Giovedì 11 Dicembre 2003 - 506ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 08:34)

Con 169 sì, 90 no e 5 astenuti il Senato ha approvato il ddl n. 1514 sulla procreazione medicalmente assistita, che dovrà ora tornare alla Camera a causa di alcune correzioni resesi necessarie per motivi di copertura finanziaria. Netta la spaccatura, anche all'interno dei singoli schieramenti, tra i sostenitori di un testo considerato equilibrato e indispensabile per colmare un vuoto legislativo ed impedire abusi ed eccessi e gli oppositori (alcuni dei quali hanno già annunciato l'intenzione di promuovere un referendum abrogativo) che invece hanno definito la legge illiberale e oscurantista, un primo passo verso la revisione della legislazione sull'aborto. Il testo consente il ricorso alla fecondazione assistita soltanto alle coppie sposate o comunque stabilmente conviventi, escludendo single e coppie omosessuali, vieta la fecondazione eterologa, cioè attraverso un donatore esterno, impone la certificazione della cause di sterilità ed infertilità e vieta la clonazione e il congelamento degli embrioni che comunque non potranno essere prodotti oltre il necessario né impiantati in numero superiore a tre. Previste sanzioni per i medici, che dovranno operare in strutture pubbliche o private autorizzate.

Dopo la relazione del senatore Bergamo (UDC), l'Assemblea ha quindi avviato la discussione generale, che proseguirà in altra seduta, del ddl n. 2624 di conversione del decreto-legge n. 314 in tema di smaltimento e stoccaggio di rifiuti radioattivi.

La parte finale della seduta è stata dedicata al dibattito sulle comunicazioni rese dal Ministro degli affari esteri Frattini sull'andamento dei lavori della Conferenza intergovernativa e al congiunto esame del ddl 2610, che è stato approvato, di ratifica del Trattato di adesione all'UE dei dieci nuovi Stati membri. Il Ministro ha sottolineato come l'azione di mediazione della Presidenza italiana abbia consentito di sciogliere la quasi totalità dei ben 92 punti di iniziale dissenso, risolvendo in particolare questioni delicate come quelle relative alla difesa comune integrata con la NATO, al ruolo del Ministro degli esteri europeo e alla massima applicazione del principio di maggioranza qualificata. Restano aperti i temi relativi al ruolo e alla composizione della Commissione europea (l'Italia propone transitoriamente la presenza di un commissario per ciascun Paese membro per poi passare ad un sistema più agile fondato sul criterio di rotazione anche per i Paesi fondatori), nonché la questione più spinosa del sistema di votazione, rispetto alla quale l'Italia è ancorata al modello indicato dalla Convenzione non essendo disponibile né come Presidente di turno né in futuro come Paese membro ad accettare compromessi che abbassino le ambizioni dell'Europa e le impediscano di funzionare.

In chiusura di seduta, approvato anche il ddl n. 2548 di ratifica dell'Accordo euromediterraneo con l'Egitto.

(La seduta è terminata alle ore 15:38 )



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