Giovedì 13 Maggio 2010 - 379ª Seduta pubblica ()

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

L'Assemblea del Senato ha affrontato la discussione di mozioni sul processo di pace in Medio Oriente, anche con riferimento al ruolo dell'ONU.

Su proposta del Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica, le quattro mozioni, presentate rispettivamente dai Gruppi PdL, LNP, PD e IdV, non sono state poste ai voti e l'argomento è stato deferito all'esame della Commissione esteri. Il Sottosegretario ha infatti evidenziato come in linea generale i quattro documenti siano tutti condivisibili, ma anche influenzati da differenziazioni tra le forze politiche che, seppur legittime, sembrano tuttavia rispondere ad esigenze di politica interna. Il Governo auspica invece la definizione di un documento che, improntato soprattutto ai temi di politica estera, possa essere un reale strumento di indirizzo rispetto all'azione dell'Esecutivo stesso. Il Sottosegretario Mantica ha illustrato la posizione del Governo sulle principali tematiche evidenziate dalle mozioni, a partire dall'atteggiamento da tenere nei confronti dell'Iran, da una parte mantenendo ferma la contrarietà che tutta la comunità internazionale esprime rispetto allo sviluppo del nucleare a fini militari, dall'altra rilevando l'inefficacia delle sanzioni se non accompagnate da azioni politico-diplomatiche finalizzate in particolare al rispetto dei diritti umani. Il Sottosegretario Mantica ha altresì informato della posizione del Governo italiano sul ruolo e la funzione dell'Agenzia dell'ONU per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA), troppo appiattiti su finalità meramente assistenziali quando invece occorre promuovere azioni volte allo sviluppo sociale ed economico del popolo palestinese. Quanto alla questione israelo-palestinese, pur non condividendo giudizi di eccessiva ed unilaterale severità, che peraltro trovano spazio anche in documenti di organismi internazionali, che assegnano solo ad Israele la responsabilità dell'attuale situazione di stallo e di tensione, il Governo italiano resta convinto che né gli insediamenti israeliani né l'estremismo di Hamas ed Hezbollah favoriscano il processo di pace, che va perseguito con decisione al fine di conseguire l'obiettivo sintetizzabile nella formula "due popoli, due Stati democratici".

In precedenza i sen. Compagna (PdL), Alberto Filippi (LNP), Marcenaro (PD) e Pedica (IdV) avevano illustrato le mozioni che, pur con forti differenziazioni nelle premesse, presentano significativi momenti di contatto nei dispositivi, con cui si chiede al Governo di impegnarsi a porre in essere ogni azione utile per favorire la soluzione di problemi attinenti alla posizione dell'Iran in tema di nucleare, al rispetto dei diritti umani e delle minoranze, al ruolo dell'UNRWA, alla ripresa dei negoziati di pace tra palestinesi ed israeliani.

Dopo gli interventi in discussione generale dei sen. Di Giovan Paolo, Poretti e Pinotti (PD), l'invito alla riflessione avanzato dal Governo è stato accolto con soddisfazione dai sen. Gasparri (PdL), Tonini (PD), Alberto Filippi (LNP), Pedica (IdV) e Gustavino (All. per l'Italia).

(La seduta è terminata alle ore 11:22 )



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