SENATO DELLA REPUBBLICA

-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------

6ª Commissione permanente

(Finanze e tesoro)

28a seduta: martedì 7 marzo 2023, ore 14
29a seduta: mercoledì 8 marzo 2023, ore 9,15
30a seduta: giovedì 9 marzo 2023, ore 14

ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti di imposta: audizione di rappresentanti dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) e di Confedilizia Audizioni svolte

SINDACATO ISPETTIVO

Interrogazione

Esame di progetti di atti legislativi dell'Unione europea

Esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, del progetto di atto legislativo dell'Unione europea:

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 260/2012 e (UE) 2021/1230 per quanto riguarda i bonifici istantanei in euro – Relatore alla Commissione BORGHESI
(Parere della 4ª Commissione)
(COM(2022) 546 definitivo)
In sede consultiva

Esame del disegno di legge:

Conversione in legge del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune – Relatore alla Commissione ORSOMARSO ​​​​​​
(Parere alla 5ª Commissione)
(564)
In sede consultiva su atti del governo

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:

Schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da attuare nell'anno 2023 – Relatore alla Commissione MELCHIORRE​​​​
(Parere al Ministro dell'economia e delle finanze, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 4 agosto 1955, n. 722)
(n. 21)

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

LOREFICE - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e per le disabilità

Premesso che:

la vetustà del patrimonio edilizio italiano, se, da una parte, è una delle innumerevoli risorse di questo Paese in termini artistici e architettonici, ha posto negli anni numerosi problemi legati soprattutto alla fragilità degli edifici e alla costante presenza di barriere architettoniche che non consentono il pieno sviluppo di una vita normale per le persone affette da disabilità e per tale motivo nel corso degli anni la normativa è intervenuta diverse volte per favorire l'eliminazione di tali barriere;

uno degli ultimi interventi si ricollega al superamento della crisi economica derivante dalla pandemia ed è stato riconosciuto a livello europeo uno dei migliori interventi adottati dagli Stati membri;

in particolare, il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, all'articolo 119-ter, riconosce una detrazione del 75 per cento per le spese sostenute nel 2022 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti;

considerato che:

la dicitura "edifici già esistenti" ha creato dubbi interpretativi, in special modo riguardo a quegli immobili demoliti e ricostruiti conservando la medesima cubatura;

a parere dell'interrogante bisognerebbe adottare un'interpretazione della norma il più larga possibile, al fine di dare la possibilità a una platea più ampia di usufruire della misura e contribuire al rilancio economico del Paese, particolarmente importante anche in considerazione della nuova crisi energetica che l'Italia si trova ad affrontare e che, secondo le stime dei maggiori enti nazionali e internazionali, comporterà una recessione dell'economia nel 2023;

considerato infine che garantire la massima applicazione della norma consentirebbe anche un maggiore abbattimento delle barriere architettoniche con conseguente beneficio per tutti e quindi non solo per quelle persone che non possono godere della medesima mobilità della maggioranza degli italiani, con grave nocumento non solo per loro, ma per il Paese intero,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza del vulnus normativo descritto;

se non ritengano opportuno intervenire urgentemente al fine di garantire la piena applicazione della norma, visto che la detrazione nella misura del 75 per cento è prevista fino al 31 dicembre 2022, nonché valutare, di conseguenza, una proroga dell'agevolazione stessa.

(3-00245 - già 4-00039)