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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 42 (Nuova Serie), dicembre 2017

Bibliografia statutaria italiana, terzo volume 2006-2015

È in uscita la Bibliografia statutaria italiana 2006-2015, che raccoglie le notizie bibliografiche relative ai contributi scientifici dedicati alle fonti normative statutarie, editi nel decennio indicato. Terzo volume di un bollettino bibliografico periodico a cadenza decennale, di cui sono stati già pubblicati due volumi, relativi alla produzione editoriale, accademica e istituzionale, 1986-1995 e 1996-2005, è frutto, come già nelle precedenti occasioni, della collaborazione tra la Biblioteca del Senato e il Comitato Italiano per gli Studi e le Edizioni delle Fonti Normative (Cisefn) dell'Università di Bologna, e si avvale della collaborazione di numerosi docenti e studiosi, referenti territoriali per le singole aree regionali.

Il lavoro di raccolta bibliografica, in questo settore disciplinare, si rivela particolarmente utile per facilitare la circolazione dell'informazione al di là degli ambienti specialistici e di produzione, come risulta evidente quando si consideri la varietà dei soggetti produttori (non solo università, istituti culturali e case editrici di rilevanza nazionale, ma anche enti locali, biblioteche civiche, deputazioni di storia patria, archivi comunali, accademie) e della tipologia del materiale (non solo monografie, ma articoli editi in riviste, atti di convegni, atti di accademie o deputazioni, tesi di laurea o di dottorato).

La Biblioteca del Senato, grazie alla presenza tra le proprie raccolte della più importante collezione di statuti dei comuni e delle corporazioni cittadine dal medio evo alla fine del Settecento, costituisce, in questo campo, il centro nazionale di riferimento non solo per gli studi accademici, ma anche per gli enti culturali, gli studiosi e le amministrazioni locali, oltre che per gli stessi rappresentanti politici, istituzionalmente lega­ti alle realtà territoriali di cui sono espressione. In questo suo ruolo di istituto bibliografico centrale per lo ius proprium e la storia locale, ha svolto il consueto compito di acquisizione del materiale edito nel decennio 2006-2015 e di registrazione delle relative notizie bibliografiche nei propri cataloghi speciali, indispensabili strumenti di partenza e di verifica in itinere nella realizzazione della Bibliografia.

Inoltre, la Biblioteca ha continuato ad arricchire le proprie raccolte storiche con un'attenta politica di acquisizioni sul mercato antiquario, descritte nell'apposita appendice di questo volume. Gli acquisti in antiquariato si compendiano in quattordici manoscritti (di cui due del XV secolo, tre del XVI, sette del XVII, due del XVIII), una cinquecentina, dieci seicentine, undici edizioni del Settecento. In termini strettamente numerici, il dato è in calo rispetto alle accessioni antiquarie 1986-1995 e 1996-2005 per quanto riguarda le edizioni a stampa, a causa della duplice circostanza della riduzione degli stanziamenti e della sempre minore disponibilità sul mercato di edizioni a stampa non ancora possedute. Restano infatti stabili gli acquisti di manoscritti, che grazie alla loro unicità, possono integrarsi nella collezione del Senato anche quando il testo statutario sia già posseduto, offrendo agli studiosi la possibilità di confrontare presso il nostro istituto varianti, modifiche e aggiunte spesso di grande interesse per lo studio della resistenza e della vitalità della normativa comunale anche in epoca moderna.

Tra i codici manoscritti, segnaliamo due statuti inediti, quello quattrocentesco di alcune piccole località rurali del Casentino (Lierna, Poggiorsona, Ragginopoli, Rio Petroso), sconosciuto anche alle bibliografie classiche, ed il codice cinquecentesco dello statuto del 1573 di Piandimeleto. Numerosi, poi, sono gli statuti di arti, corporazioni e associazioni professionali, tra i quali, di particolare interesse, i capitoli a stampa dell' Unione dei Musici di Santa Cecilia di Palermo, il codice statutario di Belluno appartenuto a Giulio Cesare Buzzati, padre di Dino, e gli Statuti della Compagnia dei Tessitori di Roma, la cui legatura originale in marocchino rosso porta al centro del piatto posteriore lo stemma del cardinale Marefoschi.

I primi due volumi della Bibliografia statutaria, relativi ai decenni 1986-1995/1996-2005, sono attualmente consultabili sul sito De statutis del Dipartimento di scienze dell'educazione "G. M. Bertin" dell'Università di Bologna.

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