Il Presidente: Discorsi

Testimoni dei diritti

Intervento del Presidente del Senato Renato Schifani nell'Aula del Senato

15 Aprile 2011

L'iniziativa «Testimoni dei diritti», ha l'obiettivo di sensibilizzare i più giovani sul significato profondo della Dichiarazione universale approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Ciascuna scuola qui rappresentata si è avvalsa dell'apposito laboratorio interattivo creato sul sito del Senato che ha registrato un'intensa attività, dando così vita al dialogo e ad una comunità di utenti della rete sempre crescente. E' la conferma che la nostra iniziativa è ha avuto successo e che è stata vista da voi giovani come uno strumento di contatto e scambio di idee non solo tra di voi, ma anche con la nostra Istituzione.
Il percorso svolto ha visto anche le visite alle sei scuole di Senatori della Commissione straordinaria per la Tutela e la promozione dei diritti umani. Sono state preziose occasioni di incontro e di dialogo fra generazioni, di conoscenza, attraverso i Senatori, della loro esperienza personale all'interno di questa Istituzione, di scambio di vedute e di riflessione sul fondamentale tema dei diritti umani. Voi studenti avete acquisito una più profonda conoscenza dei testi della nostra Costituzione e della Dichiarazione universale dei Diritti umani. Adesso avete il compito di diffondere ai vostri coetanei che formano la "comunità di testimoni dei diritti" questi principi che sono il fondamento della nostra convivenza civile e di contribuire a farli rispettare nella vita di ogni giorno. Avvalendovi di metodi, tecniche e tecnologie in cui sapete eccellere, avete presentato elaborati di alta qualità, grande creatività, ma anche di forte senso di concretezza. Con gli eccellenti risultati che ci avete offerto, siete la prova della validità della nostra iniziativa, giunta alla sua terza edizione.
La Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo nacque come prima grande affermazione dei diritti umani dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e subito dopo la costituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Per la prima volta nella storia moderna veniva riconosciuta l'universalità di alcuni fondamentali diritti civili politici, economici, sociali e culturali basati su un concetto di dignità umana intrinseca ed inalienabile. Una Carta che a distanza di oltre mezzo secolo manifesta la sua grande attualità e validità.
Gli argomenti da voi trattati, cito fra tutti il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della famiglia, il diritto a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione, il diritto all'istruzione, sono stati analizzati da diverse prospettive nella vostra realtà quotidiana e presentati così come li avete percepiti. Ma avete anche formulato proposte concrete impegnandovi in prima persona a portarle avanti. Ciò costituisce un esempio e un incitamento anche per la politica, il cui compito è quello di trovare le forme più idonee per soddisfare le istanze che emergono dalla società, di cui anche voi fate parte a pieno titolo. Le vostre richieste non devono rimanere inascoltate. È un vostro diritto ed è dovere delle Istituzioni rispondere alle vostre aspettative, oltre ad essere esempio di legalità, serietà, efficienza e trasparenza.
Quest'anno ricorre il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. L' Italia unita è il fondamento per la coesione sociale, la stabilità delle Istituzioni, la buona salute economica del Paese. Saprete certamente che si sta pensando ad un riassetto del Paese in senso federale, per meglio rispondere alle esigenze locali, riconoscendo alcune diversità di condizioni e rispettando le peculiarità dei territori che formano un'Italia la cui ricchezza è proprio costituita dalle sue diversità. Anche in vista di un'Italia federale, però, non possono esistere prosperità e benessere se non siano equamente ripartiti all'interno dell'intera Nazione. Non vi è alcuna contrapposizione tra interesse nazionale e interessi dei territori, anzi essi sono strettamente interconnessi. Sono certo che avete compreso l'importanza delle manifestazioni che si stanno svolgendo per questo 150° anniversario, delle quali va colto l' aspetto celebrativo ma soprattutto il profondo significato civile. Sono certo che, attraverso lo studio per "Testimoni dei diritti", avete potuto partecipare ad esse con maggiore consapevolezza di essere italiani.
Ragazzi, vi esorto a proseguire con questo stesso spirito, con questo stesso impegno nella vostra vita e a continuare a credere nei valori fondanti della nostra Carta costituzionale e della Dichiarazione universale dei Diritti umani e a promuoverli. Credete nelle Istituzioni, difendetele, se vi deludono criticatele, ma fatelo sempre con spirito costruttivo. Le Istituzioni appartengono a tutti, non a questa o a quella parte politica; i rappresentanti che siedono in questa e nell'altra Camera rappresentano voi, non se stessi. Sono cose che ripeto da tempo di cui sono fermamente convinto. Per questo, sin dal momento del mio insediamento come Presidente del Senato ho voluto aprire il Palazzo ai giovani, renderlo "di cristallo", per consentire alle nuove generazioni un contatto sempre più diretto, un confronto costruttivo con le Istituzioni. Continuate ad usare i canali di comunicazione che abbiamo aperto per voi e divulgateli tra i vostri coetanei.
Siate orgogliosi del lavoro che avete svolto. E siate sempre fieri di essere italiani. Grazie per il vostro entusiasmo e per averci regalato una giornata indimenticabile.



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