Associazioni dei Senati d'Europa

Associazioni dei Senati d'Europa XIIma Riunione - Roma Aprile 2010
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Associazioni dei Senati d'Europa XIIma Riunione - Roma, 26 aprile 2010
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Associazione dei Senati d'Europa

Argomenti di dibattito


Nei sistemi bicamerali i Senati giocano un importante ruolo sia sul versante interno sia su quello europeo ed internazionale.

È su questo ruolo, su questa funzione delle Camere Alte che ci si confronterà nella XII Riunione dell'Associazione dei Senati d'Europa, che ha scelto come temi di dibattito "Gli sviluppi della diplomazia parlamentare nel XXI secolo. Il ruolo delle Camere Alte" e "Il ruolo dei Senati tra autonomie locali e Unione europea".

L'azione esterna dei Parlamenti ha conosciuto, nell'ultimo decennio, uno sviluppo senza precedenti, tanto da dar luogo ad una figura nuova nell'universo parlamentare, la cosiddetta "diplomazia parlamentare". I Parlamenti partecipano con propri delegati a riunioni congiunte con le Commissioni del Parlamento europeo; effettuano incontri con Parlamenti esteri nel quadro dei Gruppi di amicizia bilaterali; inviano delegazioni a Conferenze internazionali di interesse dei loro Organi; svolgono missioni di monitoraggio delle elezioni nelle cosiddette "democrazie emergenti". I Presidenti dei Parlamenti effettuano visite presso Paesi stranieri e partecipano a Conferenze dei Presidenti dei Parlamenti nelle loro diverse articolazioni europee e mondiali.

Lo sviluppo della "diplomazia parlamentare" rende possibile un dialogo più aperto di quello che si verifica a livello degli sherpa. Le delegazioni parlamentari, attraverso tale dialogo, possono talora aprire la strada ad accordi intergovernativi su temi delicati sui quali le cancellerie dei Governi talora trovano maggiori ostacoli.

Vi è da considerare, poi, che la conoscenza diretta delle tematiche e degli interlocutori esterni arricchisce i parlamentari e li mette in condizione di svolgere meglio le loro funzioni anche all'interno dei singoli Paesi.

La diplomazia e i rapporti internazionali sono sempre meno dominio esclusivo dei Governi. Ne è testimone anche l'azione parlamentare multilaterale svolta dalle Delegazioni presso le Assemblee internazionali, con la quale si punta ad indirizzare gli Esecutivi mediante valutazioni e raccomandazioni politiche. Il Senato italiano è presente, come molte delle Camere Alte rappresentate nell'Associazione dei Senati d'Europa, nelle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della Nato, dell'Unione dell'Europa occidentale, dell'OSCE e dell'INCE. In tali ambiti, fondamentale è il tema del feed back dell'attività svolta presso le Assemblee internazionali. L'incontro di Roma sarà occasione per uno scambio di esperienze sui regolamenti parlamentari e sulle prassi tese ad assicurare che le Commissioni parlamentari competenti e le Assemblee parlamentari nazionali prendano in esame le risoluzioni ed i documenti adottati nelle sedi internazionali.

La "diplomazia parlamentare" ha conosciuto uno sviluppo particolarmente dinamico nell'ambito dell'Unione europea. Con periodicità semestrale si realizzano ormai numerose riunioni delle Commissioni competenti, sia presso il Parlamento europeo di Bruxelles, sia presso il Parlamento del Paese che detiene la presidenza dell'Unione europea.

E' noto come i Trattati europei abbiano in origine assunto come referenti solo i Governi nazionali, restando estranei agli ordinamenti costituzionali nazionali ed alle articolazioni territoriali interne a ciascun Paese. Il ruolo dei Parlamenti nazionali - inizialmente affidato solo alla loro funzione di indirizzo e di controllo sui rispettivi Governi - ha in seguito assunto una graduale rilevanza anche a livello dell'Unione europea. Richiamati nei Protocolli aggiuntivi al Trattato di Maastricht e al Trattato di Amsterdam, i Parlamenti sono ormai destinati ad entrare direttamente nel procedimento legislativo comunitario con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona.

Anche sul versante delle autonomie territoriali, d'altra parte, le istituzioni europee hanno mosso passi successivi in direzione di un loro riconoscimento: a partire dall'istituto del "partenariato" per l'utilizzo dei Fondi strutturali, attraverso l'istituzione del Comitato delle Regioni, fino al richiamo - contenuto nel Trattato di Lisbona - relativo al coinvolgimento delle Autonomie nel controllo del principio di sussidiarietà. Un coinvolgimento le cui modalità di realizzazione concreta sono naturalmente e correttamente lasciate ai singoli ordinamenti nazionali, ma a cui significativamente il Trattato si richiama in maniera esplicita.

Le Camere Alte in Europa, pur registrando differenze di rilievo in relazione a modalità elettive, poteri rispetto all'altro ramo del Parlamento, tipo di rapporto con il Governo hanno tuttavia in comune la vocazione a rappresentare i poteri locali. Sta principalmente ai Senati, quindi, organizzarsi per svolgere un ruolo di raccordo tra le autonomie territoriali e le istituzioni europee.

Un confronto tra le diverse esperienze e le diverse prospettive può risultare particolarmente utile nel contesto dell'Associazione dei Senati d'Europa; un'Associazione che ha tra i suoi compiti istitutivi quello di promuovere il bicameralismo nell'ambito della democrazia parlamentare e di rafforzare l'identità e la coscienza europea.