Mercoledì 15 Maggio 2013 - 22ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:36)

L'Assemblea ha avviato la discussione di mozioni sulle colture geneticamente modificate, che mirano a salvaguardare tipicità e qualità della produzione agroalimentare italiana. Al termine della discussione, il Ministro per le politiche agricole e forestali Di Girolamo ha sollecitato la convergenza su un testo unitario e ha chiesto un rinvio alla prossima settimana. L'Assemblea ha approvato la richiesta di rinvio alla seduta di martedì prossimo, dopo che si sono pronunciati a favore i senatori Formigoni (PdL) e Ruta (PD) e contro le senatrici De Petris (Misto-SEL) e Fattori (M5S).

Le mozioni 1-00019 (testo 3), presentata dalla senatrice De Petris (Misto-SEL) e altri, 1-00027, del senatore Fattori (M5S) e altri, 1-00038, a firma del senatore Bitonci (LN-Aut) e altri, 1-00040, del senatore Berger (Aut-PSI) e altri, e 1-00042, presentata dal senatore Formigoni (PdL) e altri, sono state illustrate dai senatori: Loredana De Petris (Misto-SEL), Fattori (M5S), Arrigoni (LN-Aut), Ruvolo (PdL). Nella discussione hanno preso la parola i senatori: Monica Cirinnà, Pignedoli (PD); Stefano (Misto-SEL); Carraro, Scilipoti, D'Anna (PdL); Gaetti (M5S).

Le mozioni di Sinistra Ecologia e Libertà, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Autonomie ricordano che gli Ogm non risolvono il problema della fame nel mondo e sono il simbolo di un'agricoltura finalizzata non alla produzione di cibo e alla conservazione del territorio, ma alla creazione di profitto e al controllo dei mercati mondiali da parte di poche multinazionali. Sottolineano che i nodi da sciogliere, tra cui l'impossibilità della coesistenza delle colture transgeniche con le colture convenzionali, sono ancora molti; richiamando il principio di precauzione, pongono l'accento sul carattere confuso e contraddittorio della normativa comunitaria e ricordano che otto Paesi europei hanno adottato clausole di salvaguardia per vietare colture di Ogm nei loro territori. Evidenziano che le Regioni si sono già pronunciate contro l'introduzione di colture transgeniche e che, a seguito di uno specifico studio dell'università francese che ne attesta la tossicità, il Ministro della salute uscente ha chiesto la sospensione dell'autorizzazione alla messa in coltura di sementi di mais Monsanto. Chiedono quindi al Governo, a tutela della salute, dell'ambiente e del modello agricolo italiano, di ricorrere alla clausola di salvaguardia per impedire ogni forma di coltivazione del mais transgenico Monsanto e di altri Ogm e di intensificare i controlli sulle sementi attraverso l'impiego di reparti specializzati del Corpo forestale dello Stato.

La mozione del PdL ricorda che l'utilizzazione degli Ogm in agricoltura ha assunto dimensioni sempre più consistenti, che la coltivazione di Ogm è attuata in cinque Paesi dell'Unione europea e che la disciplina europea prevede controlli e procedure di autorizzazione con il coinvolgimento dell'Autorità per la sicurezza alimentare. Impegna quindi il Governo a sostenere con forza il settore della ricerca scientifica italiana in materia di Ogm, al fine di raccogliere informazioni precise per verificare la correttezza dei dati forniti dalle multinazionali produttrici.

In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato il nuovo calendario dei lavori fino al 23 maggio. Nella seduta antimeridiana di martedì 21 maggio il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo; nella seduta pomeridiana sarà esaminato, ove trasmesso, il decreto-legge in materia sanitaria. Domani mattina il Ministro del lavoro risponderà a interrogazioni a risposta immediata sugli esodati e le poltiche di sostegno all'occupazione.

(La seduta è terminata alle ore 18:28 )



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