Martedì 4 Dicembre 2012 - 847ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 11:04)

Con 194 voti favorevoli, 58 contrari e 4 astenuti, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando il maxiemendamento 1.900 interamente sostitutivo dell'articolo unico del ddl n. 3570 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012", già approvato dalla Camera dei deputati.

Il ddl persegue, quali obiettivi prioritari, la riduzione dei costi della politica regionale e la trasparenza della gestione finanziaria. Per garantire il rispetto dei vincoli europei e l'efficace coordinamento tra finanza statale e regionale, il provvedimento rafforza la partecipazione della Corte dei conti ai controlli sulla gestione delle Regioni e ridisegna il sistema dei controlli interni degli enti locali. L'altro ramo del Parlamento ha introdotto norme a favore dei comuni interessati dagli eventi sismici verificatisi in Emilia lo scorso mese di maggio e norme per i Comuni in stato di dissesto, che innalzano i limiti massimi delle anticipazioni di tesoreria e favoriscono il risanamento degli squilibri strutturali attraverso una nuova procedura e un Fondo di rotazione.

Le dichiarazioni di voto finale sono state svolte dai sen. Mascitelli (IdV), Viespoli (CN), De Angelis (ApI-FLI), Pistorio e Pinzger (Misto), Milana (UDC), Garavaglia (LNP), Mercatali (PD) e Pichetto Fratin (PdL).

I Gruppi di opposizione e i rappresentanti delle Autonomie speciali hanno negato la fiducia. L'IdV ha sottolineato i fallimenti del Governo tecnico, che ha rinunciato a contrastare corruzione, sprechi, evasione fiscale, mancando gli obiettivi della crescita, del rigore e dell'equità. La Lega Nord ha posto l'accento sulle storture del provvedimento che scarica sulle autonomie territoriali i fallimenti dell'amministrazione centrale, penalizzando gli enti virtuosi e regalando risorse a quelli in dissesto. Dal Gruppo Misto sono venute critiche all'orientamento centralista dell'Esecutivo e a una politica economica restrittiva che approfondisce la recessione e fa lievitare il debito pubblico.

I Gruppi di maggioranza, con diversi accenti, hanno invece accordato la fiducia. Coesione Nazionale ha ricondotto il frequente ricorso al voto di fiducia e i limiti del provvedimento alle mancate riforme istituzionali e alla difficoltà di operare sintesi politiche. Pur criticando l'intervento a favore della Campania, il Gruppo ApI-FLI ha rilevato l'equilibrio del provvedimento che contrasta la corruzione e aiuta gli enti territoriali in dissesto. L'UDC ha lodato la linea dell'austerità e ha criticato il federalismo istituzionale che ha provocato un aumento della spesa pubblica senza aumentare l'efficienza. Il PD ha ricordato positivamente le misure sulla trasparenza e sull'applicazione dell'IMU agli immobili della Chiesa e delle fondazioni bancarie, ma ha lamentato il ripristino dei controlli preventivi sugli enti locali e l'insufficiente intervento a favore delle zone terremotate dell'Emilia. Annunciando un sofferto voto di fiducia, il PdL ha evidenziato l'opportunità di una riforma organica della regolazione: gli eccessi di spesa e gli abusi non possono essere contrastati con misure estemporanee e inadeguate che riducono i margini di autonomia e appesantiscono i controlli, senza migliorarne la qualità.

In dissenso dai rispettivi Gruppi, il sen. Giovanardi (PdL), anche in nome dei sen. Balboni e Berselli (PdL), ha criticato la mancata adozione di misure a sostegno delle popolazioni dell'Emilia e ha annunciato voto contrario, mentre il sen. Caliendo (PdL) non ha partecipato al voto. Il sen. Lannutti (IdV) ha annunciato l'astensione, elogiando la norma che assoggetta anche le fondazioni bancarie al pagamento dell'IMU.

All'inizio della seduta, per esprimere solidarietà al sen. Zavoli (PD), che ha subito una rapina nella sua abitazione, e per svolgere considerazioni sul tema della sicurezza sono intervenuti i sen. Lauro (PdL), Bianco (PD), Giambrone (IdV), Poli Bortone (CN), Milana (UDC), Mazzatorta (LNP), De Angelis (ApI-FLI).

L'esame del decreto-legge sulla crescita è rinviato alla seduta pomeridiana che inizierà alle ore 16,30.

(La seduta è terminata alle ore 15:27 )



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