L'Aula di Palazzo Madama, nella
seduta pomeridiana del 16 dicembre, ha approvato in via definitiva il ddl
1397-B, sulla contabilità e finanza pubblica.
Il relatore presidente
Azzollini aveva dato conto, nella
seduta di martedì 15 dicembre, delle modifiche apportate dalla Camera in seconda lettura, rilevando in premessa che, seppur numerose, esse non stravolgono l'ispirazione di fondo ricevuta in prima lettura. Tra le principali novità, si segnala la modifica alla delega in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici nel senso di rinviare alla legge sul federalismo fiscale la parte relativa ai criteri e ai principi di armonizzazione delle regioni e degli enti locali. E' stata inoltre soppressa la Commissione parlamentare per la trasparenza e l'informazione nel campo della finanza pubblica e si è stabilito che sarà la nuova legge di stabilità ad occuparsi del patto di stabilità interno, delegando il patto di convergenza ad un apposito provvedimento collegato. Si è previsto che il disegno di legge di stabilità debba contenere un prospetto riepilogativo degli effetti triennali della manovra sui saldi di finanza pubblica e che nei primi tre esercizi successivi all'approvazione del disegno di legge i Ministri competenti debbano presentare al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione dei relativi programmi di spesa e sul loro grado di avanzamento, prevedendo altresì che il Ministro dell'economia e delle finanze possa disporre il mantenimento di residui per spese in conto capitale anche in deroga ai termini previsti dalla normativa di contabilità. La Camera ha inoltre spostato il termine di presentazione dei collegati al mese di febbraio dell'esercizio successivo, prevedendo che la funzione normativa di sviluppo venga convogliata nel provvedimento collegato
ad hoc.