Mercoledì 22 Gennaio 2014 - 173ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:34)

L'Assemblea ha approvato, in un testo emendato, il ddl n. 580, recante disposizioni per la razionalizzazione delle competenze in materia di demolizione di manufatti abusivi. Il ddl passa all'esame della Camera.

Il provvedimento, che prende le mosse dalla grave situazione in cui versa la regione Campania, riconduce la procedura per la demolizione dei manufatti abusivi, conseguente a sentenza di condanna, alla procedura relativa agli abusi edilizi non sanabili, che è disposta dal prefetto.

Nella seduta antimeridiana si era conclusa la discussione ed erano state svolte le dichiarazioni finali.

L'Assemblea ha approvato all'unanimità le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del signor Alberto Tedesco, senatore all'epoca dei fatti, per il reato di diffamazione col mezzo della stampa. Si è ritenuto che le dichiarazioni extra moenia rese dal signor Tedesco rientrino nell'ambito applicativo dell'insindacabilità.

Dopo la relazione del senatore Caliendo (PdL), hanno preso la parola i senatori: Erika Stefani (LN-Aut), Giovanardi (NCD), Giarrusso (M5S), Cucca (PD), Barani (GAL).

E' stata poi approvata la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento civile nei confronti del signor Giuseppe Ciarrapico, senatore all'epoca dei fatti. Si è ritenuto che le dichiarazioni rese da Ciarrapico non costituiscano opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni e non ricadano nell'ipotesi di insindacabilità.

Dopo l'intervento del relatore, senatore Cucca (PD), sono intervenuti in dichiarazione di voto i senatori Giovanardi (NCD) e Buccarella (M5S).

L'Assemblea ha quindi avviato la discussione del ddl n. 948, recante modifica dell'articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, senatore Buemi (Aut-PSI), ha illustrato il testo che la Commissione giustizia ha proposto, dopo un lungo e approfondito dibattito, per migliorare la definizione della fattispecie incriminatrice e garantirne l'efficacia repressiva. La condotta è qualificata con l'accettazione della promessa di procurare voti; oggetto dello scambio è l'erogazione o la promessa di erogazione di denaro o di qualsiasi altra utilità ovvero la disponibilità a soddisfare interessi o esigenze dell'associazione mafiosa. La Commissione ha ritenuto di confermare la struttura bilaterale del reato, stabilendo che alla stessa pena soggiace anche chi promette di procurare voti; di anticipare la soglia di punibilità alla promessa, non limitandosi a incriminare l'effettivo procacciamento dei voti; di prevedere una pena che ammonta da sette a dodici anni anziché da quattro a dieci anni.

Nella discussione generale sono intervenuti i senatori: Casson, Nadia Ginetti, Donatella Albano, Rosaria Capacchione (PD); D'Ascola, Torrisi (NCD); Giarrusso, Buccarella, Cappelletti, Airola (M5S); Paola De Pin (Misto); Falanga, Caliendo (FI-PdL); D'Anna (GAL); Olivero (PI); De Cristofaro (Misto-Sel); Erika Stefani (LN-Aut).

Molti interventi hanno sottolineato che lo scambio politico-mafioso inquina la democrazia, mina la credibilità delle istituzioni, aumenta il distacco dei cittadini dalla politica. Forza Italia ha criticato la decisione di emendare il testo licenziato all'unanimità dall'altro ramo del Parlamento: le modifiche introdotte in Commissione rendono meno definita la fattispecie incriminatrice e allungano i tempi di approvazione del provvedimento. Movimento 5 Stelle, invece, ha giudicato positivamente le modifiche che recepiscono le istanze di associazioni di cittadini impegnate nel contrasto della criminalità mafiosa.

In replica il relatore, senatore Buemi (Aut-PSI), ha sottolineato il carattere innovativo della normativa che richiede un approccio rigoroso da parte della magistratura. Ha auspicato infine che in sede emendativa siano sciolti alcuni nodi e che il testo sia approvato all'unanimità. Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Ferri ha elogiato il lavoro svolto dal Senato, che ha alzato la soglia della punibilità allo scambio tra due promesse, quella di voti e quella di utilità, e ha tipizzato il concorso esterno. Ha manifestato infine disponibilità rispetto a miglioramenti ulteriori.

(La seduta è terminata alle ore 19:57 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina