Il Senato ha definitivamente convertito in legge il decreto-legge n. 314 (ddl n. 2624) recante disposizioni urgenti per la raccolta, lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Si tratta del provvedimento con cui, dopo che la Camera dei deputati aveva soppresso l'indicazione di Scanzano Ionico come sito dove localizzare il deposito unico nazionale, si intendono mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi derivanti dallo smantellamento delle centrali nucleari nonché quelli che continuano ad essere prodotti per motivi sanitari e di ricerca. Onde evitare rischi di decadenza del decreto, la maggioranza ha preferito rinunciare ad alcune modifiche che pure erano state concordate in Commissione, facendone oggetto di due ordini del giorno con i quali il Governo si impegna, ai fini dell'individuazione del sito, a tenere conto anche delle caratteristiche antropiche oltre che geomorfologiche, a prevedere l'intesa tra il commissario straordinario e la Conferenza unificata e a procedere alla scelta della procedura di affidamento della gestione solo successivamente all'inizio dei lavori di realizzazione del sito. Fissati anche i criteri per la ripartizione del contributo previsto come compensazione a favore dei siti che ospitano materiale nucleare. Per protestare contro il forte contingentamento dei tempi, i senatori del Gruppo dei Verdi si sono imbavagliati nel corso della discussione.

In chiusura di seduta, il Presidente di turno Salvi ha dato conto delle determinazioni assunte dalla Conferenza dei Capigruppo, che ha indicato nella chiusura della seduta di giovedì pomeriggio (dedicata come le precedenti all'esame dei ddl in tema di ordinamento giudiziario) il momento di avvio della sessione di bilancio. In particolare, l'Assemblea riesaminerà la manovra finanziaria in terza lettura a partire da lunedì 22 dicembre alle ore 11, per procedere al voto finale al massimo nella mattinata del 23.