«
»

Notizie ed eventi

Beni confiscati alle mafie: lezione SNA su trasparenza istituzionale e monitoraggio civico

14/04/2023

I beni confiscati alla criminalità sono un asset strategico del nostro Paese per il loro valore politico, simbolico, economico e culturale. Lavorare per garantire che vengano gestiti bene e in maniera trasparente è un modo per onorare la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie. La Scuola nazionale dell'amministrazione (SNA) ha contribuito il 12 aprile con la lezione aperta Raccontiamo il bene: trasparenza istituzionale e monitoraggio civico dei beni confiscati. E ha presentato la seconda edizione di RimanDati, il report dell'associazione Libera, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Culture, Politica e Società dell'Università di Torino, che fotografa la risposta dei Comuni all'obbligo di pubblicazione dell'elenco dei beni confiscati trasferiti al loro patrimonio indisponibile per scopi sociali.

Secondo la ricerca, su 1073 comuni destinatari di immobili appartenuti alle mafie ben 681 non pubblicano l'elenco sul loro sito internet. Ciò significa che che sei comuni su 10, il 63,5%, sono inadempienti: "Il primato negativo spetta ai comuni del Sud Italia, comprese le isole, con 400 comuni che non pubblicano dati. Segue il Nord Italia con 215 comuni e il Centro con 66". Non va meglio per gli enti sovraterritoriali: su 10 province e città metropolitane destinatarie di beni confiscati, il 50% non adempie all'obbligo di pubblicazione. E su sei regioni, solo due (Calabria e Piemonte) sono in regola con gli adempimenti.

FINE PAGINA

vai a inizio pagina