Documento VII n. 163
Sentenza n. 450 del 23 ottobre 2000, con cui la Corte costituzionale dichaira la illegittimità costituzionale: dell'art. 6, quarto alinea, del d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni comunali), nella parte in cui stabilisce che chi ha ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che rivestano la qualità di appaltatore di lavori o di servizi comunali non può essere nominato sindaco, anzichÈ stabilire che ci si trova in detta situazione non può ricoprire la carica di sindaco; in applicazione dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, dell'articolo 61, numero 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), nella parte in cui stabilisce che chi ha ascendenti o discendenti ovvereo parenti oaffini fino al secondo grado che rivestano la qualità di appaltatore di lavori o di servizi comunali non può essere eletto alla carica di sindaco, anzichÈ stabilire che chi si trova in detta situazione non può ricoprire la carica di sindaco
Titolo breve: Sentenza n. 450 del 23 ottobre 2000
Riferimenti normativi documento
Legge OrdinariaL. 11 marzo 1953, n. 87, art. 30, comma 2
Regolamento SenatoReg. Senato, art. 139
Iniziativa
Presentato da Presidente della Corte Costituzionale, il 31 ottobre 2000; annunciato nella seduta n. 945 del 7 novembre 2000
Assegnazioni
Assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) il 9 novembre 2000; annuncio nella seduta pom. n. 945 del 7 novembre 2000