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Comunicati stampa del Senato
  • Agosto 2002

    • Venerdì 2

STRAGE DI BOLOGNA: TELEGRAMMA DI PERA AL SINDACO GUAZZALOCA

Oggi il Presidente del Senato, Marcello Pera, ha inviato al primo cittadino di Bologna, Giorgio Guazzaloca, il seguente telegramma: "Caro sindaco, in occasione del XXII anniversario dell'attentato alla stazione di Bologna esprimo nuovamente a lei, a tutta la cittadinanza ed in particolare ai familiari delle vittime la solidarieta e la vicinanza mia personale e di tutta l'Assemblea di Palazzo Madama. Nonostante gli anni trascorsi, resta vivo nella coscienza civile del paese il ricordo di quel terribile atto di barbarie. Eppure, ogni notizia di attentati terroristici in cui vittime innocenti pagano con la propria vita per il disegno destabilizzante di individui isolati ci porta a rafforzare il nostro impegno, convinti che le istituzioni democratiche saranno in grado di avere ragione di ogni forma di violenza. Rinnovo il mio piu caloroso saluto a lei signor sindaco ed a tutti i partecipanti alla manifestazione."

PERA SARA' RICEVUTO DAL PRESIDENTE CIAMPI ALLE 18.00

Il Presidente del Senato, Marcello Pera, sara ricevuto dal Presidente della Repubblica questo pomeriggio alle ore 18.00 al Palazzo del Quirinale.

SENATO: PROCEDURE SEGUITE NEL CORSO DELL'ESAME DEL DDL CIRAMI

Riguardo alle critiche mosse al Presidente del Senato e alla Amministrazione in merito alle procedure seguite nel corso dell'esame del disegno di legge Cirami, ambienti della Presidenza del Senato fanno conoscere le risposte alle singole obiezioni sollevate.Approvazione del calendario. L'approvazione del calendario dei lavori e avvenuta nel pieno rispetto dell'articolo 55 del regolamento del Senato e della costante e pacifica prassi applicativa che riconosce le competenze della maggioranza in sede di conferenza dei capigruppo e di assemblea, anche modificando le originarie proposte del Presidente.Contingentamento della discussione.Non e stato il Presidente, bensi la Conferenza dei Capigruppo a norma dell'art.55, comma 5, del Regolamento, a disporre a maggioranza, su proposta di un Capogruppo, il contingentamento dei tempi. Ne avrebbe potuto essere altrimenti.Discussione del provvedimento non ancora concluso in Commissione.La Conferenza dei Capigruppo ha applicato l'articolo 44, comma 3 del Regolamento, che prevede che un disegno di legge possa essere portato all'esame dell'Assemblea anche se la Commissione non ne ha concluso l'esame.Esistono in proposito numerosi ed importanti precedenti. Ad esempio:le "deleghe Amato", deferite il 10 ottobre 1992, calendarizzate il 14 ottobre per il 21 ottobre con l'opposizione dei senatori Libertini e Chiarante;il disegno di legge per l'elezione diretta del Sindaco, assegnato in Commissione il 2 febbraio 1993, calendarizzato a maggioranza il successivo 2 marzo;il disegno di legge per l'istituzione della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali, assegnato in Commissione il 24 luglio 1996, e discusso in Aula il successivo 25 luglio, sulla base di un calendario approvato a maggioranza nella mattinata dello stesso 25;il disegno di legge di modifica del Titolo V della Costituzione, assegnato alla Commissione il 29 settembre 2001, calendarizzato a maggioranza nella seduta della Conferenza dei Capigruppo del 7 novembre e discusso in Assemblea il successivo 10 novembre. Quest'ultimo caso riguarda addirittura una legge modificativa di un intero titolo della Costituzione. Se la procedura seguita nei giorni scorsi presso il Senato fosse stata davvero in violazione dell'art.72 Costituzione, ne deriverebbe paradossalmente l'illegittimita costituzionale dell'intero titolo V della Costituzione (sul federalismo) approvato verso la fine della precedente legislatura!Accorpamento in un unico emendamento sostitutivo dei tre articoli del disegno di legge.Si e sostenuto che cio violerebbe l'articolo 72 della Costituzione e l'articolo 102 del Regolamento del Senato.Anche qui sono numerosi ed oltremodo significativi i precedenti. Uno e il piu eclatante: nella seduta pomeridiana del 21 luglio 1999, il Senato approvo un emendamento che sostituiva gli articoli da 1 a 10 (cioe tutti gli articoli) del disegno di legge sulla scuola non statale, dopo aver votato numerosi subemendamenti e provocando cosi la decadenza di 60 emendamenti ulteriori. Tra le altre, l'emendamento recava le firme dei senatori Angius ed Elia. Nessuna protesta venne avanzata nei confronti dell'allora Presidente del Senato. Il testo originario del provvedimento era stato presentato dal senatore Tarolli di Forza Italia. L'esame del disegno di legge non era concluso in Commissione, e quindi il provvedimento venne esaminato in Assemblea senza relatore e con tempi contingentati. L'emendamento interamente sostitutivo svuoto completamente il testo delle opposizioni, adeguandolo alle esigenze politiche della allora maggioranza.



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