Vent'anni fa il giudice Antonino Saetta e suo figlio Stefano. Ventinove fa il giudice Cesare Terranova e il maresciallo Lenin Mancuso. Il Presidente del Senato Renato Schifani ha ricordato oggi quesi delitti di mafia nei messaggi fatti pervenire ai familiari delle vittime e al sindaco di Canicattì. "La testimonianza di legalità di Antonino Saetta, caduto combattendo contro la mafia, deve essere un monito forte e imprescindibile per noi tutti a continuare sulla via eroicamente intrapresa dai servitori dello Stato": è quanto scrive il Presidente del Senato nel messaggio a Vincenzo Corbo, sindaco di Canicattì, città dove oggi si onora la memoria del giudice Saetta. Schifani sottolinea poi come "troppo spesso viene dimenticato l'impegno dei servitori dello Stato i quali, nello svolgere con quotidiana serenità il loro compito, hanno rischiato e perduto la propria stessa vita". Ricordando i sacrifici del giudice Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso, il Presidente del Senato nei messaggi ai familiari rivolge "un sentito e partecipe pensiero" alla memoria delle due vittime che "hanno sacrificato la vita nella lotta contro la mafia e per la difesa dei valori della democrazia e della libertà. Con gratitudine e ostinata convinzione teniamo vivo il loro ricordo perché non venga meno l'impegno per la salvaguardia di quegli ideali e princìpi che sono alla base di ogni società che voglia continuare a definirsi civile".