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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 56 (Nuova Serie), aprile 2020

Un supporto alla documentazione di fonte pubblica: elenco dei Bollettini ministeriali disponibili presso la Biblioteca del Senato

Da sempre la Biblioteca del Senato accoglie tra le proprie collezioni una consistente mole di documentazione di fonte pubblica, intesa come il vasto «insieme dei documenti e dei dati prodotti dalle istituzioni pubbliche» (Fernando Venturini, La documentazione di fonte pubblica e le biblioteche, 2000).

Si tratta in molti casi della cosiddetta "letteratura grigia", che in accezione più ampia include brevetti, tesi di laurea, preprint e materiali accademici, report di istituti anche privati: pubblicazioni accomunate dal fatto di avere una circolazione editoriale diversa dai principali canali commerciali, e che sono dunque difficilmente rintracciabili se non appunto tramite gli enti che le producono, le biblioteche che le ricevono, o grazie a specifici progetti.

A livello europeo, la principale risorsa per la ricerca di letteratura grigia è OpenGrey - System for Information on Grey Literature in Europe, curato dall'INIST-CNRS: un archivio aperto con oltre 700.000 riferimenti bibliografici, a cui contribuisce per l'Italia, comeCentro nazionale di riferimento, la Biblioteca centrale"G. Marconi" del CNR.

Nel caso specifico della documentazione rilasciata in rete da istituzioni pubbliche, in ambito italiano è attivo ormai da 25 anni il progetto DFP - Documentazione di Fonte Pubblica, nato per iniziativa dell'Associazione italiana biblioteche, al quale collaborano - insieme a molte istituzioni - anche le biblioteche parlamentari, e che proprio presso la Biblioteca del Senato ha celebrato a fine 2017 una "Giornata della documentazione di fonte pubblica" a cui MinervaWeb ha dedicato un articolo nel n. 43 (n.s.) del febbraio 2018. Il progetto segnala risorse e documenti accessibili online prodotti o raccolti dalle istituzioni pubbliche italiane e consente di ricercarli tramite uno schema di classificazione o per parole chiave.

Proprio la documentazione parlamentare è stata protagonista, già dalla prima metà degli anni Novanta (dunque prima ancora dell'esistenza dei siti internet parlamentari), di iniziative di raccolta e indicizzazione della grande quantità di dossier, rapporti, relazioni prodotti dalle Camere o da organi della amministrazione pubblica e istituti di ricerca, con lo sviluppo di basi di dati come LEGO - Letteratura Grigia Online, curata dalla Biblioteca della Camera dei deputati e infine confluita nel suo catalogo.

Oggi, mentre gli Atti parlamentari sono sempre più largamente disponibili nei siti internet di Senato e Camera, altre pubblicazioni ufficiali dello Stato italiano hanno una specifica Biblioteca Virtuale dedicata a quanto accessibile online, a cura dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e del Ministero dell'Economia e delle Finanze: la risorsa, sia pure con copertura piuttosto parziale rispetto al complesso delle pubblicazioni ufficiali esistenti in formato cartaceo, è dotata di una maschera di ricerca per autorità emanante, tipo di pubblicazione, parola chiave, riferimenti bibliografici; è anche consultabile scorrendo gli elenchi per tipologia di pubblicazione (Bollettini ufficiali, riviste, rassegne, altri materiali) o per ministero di riferimento.

In particolare, tra le pubblicazioni ufficiali i Bollettini dei ministeri rappresentano una fonte preziosa per decreti, atti amministrativi, circolari, spesso non pubblicati in Gazzetta Ufficiale e difficilmente reperibili altrove. E nonostante negli ultimi anni si sia notevolmente accresciuta l'accessibilità in rete della documentazione normativa (soprattutto grazie all'estensione della pubblicazione della Gazzetta Ufficiale e all'implementazione di Normattiva.it, il portale della legge vigente), è ancora relativamente poco evidente la significativa porzione di informazione giuridica raccolta nei Bollettini ufficiali.

Per questi motivi la Biblioteca del Senato - sempre attenta alla valorizzazione della documentazione di fonte pubblica e normativa, che talvolta confluisce in fondi speciali (pensiamo ad esempio ai fondi di diritto comune o di legislazione degli Stati preunitari) - ha pensato di evidenziare in un apposito prospetto dal titolo Bollettini ufficiali dei ministeri. Elenco delle raccolte nella Biblioteca del Senato il grande numero di Bollettini ufficiali di Ministeri presenti nelle proprie raccolte, già normalmente rintracciabili attraverso il catalogo e consultabili come gli altri materiali bibliografici messi a disposizione in biblioteca, ma qui organizzati in maniera più immediata per chi ha un interesse specifico per questo tipo di fonte.

Insieme ai Bollettini si è data evidenza a vari Annuari, sempre di fonte ministeriale, che soprattutto nel periodo del Regno d'Italia offrivano informazioni sul personale e le dotazioni afferenti ai vari dicasteri.

Il prospetto, organizzato per ministero, si propone come un repertorio segnaletico e agile, che intende rispondere ad alcune difficoltà tipiche della ricerca di questo tipo di documentazione, in particolare per quanto riguarda i seguenti aspetti: la ricognizione dell'articolazione in serie di alcune pubblicazioni, con la possibilità di individuarle a colpo d'occhio; la segnalazione della copertura cronologica di ciascuna; l'individuazione dei cambi di denominazione delle serie o degli stessi ministeri nel corso del tempo, tenendo conto anche delle eventuali fusioni o soppressioni dei dicasteri; l'esplicitazione dell'autore-ente anche nei casi in cui questo non fosse indicato con evidenza formale nel frontespizio o nella registrazione catalografica, rischiando di restare escluso dai risultati di una ricerca per parola nel catalogo online.

Evidenziamo infine che - data la lunga vita della Biblioteca del Senato, attiva dal 1848 - i Bollettini ufficiali ministeriali disponibili nelle sue raccolte costituiscono un corpus piuttosto cospicuo, nel quale si trovano anche testi di una certa rarità o comunque per lo più esclusi dagli archivi elettronici. In prospettiva, gli eventuali accessi alla versione elettronica di singole risorse saranno integrati in questo repertorio, che è anche aperto alle segnalazioni degli utenti.

Speriamo dunque che questo nuovo strumento di ricerca, che si aggiunge ai molti già disponibili nella pagina Guide e strumenti di ricerca sul sito internet della Biblioteca del Senato, possa contribuire a dare visibilità a un tipo di collezioni di tale rilievo e a favorire una migliore fruizione delle nostre raccolte.

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