Martedì 13 Dicembre 2016 - 733ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:38)

In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato le dimissioni del Presidente del Consiglio Renzi e la composizione del nuovo Governo presieduto da Paolo Gentiloni che, alle ore 12,30, ha depositato il testo delle dichiarazioni programmatiche rese alla Camera dei deputati.

Il Presidente del Consiglio Gentiloni ha definito il suo Esecutivo - nato dopo le dimissioni rassegnate da Renzi per la bocciatura referendaria della riforma costituzionale - un Governo di responsabilità, garante della stabilità delle istituzioni, la cui durata sarà decisa dalle forze politiche. Pur nascendo in un contesto nuovo, l'Esecutivo si fonda sulla stessa maggioranza del precedente per l'impossibilità, emersa nelle consultazioni, di dare vita ad un governo di convergenza; il Presidente auspica comunque apporti più larghi sui singoli provvedimenti. Tra le priorità del Governo vi sono l'intervento nelle zone colpite dal terremoto e gli appuntamenti internazionali: l'ingresso dell'Italia nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'assunzione della presidenza del G7, il Consiglio europeo dei prossimi giorni che si occuperà del rinnovo del regolamento di Dublino, della crisi siriana e dei rapporti con la Russia. Il nuovo Governo rivendica continuità con le politiche degli ultimi tre anni, ma intende segnare una discontinuità sul piano del confronto pubblico. Il suo programma è rafforzare la ripresa economica attraverso le infrastrutture, il piano industria 4.0 e un nuovo slancio alla green economy; garantire la solidità del sistema bancario; completare la riforma del lavoro e attuare le procedure per l'anticipo pensionistico; dare impulso alla riforma della pubblica amministrazione, alla riforma del processo penale e al libro bianco della difesa. Ribadendo l'impegno in tema di contrasto alla criminalità organizzata e politiche di accoglienza e rimpatri, il nuovo Esecutivo intende affrontare con maggiore determinazione il disagio della classe media e il problema del Mezzogiorno. Il Governo non sarà attore protagonista dell'armonizzazione dei sistemi elettorali di Camera e Senato, ma faciliterà e solleciterà il confronto parlamentare per definire con urgenza regole certe e applicabili. Il nuovo premier, infine, ha annunciato rispetto per le opposizioni e ha chiesto rispetto delle istituzioni.

La Conferenza dei Capigruppo ha organizzato il dibattito di fiducia che si svolgerà nella seduta unica di domani a partire dalle ore 9,30. La replica del Presidente del Consiglio è prevista alle ore 13; seguiranno le dichiarazioni di voto e la chiama alle ore 15.

(La seduta è terminata alle ore 16:04 )



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