Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01543
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Atto n. 4-01543
Pubblicato il 23 gennaio 2014, nella seduta n. 174
PUGLIA , BENCINI , BERTOROTTA , BLUNDO , CASTALDI , CATALFO , CIOFFI , DONNO , FATTORI , GAETTI , GIARRUSSO , GIROTTO , MOLINARI , MONTEVECCHI , MORONESE , NUGNES , PAGLINI , SCIBONA , SERRA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
sono giunte agli interroganti numerose segnalazioni dell'uso del Banco alimentare come mezzo di scambio, nell'ottica del voto clientelare. In particolare, è il caso di associazioni ed enti dei partiti dove i membri del direttivo sono legati politicamente agli stessi e che in occasioni elettorali utilizzano quest'opportunità destinata agli indigenti, per finalità elettive;
la fondazione Banco alimentare è una onlus italiana che si occupa della raccolta di generi alimentari e del recupero delle eccedenze, della produzione agricola e industriale nonché della loro ridistribuzione a strutture caritative sparse sul territorio, che svolgono un'attività d'assistenza verso le persone indigenti. La fondazione è affiliata alla Federazione europea dei banchi alimentari (FEBA), e alla Compagnia delle opere, che è attualmente presieduta da Andrea Giussani. La sua sede è in Lombardia, a Milano, e sono 21 le organizzazioni Banco alimentare presenti a livello regionale;
dal gennaio 2009, in Campania, nasce la fondazione Banco delle opere di carità che si separa dalla Rete banco alimentare guidata dalla fondazione Banco alimentare onlus con sede a Milano (FBAO), la quale è anche proprietaria del logo e marchio Banco Alimentare. La fondazione Banco delle Opere di Carità si occupa di raccolta delle eccedenze alimentari, dei prodotti igienico-sanitari e dei farmaci da banco nonché la successiva ridistribuzione degli stessi a enti che, in Italia, si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri e agli emarginati;
il Banco dispone della collaborazione di aziende del settore agro-alimentare, della grande e piccola distribuzione, delle aziende farmaceutiche e degli enti d'assistenza che distribuiscono ai propri assistiti pasti o generi alimentari, farmaci da banco e altro in via continua;
il Banco delle opere di carità recupera gratuitamente: prodotti che non possono essere commerciati per difetti estetici di packaging; produzioni in eccesso da consumare entro poco tempo; merce alimentare non avente successo nella catena di distribuzione; prodotti non venduti siti nei magazzini della grande distribuzione; prodotti igienico-sanitari; prodotti farmaceutici da banco:
tali prodotti vengono ridistribuiti alle comunità per minori e ragazze madri, comunità per anziani, centri d'accoglienza e mense, comunità per tossicodipendenti e Aids, comunità per persone portatrici di handicape centri caritativi;
considerato che l'attività del Banco alimentare è fortemente sociale, economica ed anche ambientale;
l'importanza sociale del Banco alimentare si estrinseca con un beneficio alle persone nonché nell'attività di educazione sociale rivolta ai volontari che quotidianamente supportano il servizio,
si chiede di sapere:
quali iniziative, nell'ambito delle rispettive competenze, i Ministri in indirizzo intendano assumere affinché non siano le associazioni legate direttamente o indirettamente ai partiti politici a gestire la distribuzione dei beni;
se non intendano attivarsi presso le amministrazioni comunali perché queste ultime si facciano carico della distribuzione dei beni e dell'individuazione delle famiglie;
se non ritengano necessario adoperarsi per giungere all'istituzione di un data base, selezionando le famiglie e le persone più indigenti in base al reddito accertato e alla territorialità di residenza: il data base dovrà essere unico nonché territoriale con certificato di residenza, al fine di evitare una doppia distribuzione alle stesse famiglie.