Martedì 9 Maggio 2017 - 818ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:34)

In apertura di seduta il Presidente di turno Gasparri ha rinviato ad altra seduta l'esame del ddl n. 874-B sul delitto di tortura, fissando alle ore 19 dell'11 maggio il termine per presentare subemendamenti a due emendamenti presentati dai relatori all'articolo 1.

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame del ddl n. 2233-B, Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera.

Il relatore, sen. Sacconi (AP), ha segnalato le principali modifiche introdotte dalla Camera: la stabilizzazione e l'estensione dell'indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa; l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo con il compito di formulare proposte e indirizzi in tema di modelli previdenziali, modelli di welfare, formazione professionale. Ha poi evidenziato questioni interpretative irrisolte, richiamando le norme sul diritto d'autore, il superamento della gestione separata presso l'Inps, la reintroduzione di tariffe minime a garanzia del principio dell'equo compenso, l'utilizzo degli strumenti tecnologici nell'ambito del lavoro agile, l'adattamento delle norme sulla sicurezza e sull'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Nicoletta Favero, Ichino, Angioni (PD), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Divina (LN), Pegorer (Art.1-MDP), Puglia (M5S), Serenella Fucksia (Misto), Barozzino (SI-Sel) e Bertacco (FI-PdL). Secondo M5S e SI-Sel dal ddl avrebbero dovuto essere stralciate le norme sul lavoro agile, che hanno natura e finalità differenti dalle norme di tutela del lavoro autonomo. Il sen. Ichino (PD), a titolo personale, ha criticato la regolazione del lavoro agile perché riduce l'agilità del rapporto contrattuale. Secondo MDP il lavoro agile deve costituire un'opportunità in particolari fasi della vita e non una forma di flessibilità e di precarietà. Il sen. Angioni (PD) ha sottolineato che il lavoro agile rappresenta una modalità di esecuzione della prestazione e non una nuova tipologia di lavoro. LN e FI-PdL hanno espresso perplessità sull'idoneità del provvedimento a dare risposte al lavoro autonomo, il settore più colpito dalla crisi economica.

In replica il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Bobba ha ricordato che il Governo è intervenuto nella zona grigia tra lavoro subordinato e autonomo per ridurre le forme contrattuali ibride. Ha quindi richiamato le tutele introdotte per la malattia, l'infortunio, la maternità, e le deduzioni fiscali per la formazione e lo sviluppo della professione.

L'esame del ddl proseguirà domani.

(La seduta è terminata alle ore 19:31 )



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