SENATO DELLA REPUBBLICA

-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------

10ª Commissione permanente

(Industria, commercio, turismo)

*244a seduta: martedì 21 giugno 2022, ore 8,45

ORDINE DEL GIORNO

sindacato ispettivo
Interrogazioni

Svolte

Affari assegnati
Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari:
 
Problematiche di accessibilità, vivibilità e riqualificazione dei borghi, in un'ottica territoriale, per quanto attiene allo sviluppo turistico, economico e sociale – Relatori alla   Commissione CROATTI e RIPAMONTI
(n. 1017)
Questioni relative alla fruizione degli incentivi per l'efficientamento energetico degli edifici – Relatore alla Commissione GIROTTO
(n. 1205)

Seguito e conclusione dell'esame. Approvazione della risoluzione Doc. XXIV, n. 65

In sede referente
Seguito dell'esame del disegno di legge:
Deputato BENAMATI e altri – Delega al Governo per la riforma della disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza (Approvato dalla Camera dei deputati)Relatore alla Commissione COLLINA
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(2434)
In sede consultiva
Esame del disegno di legge:
Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288 (Approvato dalla Camera dei deputati)Relatore alla Commissione BOCCARDI
(Parere alla 12ª Commissione)
(2633)

Esame. Parere favorevole con osservazioni

 

Esame di atti e documenti dell'Unione europea
Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, dei documenti dell'Unione europea:
1. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Sicurezza dell'approvvigionamento e prezzi dell'energia accessibili: opzioni per misure immediate e in vista del prossimo inverno – Relatore alla Commissione GIROTTO
(Parere della 13ª e della 14ª Commissione)
(COM(2022) 138 definitivo)
2. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Risposta all'aumento dei prezzi dell'energia: un pacchetto di misure d'intervento e di sostegno – Relatore alla Commissione GIROTTO
(Parere della 13ª e della 14ª Commissione)
(COM(2021) 660 definitivo)
In sede redigente
I. Seguito della discussione del disegno di legge:
COLLINA e altri – Misure per la tutela e lo sviluppo dell'artigianato nella sua espressione territoriale, artistica e tradizionale – Relatore alla Commissione RIPAMONTI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2117)
II. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. RIPAMONTI e altri – Disciplina della professione di guida turistica
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1921)
2. CROATTI Disciplina della professione di guida turistica
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2087)

 Relatore alla Commissione CASTALDI
III. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. TARICCO e altri – Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 9ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(169)
2. MOLLAME e altri – Norme in materia di produzione e vendita del pane
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 9ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(739)

 Relatore alla Commissione VACCARO
IV. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. ANASTASI e altri – Modifica del capo VI del titolo X del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, per l'istituzione dell'albo professionale degli esperti danni e valutazioni
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1217)
2. Tiziana Carmela Rosaria DRAGO e altri – Disciplina dell'inquadramento ai fini previdenziali e assistenziali degli esercenti attività di perito assicurativo
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 11ª Commissione)
(1666)

 Relatore alla Commissione VACCARO

 


INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

 

FENU, RICCIARDI, TURCO, DELL'OLIO, DI PIAZZA, DI NICOLA, LANZI, PAVANELLI, MANTOVANI, CROATTI, PIRRO, D'ANGELO, PIARULLI, BOTTICI, CASTALDI, MARINELLO, PISANI Giuseppe, CORBETTA, GIROTTO, TRENTACOSTE, GAUDIANO, LEONE, PESCO, MONTEVECCHI, GALLICCHIO, DONNO, ROMANO - Ai Ministri della transizione ecologica, dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze
Premesso che:

il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, nell'ambito delle misure in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, introduce all'articolo 119 l'incremento al 110 per cento dell'aliquota di detrazione delle spese sostenute in interventi in ambito di efficienza energetica delle abitazioni, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici oltre che delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici ("superbonus");

il direttore dell'Agenzia delle entrate, nel corso dell'audizione svoltasi il 10 febbraio 2022 presso la 5a Commissione permanente (Programmazione economica, bilancio) del Senato in relazione all'esame del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 ("sostegni ter"), ha riportato un quadro di gravissima irregolarità, quantificabile nell'ordine di miliardi di euro, per quanto riguarda i crediti d'imposta fraudolenti relativi ai "bonus edilizi";

egli ha anche specificato che, nell'ambito delle misure di agevolazione utilizzate per la realizzazione di frodi, il superbonus costituisce soltanto il 3 per cento dei casi;

considerato che:

il superbonus si dimostra perfettamente in linea con il percorso di transizione ecologica, contribuendo attivamente all'efficientamento energetico, quindi al risparmio di energia, oltre a costituire un forte incentivo alla realizzazione di strutture di accumulo energetico in grado di garantire l'autonomia dell'immobile oggetto degli interventi previsti dalla misura;

infatti, stando a quanto è possibile evincere dall'articolo 119 citato, il superbonus spetterebbe in caso di interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali sulle parti comuni, interventi di efficientamento energetico, installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;

in quest'ottica, i dati ENEA delineano un quadro positivo circa gli effetti della normativa, individuando al 1° gennaio 2022 un risparmio complessivo di circa 3.101.664 megawattora all'anno, riferibile in proporzione al consumo di 1.100.000 famiglie;

il superbonus si dimostra idoneo, oltre che alla riduzione del fabbisogno energetico delle famiglie italiane, anche alla riduzione della quota di gas, risorsa in questo momento storico quanto mai costosa sia economicamente che politicamente, in funzione dell'elettrificazione delle abitazioni e della transizione verso tecnologie che possono fare a meno dell'energia termica a combustione, aumentando di fatto la quota di fonti rinnovabili che partecipano alla soddisfazione della domanda energetica del Paese;

l'8 marzo 2022 sarà presentata una nuova azione europea che mira a far convergere gli sforzi degli Stati membri, attraverso un'"alleanza europea", verso un finanziamento per l'efficienza degli edifici, i requisiti minimi nazionali per lo stoccaggio e l'accelerazione delle iniziative comuni per il gas, oltre ad emendare le linee guida sugli aiuti di Stato per le industrie energivore,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo abbiano attivato, o abbiano intenzione di farlo, uno studio comprensivo di raccolta dati circa l'effettivo apporto ambientale del superbonus, isolato dagli altri bonus edilizi, sottolineando la misura della riduzione del fabbisogno energetico annuo, del risparmio sulle bollette per famiglia e di una proiezione circa la riduzione di inquinanti derivanti da combustione nei centri urbani, oltre agli eventuali effetti compensativi sulla fiscalità;

se, in funzione degli eventuali riscontri positivi dello studio, non si ritenga di estendere l'ambito di applicazione del superbonus anche alle imprese ricomprese nella misura "Transizione 4.0", in modo da guidarne l'approdo verso un ammodernamento delle infrastrutture nell'ottica del risparmio energetico e nella soddisfazione autonoma del proprio fabbisogno energetico;

se, visto il nuovo assetto geopolitico che si sta venendo a formare a seguito dell'aggravarsi della situazione ucraina, con segnali di rottura per quanto riguarda i rapporti commerciali con la Federazione russa, primo partner italiano nell'approvvigionamento di gas, sia stata presa in considerazione, in relazione al percorso verso la transizione ecologica, una strategia di autosufficienza di abitazioni private e imprese tramite una cattura diffusa e capillare di energia solare, che il superbonus agevola e incentiva, al fine di compensare la mancanza derivante dall'interruzione di acquisto del gas russo.

(3-03144)

 

DE BERTOLDI - Ai Ministri della transizione ecologica e dello sviluppo economico
Premesso che:

nel corso del programma televisivo "Fuori dal coro" del 13 marzo 2022, è stato trasmesso un servizio, che mostrava a 10 miglia della costa delle Marche una delle tante piattaforme marine di estrazione di gas naturale presenti nel mar Adriatico, completamente inattiva, utilizzata al fine dell'esplorazione di potenziali giacimenti di idrocarburi;

il servizio televisivo ha evidenziato come, in Italia, siano attualmente presenti 752 pozzi di estrazione del gas completamente inattivi, presenti ovunque sul territorio nazionale: dall'Emilia-Romagna, alla laguna di Venezia e lungo le coste di Abruzzo e le Marche, fino alla Sicilia;

nella regione marchigiana, in particolare a San Benedetto del Tronto, è presente una piattaforma petrolifera denominata "Fabrizia 1" e, incrociando i dati presenti sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico, si conferma l'esistenza di un pozzo produttivo non erogante, che dimostra effettivamente l'esistenza del gas e pertanto pronto per essere estratto, senza che tuttavia nessuno provveda in tal senso; così come anche la piattaforma petrolifera "Davide", presente anch'essa nelle Marche, evidenzia che i pozzi produttivi eroganti siano addirittura quattro, come sostenuto dallo stesso servizio televisivo, che ha aggiunto inoltre come ci siano 140 miliardi di metri cubi di gas presenti in Italia, ma non ancora estratti (come rilevato dai dati presenti su sito internet dello stesso Ministero, che riporta una mappa geografica del nostro Paese in cui si rileva come quasi tutti i pozzi siano produttivi, ma non eroganti);

negli ultimi anni il crollo dell'estrazione del gas è stato vertiginoso, ha proseguito il programma, considerato che nel 2000 nel mare Adriatico si estraevano 17 miliardi di metri cubi all'anno, mentre attualmente l'estrazione è pari a soltanto 800 milioni di metri cubi, ovvero il 95 per cento in meno;

desta sconcerto e sfiducia, ha sostenuto ancora il servizio televisivo, la condizione attuale legata all'estrazione di idrocarburi del nostro Paese, considerato come, nonostante vi sia un potenziale minerario notevole, nello scorso anno sia stato estratto dal sottosuolo nazionale soltanto per 3,34 miliardi di metri cubi, sebbene esista una quantità rilevantissima di gas naturale a disposizione (in Sicilia sono presenti due piattaforme di estrazione del gas, anch'esse inattive, denominate "Cassiopea" e "Argo", in grado di produrre 10 miliardi di metri cubi all'anno di gas);

nel caso in cui si riattivassero i pozzi di estrazione del gas, secondo quanto sostenuto dall'ingegner Michelangelo Tortorella, amministratore della DG impianti ed esponente di Assomineraria, si potrebbero produrre in Italia 30 miliardi di metri cubi in un anno, ovvero 10 volte in più rispetto a quanto prodotto attualmente;

a giudizio dell'interrogante, risultano inspiegabili le ragioni per le quali non si provveda in tempi rapidi a riattivare tutti i pozzi di estrazione del gas, già disponibili e soprattutto produttivi, specie in un momento particolarmente difficile e grave come quello attuale, legato agli scenari internazionali connessi alla guerra in corso tra Russia e Ucraina, che coinvolge direttamente l'intera Europa e in particolare il nostro Paese, dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico;

risulta sconcertante, a parere dell'interrogante, anche la dichiarazione dello stesso ingegner Tortorella, il quale ha dichiarato che la situazione è complessivamente immobile a causa della mancanza di un sostegno autorizzativo, in quanto nessuno acconsente all'estrazione di 30 miliardi di metri cubi di gas, con la conseguenza che il gas domestico estratto attualmente è pari soltanto al 6 per cento, mentre per il 94 per cento è importato dall'estero; inoltre, dal punto di vista economico, l'estrazione in Italia ha un onere pari a 5 centesimi a metro cubo, mentre invece si spendono 70 centesimi a metro cubo per il gas importato dall'estero, ovvero da Paesi quali Russia, Algeria e Libia,

si chiede di sapere:

quali valutazioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano esprimere con riferimento a quanto esposto;

quali siano le motivazioni per le quali le piattaforme di estrazione di gas naturale presenti nel nostro Paese siano attualmente inattive, nonostante il servizio televisivo confermi invece le enormi potenzialità di gas esistenti nel territorio nazionale, in grado di soddisfare ampiamente il fabbisogno nazionale;

se non convengano che, in relazione alla gravissima situazione geopolitica ed economica internazionale, connessa al conflitto in corso, che sta determinando gravi conseguenze sul piano energetico, economico e industriale, per il nostro Paese, tali da indurre il Governo ad adottare misure urgenti per fronteggiare tali difficoltà, sia urgente e indifferibile adottare interventi volti a riattivare tutti i pozzi di estrazione del gas presenti, al fine di ridurre fortemente la dipendenza energetica verso i Paesi esteri e risparmiare notevoli risorse finanziarie, da destinare invece alle famiglie e alle imprese nazionali, unitamente a rivedere profondamente le politiche industriali, la cui programmazione soprattutto negli ultimi anni è stata a giudizio dell'interrogante ampiamente insufficiente.

(3-03206)