Mercoledì 10 Maggio 2017 - 819ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 2233-B, Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.

Nella seduta di ieri il relatore, sen. Sacconi (AP), ha segnalato le principali modifiche introdotte dalla Camera: la stabilizzazione e l'estensione dell'indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa; l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo con il compito di formulare proposte e indirizzi in tema di modelli previdenziali, modelli di welfare, formazione professionale. Ha poi evidenziato questioni interpretative irrisolte, richiamando le norme sul diritto d'autore, il superamento della gestione separata presso l'Inps, la reintroduzione di tariffe minime a garanzia del principio dell'equo compenso, l'utilizzo degli strumenti tecnologici nell'ambito del lavoro agile, l'adattamento delle norme sulla sicurezza e sull'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Nel passaggio all'esame dell'articolato sono state respinte tutte le proposte di modifica e sono stati accolti, previa riformulazione, diversi ordini del giorno. Tra questi, due ordini del giorno del relatore: il G5.100 (testo 2), che impegna il Governo a valutare la possibilità di prevedere parametri di determinazione del compenso dovuto ai lavoratori indipendenti, tenuto conto dei principi e dei vincoli derivanti in materia dall'ordinamento dell'Unione europea, nonché a valutare l'opportunità e la praticabilità dell'introduzione di un compenso minimo per il lavoro dipendente, tenuto conto degli orientamenti già espressi in materia dal Parlamento in sede di esame della delega lavoro. L'ordine del giorno G20.100 impegna l'Esecutivo a garantire la copertura INAIL del lavoratore agile in ogni ambito lavorativo e con riferimento agli infortuni in itinere; a chiarire che gli infortuni legati esclusivamente alla scelta discrezionale del luogo di lavoro da parte del lavoratore non potranno essere addebitati a titolo di colpa al datore di lavoro; a precisare che non rientrano nell'ambito di applicazione della disciplina i lavori che prevedono l'utilizzo di mezzi pericolosi quali le attività di trasporto su strada.

Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Divina (LN), Maria Grazia Gatti (Art. 1-MDP), Monica Casaletto (GAL), Barani (ALA), Berger (Aut), Conte (AP), Sara Paglini (M5S), Barozzino (SI-SEL), Mandelli (FI-PdL) e Annamaria Parente (PD). LN ha annunciato l'astensione poiché ritiene che il provvedimento sia insufficiente nell'ottica di una vera equiparazione di tutti i lavoratori e teme una sua strumentalizzazione in chiave elettorale. Art. 1-MDP ha annunciato voto favorevole, nonostante le perplessità sulla regolazione del lavoro agile che non garantisce pienamente la tutela della salute e della sicurezza. I senatori del Gruppo GAL hanno votato in maniera difforme: il voto contrario di alcuni è dovuto principalmente ad una mancanza di tutele bancarie per i lavoratori autonomi. ALA ha dichiarato contrarietà ad un provvedimento che, anziché semplificare, favorisce le consulenze di avvocati e commercialisti, chiamati a interpretare le norme. Aut ha espresso un voto favorevole: le modifiche introdotte dalla Camera hanno valorizzato le partite IVA, simbolo delle nuove professioni, rimane aperta tuttavia la questione della pressione fiscale ancora troppo alta per le professioni iscritte alla gestione separata. AP ha annunciato voto favorevole ad un provvedimento che valorizza il lavoro autonomo attraverso interventi di carattere fiscale e sociale. M5S ha dichiarato l'astensione: pur condividendo le norme sul lavoro autonomo che sanzionano i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione e introducono tutele rispetto a modifiche unilaterali del committente, il Gruppo è contrario alle norme sul lavoro agile che ampliano gli strumenti di precarizzazione del lavoro. Anche SI-SEL ha annunciato l'astensione: il provvedimento è una sorta di jobs act dei lavoratori autonomi; non offre adeguate tutele sul fronte della sicurezza e darà vita a innumerevoli contenziosi in materia di carichi di lavoro, formazione e infortuni in itinere. FI-PdL ha annunciato voto favorevole, sottolineando l'opportunità di dirottare le risorse stanziate per il settore pubblico, troppo spesso fonte di sprechi, per favorire assunzioni nel settore privato. Tra le tutele introdotte dal ddl, il PD ha sottolineato, nella dichiarazione di voto favorevole, la riduzione al 25 per cento dell'aliquota contributiva per i professionisti iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps, che neutralizza l'aumento previsto dalla riforma Fornero.

(La seduta è terminata alle ore 12:42 )



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