FI-PdL), Arrigoni (LN), Barani (GAL) hanno ricordato la figura di Renato Altissimo, politico liberale scomparso lo scorso 17 aprile. L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento.

(La seduta è terminata alle ore 18:37 )



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