Martedì 20 Settembre 2016 - 681ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:30)

In apertura di seduta l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Carlo Azeglio Ciampi, mancato lo scorso 16 settembre. Il Presidente Grasso ha comunicato che la commemorazione del senatore a vita e Presidente emerito della Repubblica avverrà in una prossima seduta.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2067, nel testo proposto dalla Commissione recante modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il provvedimento di compone di 40 articoli, suddivisi conque titoli. Il Titolo I reca modifiche al codice penale: il capo I detta norme in materia di estinzione del reato per condotte riparatorie e modifiche di limiti di pena per i delitti di scambio elettorale politico-mafioso, furto e rapina; il capo II prevede modifiche alla disciplina della prescrizione, il capo III reca una delega al Governo per la riforma del regime di procedibilità per taluni reati, per il riordino di alcuni settori del codice penale e per la revisione della disciplina del casellario giudiziale. Il Titolo II reca modifiche al codice di procedura penale: il capo I prevede modifiche in materia di incapacità dell'imputato di partecipare al processo, di indagini preliminari e di archiviazione; il capo II prevede modifiche in materia di riti speciali, udienza preliminare, istruzione dibattimentale e struttura della sentenza di merito; il capo III riguarda la semplificazione delle impugnazioni. Il Titolo III reca modifiche alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e alla normativa di organizzazione dell'ufficio del pubblico ministero. Il Titolo IV, all'articolo 34, conferisce una delega al Governo per la riforma del processo penale e dell'ordinamento penitenziario. Il Titolo V reca disposizioni finali (clausola di invarianza finanziaria ed entrata in vigore).

Nella seduta antimeridiana del 15 settembre il sen. Casson, nello svolgimento della seconda relazione, si è soffermato sui temi delle notifiche, della prescrizione e dell'intercettazione con captatori informatici (v. comunicato n. 679). Sono state presentate, inoltre, pregiudiziali di costituzionalità.

Respinte le questioni pregiudiziali, è iniziata oggi la discussione generale, alla quale hanno partecipato i sen. Nadia Ginetti, Lucrezia Ricchiuti, Nerina Dirindin, Lo Giudice, Collina (PD); Erika Stefani, Tosato (LN); Falanga, D'Anna (AL-A); Patrizia Bisinella (Misto-Fare); Marinello (AP); Paola Nugnes, Cappelletti (M5S); Malan (FI-PdL); Maria Mussini (Misto); Giovanardi (GAL).

Secondo la Lega Nord si è perduta un'occasione per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini: il Gruppo è contrario all'estinzione del reato per condotte riparatorie, alla procedibilità a querela per i reati con pene inferiori a quattro anni, alla mancata previsione dell'istituto della legittima difesa, ai benefici penitenziari che vanificano l'aumento della pena per rapina e furto in appartamento, ai criteri della delega sull'ordinamento penitenziario. Il Gruppo AL-A ha annunciato voto contrario, anche qualora il Governo ponga la fiducia, a un testo contraddittorio, che aumenta le pene per alcuni reati ma ne estende la sospensione, e non bilancia la modifica della prescrizione con la ragionevole durata del processo. Anche i Gruppi FI-PdL e GAL hanno richiamato i principi del giusto processo, rilevando la contraddittorietà di un testo che, da un lato, intende accelerare i processi ma, dall'altro, allunga irragionevolmente i termini della prescrizione. Hanno evidenziato, inoltre, che le deleghe in materia di ordinamento penitenziario e di intercettazioni sono eccessivamente ampie e generiche. Secondo M5S, invece, la modifica della prescrizione non risolve il problema della decadenza dei processi contro la corruzione e i reati ambientali. Il Gruppo propone la sospensione dal rinvio al giudizio o dalla sentenza di primo grado. In materia di intercettazioni, il testo conferisce al Governo una delega in bianco, che limita le possibilità investigative dei magistrati e la libertà di informazione. Secondo AP l'esame in Commissione ha consentito di superare alcune criticità e di licenziare un testo equilibrato e condiviso. La sen. Bisinella (Misto) ha auspicato modifiche al fine di stabilire pene certe per i furti in appartamento. La sen. Ricchiuti (PD), ricordando processi celebri come il caso Eternit e il G8 di Genova, ha condiviso la proposta del relatore Casson di prevedere che la sentenza di condanna di primo grado intervenga come fatto interruttivo anziché sospensivo della prescrizione. La sen. Dirindin (PD) si è soffermata sull'emendamento all'articolo 12 che è volto a tutelare la salute mentale dei detenuti. Il sen. Lo Giudice (PD) ha presentato emendamenti in tema di prescrizione, che prevedono una disciplina speciale per i reati contro l'ambiente e per l'omicidio colposo in caso di violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. La sen. Ginetti (PD) ha espresso apprezzamento per i criteri della riforma dell'ordinamento penitenziario, che facilitano l'accesso a misure alternative alla detenzione, riconoscono il diritto all'affettività dei detenuti e favoriscono il loro reinserimento sociale. La sen. Mussini (Misto), evidenziando l'eterogeneità del testo, si è soffermata sul mancato superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.

(La seduta è terminata alle ore 19:57 )



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