Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti degli Stati membri dell'Unione europea

Discorso pronunciato alla Conferenza che si è tenuta a Praga il 24 e 25 aprile 2023

Cari Colleghi, cari amici, 
ieri l’Italia è stata qui rappresentata a Praga dal mio collega Presidente della Camera Lorenzo Fontana. Oggi sono qui io in qualità di Presidente del Senato. Ci siamo alternati perché come sapete, oggi 25 aprile, per l’Italia è un giorno molto importante: è il giorno nel quale viene ricordata la Liberazione dall'occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del fascismo. 
Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle Alte Cariche dello Stato questa mattina ho solennemente testimoniato all'Altare della Patria l’impegno e il sacrificio per la libertà e l'indipendenza così come il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all'Italia la democrazia. 

Il tema di questa Conferenza - che oggi si occupa dei totalitarismi - va proprio in questa direzione.
La capacità di contrastare ogni forma di regime totalitario potrà venire dall'attuazione di politiche coraggiose, dalla capacità di realizzare veri processi di pacificazione e dando testimonianza delle aberrazioni di tutti i regimi totalitari. Così come lo stesso Parlamento europeo fece solo pochi anni fa approvando un'importante risoluzione di tutti i totalitarismi del secolo scorso.

Oggi stesso, approfittando della mia presenza qui a Praga, ho voluto aggiungere due appuntamenti importanti alla mia agenda e che si legano al tema di questa Conferenza: renderò quindi omaggio alle tante vittime della ferocia nazista recandomi a Terezin e sono già stato al monumento dedicato a Jan Palach, come ho sempre fatto ogni volta che sono venuto a Praga. E l'ho fatto anche stavolta perché non potevo certo mancare di rispetto verso la vostra storia.

Era ed è importante in questa sede così significativa e prestigiosa, portare un messaggio molto chiaro: le Istituzioni nazionali ed europee devono lavorare e stanno lavorando per assicurare indipendenza e libertà ai loro popoli. Una libertà e una indipendenza che spazia in molti campi.
In questo senso si muove anche la "Nuova strategia industriale" lanciata nel 2020 e aggiornata nel 2021. In questa stessa direzione vanno il "Piano REPowerEU" del 2022 sull’autonomia energetica, e le Conclusioni del Consiglio europeo della seconda metà di marzo. E altrettanto importante è il versante della Difesa che, assieme ad una ancora più forte linea di politica estera, appare sempre più essenziale per dare all'Unione europea un peso e una influenza crescente nel panorama mondiale.

Occorrerà dedicare impegno e energie per dare attuazione alla "Bussola strategica" adottata dal Consiglio europeo nel marzo 2022 perché, ripeto, solo una Unione europea consapevole e forte, insieme ai suoi Alleati, può essere protagonista credibile e autorevole sulla scena internazionale. 

Prima di concludere questo mio intervento, voglio tornare al tema dei regimi dittatoriali ricordando la più grande atrocità del secolo appena passato: l'Olocausto.
Per evitare che lo spettro di regimi illiberali possa nuovamente tornare a limitare le nostre libertà, deve esserci innanzitutto piena collaborazione e rispetto tra gli Stati, a cominciare dal rispetto dei confini nazionali. In tal senso, domani avrò il piacere di ospitare a Roma il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal al quale rinnoverò la solidarietà e la vicinanza mia personale e quella degli italiani. Il popolo ucraino non è solo nella lotta contro la Russia per l'indipendenza e l'integrità territoriale. 

In ultimo, faccio mie le parole che la senatrice Liliana Segre pronunciò al Parlamento europeo il Giorno della Memoria: "C'era una bambina a Terezin, di cui non ricordo il nome, che disegnò una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati".

Grazie a tutti.