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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Dieci anni di apertura al pubblico della Biblioteca del Senato
n. 16 (Nuova Serie), agosto 2013

Dal sito Yelp

studentiIl sito Yelp presenta come proprio obiettivo "creare un punto d'incontro tra utenti e attività locali da non perdere". Ci fa piacere, dunque, che su questo sito di servizio molto fresco e giovane, fra le segnalazioni da parte degli utenti del migliore gelato in città o del miglior tatuatore (ma anche del laboratorio di analisi o dello studio dentistico), nella categoria Biblioteche, figurino due recensioni sulla Biblioteca "Giovanni Spadolini", sicuramente indenni dal sospetto di forma occulta di pubblicità che potrebbe aleggiare sulle recensioni di attività commerciali.

La giovane Valeria è molto lusinghiera ed esordisce con un'affermazione netta: "La mia biblioteca preferita in assoluto". Passa, quindi, a dare informazioni di servizio sulle modalità di accesso, la tessera, il deposito delle borse, la possibilità di effettuare riproduzioni. Accetta serenamente il dato che gli utenti esterni siano esclusi dal prestito e soggetti a formalità di controllo (la nostra, quantunque aperta al pubblico, rimane pur sempre una Biblioteca istituzionale), piccoli fastidi ampiamente compensati dalla confortevolezza degli ambienti spaziosi e silenziosi, che facilitano la concentrazione, e dalla possibilità di accesso a testi antichi e rari (non a caso la predilezione di Valeria va alle Sale di storia del diritto). In conclusione, la conferma della predilezione: "Io la adoro, studio davvero bene lì dentro!".

L'altrettanto giovane Alessandro muoveva da un preconcetto un po' ingeneroso relativo all'ambiente ("oscuro luogo"), agli utenti ("parlamentari e portaborse"), alle raccolte ("solo gazzette ufficiali e atti del Senato"). Poi, però, si è informato ed è venuto in Biblioteca a consultare "degli atti parlamentari per un lavoro di documentazione" ed ha scoperto che il patrimonio librario era ben più vasto e variegato e che le regole di accesso ed i servizi erano non dissimili da quelle di ogni altra biblioteca pubblica (divieto di entrare con borse, possibilità di introdurre il proprio computer portatile e proprie fotocopie). La centralità della Biblioteca, nel cuore della città, che la rende facilmente raggiungibile, e la possibilità di scegliersi liberamente un posto per studiare nelle vaste sale, sono indicate da Alessandro come ulteriori qualità della Biblioteca. Da ultimo, una notazione divertente su di noi, il personale, che "essendo una diretta emanazione del Senato" è definito "un po' troppo ingessato". E noi, che ci sforziamo di essere semplicemente cortesi e professionali...

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