Mercoledì 28 Settembre 2016 - 688ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:34)

In apertura di seduta il sen. Casini (AP) ha ricordato Shimon Peres, spentosi oggi all'età di 93 anni: è stato presidente dello Stato di Israele e ha ricevuto il Nobel per la pace per gli accordi di Oslo con i palestinesi. L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2287nel testo proposto dalla Commissione, recante disciplina del cinema e dell'audiovisivo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali, collegato alla manovra di finanza pubblica.

Nella seduta del 3 agosto, la relatrice, sen. Di Giorgi (PD), ha illustrato il provvedimento: il capo II prevede il riconoscimento degli organismi regionali film commission; l'inserimento, tra le funzioni statali, della promozione di programmi di educazione all'immagine nelle scuole; l'istituizione del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo. Il capo III, comprendente gli articoli da 10 a 25, è la parte più corposa del provvedimento: introduce sei modalità di credito d'imposta con percentuali variabili dal 15 al 40 per cento; detta una nuova disciplina sull'erogazione di contributi automatici e di contributi selettivi alle opere di qualità e di giovani autori; istituisce il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo, alimentato, in misura non inferiore a 400 milioni di euro annui, da una quota parte degli introiti erariali derivanti da attività svolte dalla filiera produttiva. Il 3 per cento del Fondo sarà destinato alla formazione audiovisiva nelle scuole. Il capo IV prevede un piano straordinario per il potenziamento delle sale cinematografiche, soprattutto nei piccoli comuni, e un piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. La Commissione ha introdotto l'articolo 27-bis che istituisce una sezione speciale per l'audiovisivo nel Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Il capo V, concernente la riforma e la razionalizzazione della normativa vigente, istituisce il Registro pubblico delle opere cinematografiche, con il fine di assicurare pubblicità e trasparenza ai finanziamenti, e conferisce deleghe al Governo per la tutela dei minori nel settore e per la promozione di opere italiane ed europee; la Commissione ha introdotto una delega per la riforma dei rapporti di lavoro. Al capo IV, la Commissione ha stralciato la delega per il codice dello spettacolo.

Nella seduta antimeridiana è iniziata la discussione generale, che si è conclusa con gli interventi dei sen. Bocchino, Mineo (SI-Sel); Fornaro, Nicoletta Favero, Elena Ferrara (PD); Giro (FI-PdL); Rosetta Blundo, Airola (M5S); Conte (AP). Le opposizioni hanno criticato il Governo che si è appropriato del tema, imponendo una delega che ha impedito al Parlamento di svolgere il suo lavoro. Nel merito il ddl favorisce la grande distribuzione e non garantisce il pluralismo culturale.

Dopo la replica della relatrice e del Sottosegretario di Stato per i beni culturali Cesaro, è stato approvato l'articolo 1, che reca le disposizioni generali. All'articolo 2, che detta alcune definizioni, sono stati approvati l'emendamento della relatrice 2.500, che definisce il concetto di film documentario, e l'emendamento 2.208, a prima firma della sen. Blundo (M5S), con il quale si precisa che la film commission fornisce assistenza alle produzioni cinematografiche e audiovisive nazionale e internazionale. Gli articoli da 3 a 7, riguardanti rispettivamente i principi, le funzioni e i compiti delle Regioni, i parametri per il riconoscimento della nazionalità italiana delle opere, anche in coproduzione internazionale, la tutela del patrimonio cinemtografico e audiovisivo, sono stati approvati senza modifiche. All'articolo 8, riguardante la valorizzazione delle sale cinematografiche, sono stati approvati gli emendamenti identici 8.8 del sen. Conte (AP), 8.9 del sen. Centinaio (LN) e 8.10 del sen. Liuzzi (CoR), che estendono la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante alle sale teatrali e librerie, sopprimendo l'aggettivo "storiche"; e gli emendamenti identici 8.18 del sen. Conte (AP) e 8.19 a prima firma del sen. Centinaio (LN), che rendono facoltativa l'introduzione di previsioni per la non modificabilità della destinazione d'uso dei beni culturali di particolare importanza. L'articolo 8-bis, concernente la tutela delle minoranze linguistiche, è stato approvato senza modifiche. All'articolo 9, riguardante le funzioni statali, è stato approvato l'emendamento 9.200, a prima firma della sen. Petraglia (SI-Sel), con il quale si precisa che le attività di indirizzo sui programmi di internazionalizzazione e distribuzione internazionale si riferiscono all'industria e alle opere cinematografiche, anziché all'industria e alle opere audiovisive. L'articolo 9-bis, che istituisce il Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo, è stato approvato senza emendamenti.

Nella votazione dei primi emendamenti all'articolo 10 è mancato il numero legale; il seguito dell'esame è rinviato a domani.

(La seduta è terminata alle ore 19:45 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina