Il Presidente: Discorsi

Incontro con le Forze dell'ordine

24 Ottobre 2008

È con fierezza e soddisfazione che vengo a portare il mio saluto e dell'intero Senato.
Voi rappresentate tutte le Forze dello Stato impegnate ogni giorno a garantire l'ordine e la sicurezza nella difficile realtà dell'area campana.
Il plauso e il compiacimento quotidianamente manifestati, in ogni sede, nei confronti della vostra azione, esprimono la riconoscenza delle Istituzioni e della popolazione di questa Regione verso di voi.
Ciascun esponente delle forze dell'ordine è per il cittadino onesto - lo sapete bene - il baluardo più avanzato dello Stato, poiché consente, con la sua opera, di rendere effettivo il godimento delle libertà democratiche, dei diritti costituzionalmente garantiti, delle attività economiche, difendendo la vita civile dall'oppressione del potere criminale.
Tra tutte le illegalità, quella manifestata dalle organizzazioni mafiose e camorristiche è la più pericolosa ed opprimente, perché tende a sostituirsi allo Stato nello svolgimento di funzioni pubbliche (sicurezza, giustizia, lavoro), imponendo la propria realtà di diseguaglianza e violenza.

La criminalità organizzata, nel suo delirio di sopraffazione, punta ad asservire al proprio profitto ogni ambito della vita collettiva, calpestando con le armi o le minacce qualunque interesse, individuale o comune, estraneo ai suoi obiettivi. Ed umiliando, con la propria aggressione, la stessa dignità della persona umana.
Ciò si verifica con le piaghe dell'estorsione e dell'usura ai danni di imprenditori e commercianti, del commercio della droga, della tratta degli esseri umani finalizzata al lavoro clandestino o alla prostituzione, dell'abusivismo edilizio e dei reati ecologici, nel quadro di speculazioni economiche compiute, come emerso dalle più recenti indagini, in totale spregio dell'ambiente e della salute dei cittadini di questa terra difficile ma carica di storia, di tradizioni, di bellezze.
Va dato atto ai cittadini campani di aver saputo compiere, particolarmente negli ultimi tempi, uno scatto di orgoglio e di dignità, resistendo alla strumentalizzazione di poteri criminali (interessati al perpetuarsi del caos e dell'illegalità) e collaborando - sia pure in un quadro di grande difficoltà - con le autorità nazionali e locali nell'affrontare le tante emergenze di questa terra, a cominciare da quella dei rifiuti.

Compito irrinunciabile della politica e delle Istituzioni, ciascuna nel proprio ordine di responsabilità, è assicurare alla quotidiana e coraggiosa azione di tutte le forze dell'ordine ed alla società civile gli strumenti necessari per conseguire successi decisivi nella lotta contro il potere criminale.
In primo luogo, la decisione assunta dal Governo di avvalersi in questa lotta del contributo di uomini delle Forze armate, per coadiuvare il lavoro delle forze dell'ordine (a volte oscuro, carico di sacrifici, ma che con impegno ed intelligenza ha però portato nel corso degli anni a risultati significativi) è il primo forte segnale di una presenza decisa e rinnovata dello Stato in queste terre.
Spetta poi al Parlamento approvare norme moderne ed efficaci, che consentano di contrastare con successo ogni illegalità: i primi mesi della XVI Legislatura hanno già dimostrato una grande determinazione su questo terreno, proseguendo - e sono lieto di riconoscerlo in questa sede - nell'impegno che anche Governi passati hanno posto nel risolvere questioni che non consentono divisioni o contrasti.

L'Esecutivo, pochissimi giorni dopo la sua costituzione, ha presentato - come sapete - un pacchetto-sicurezza strutturato in due atti: un decreto-legge, di efficacia immediata, ed un disegno di legge oggi all'esame del Senato.
Nel decreto, convertito in legge dalle Camere prima dell'estate, è stata introdotta una serie di misure volte a colpire la criminalità organizzata, tra le quali un significativo aumento di pena per il reato di associazione mafiosa, ed una serie di misure per meglio aggredire i patrimoni illeciti, consentendo di giungere più rapidamente ed efficacemente alla loro confisca. E a questo proposito, trovo di particolare significato che il nostro incontro si svolga proprio in un edificio confiscato alla delinquenza camorristica.
L'ampia maggioranza riscontrata nell'approvazione delle norme che ho ora ricordato ha dimostrato che l'impegno del Governo e della maggioranza parlamentare si è sviluppato in un clima di unità e coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Parlamento.

Auspico che questa unità sia mantenuta anche nell'approvazione del disegno di legge in materia di sicurezza pubblica, attualmente all'esame delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato.
Vi sono alcuni emendamenti a questo provvedimento, presentati dai relatori, che recano ulteriori novità in tema di contrasto alla criminalità organizzata: sul regime penitenziario speciale per i boss mafiosi; sull'attribuzione ai Prefetti del potere di trasferire al patrimonio degli Enti locali i beni confiscati; sull'estensione dell'obbligo di custodia cautelare in carcere a tutti i responsabili di qualsiasi delitto connesso con la criminalità organizzata, il terrorismo, il traffico di stupefacenti e la tratta di persone, ed infine una serie di norme anti-riciclaggio.
Questi gli strumenti che il Parlamento ha fornito e fornirà alla Magistratura - alla quale rinnovo in questa sede il mio apprezzamento ed il mio ringraziamento - e alle forze di polizia. Strumenti che daranno anche conforto a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare pubblicamente, spesso con grande risonanza, i mali antichi di questa terra.

Ma è nella vostra difficile azione quotidiana che la lotta al potere camorristico diventa effettiva e reale.
Il vostro impegno è quello che consentirà ai cittadini di consolidare la propria fiducia nello Stato, alle comunità locali di proseguire nella difficile, quotidiana opera di amministrazione che richiede, ne sono ben consapevole, un coraggio ed una determinazione non comuni.
Ai rappresentanti degli Enti locali, tutti i giorni in prima linea, spesso oggetto di minacce criminali, va il mio apprezzamento ed il mio ringraziamento.
Non posso però concludere senza rivolgere di nuovo parole di forte apprezzamento e di ringraziamento a tutti voi, nei vari gradi e funzioni che ricoprite, perché in voi i cittadini onesti vedono non solo la prima difesa contro la criminalità ma anche la garanzia e la speranza di una vita ordinata, produttiva e serena per loro stessi e per i propri figli.



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina