Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05670

Atto n. 4-05670

Pubblicato il 19 aprile 2016, nella seduta n. 609

DONNO , GAETTI , CAPPELLETTI , GIROTTO , GIARRUSSO , BERTOROTTA , PUGLIA , CASTALDI , MORONESE - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

Versalis è una società chimica, con socio unico, che risulta soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA e che gestisce la produzione e la commercializzazione di prodotti petrolchimici (chimica di base, stirenici, elastomeri, polietilene). Nello specifico, Versalis ha posto al centro della propria strategia la crescita della cosiddetta "chimica verde", avente quale finalità la sostenibilità ambientale dell'intero ciclo produttivo, attraverso l'uso di risorse rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 e l'efficienza energetica. La società, come documentato da Eni, conta 5.200 persone impiegate, 71 impianti, 12 stabilimenti, di cui 4 in Europa e 8 in Italia (Brindisi, Ferrara, Mantova, Porto Marghera, Porto Torres, Priolo, Ragusa e Ravenna);

in data 12 gennaio 2016 si svolgeva, presso il Ministero dello sviluppo economico, un incontro riguardo alle prospettive della petrolchimica, a cui partecipavano Eni - Versalis e le organizzazioni sindacali nazionali confederali e di categoria;

sul tema, in data 12 gennaio 2016, Eni rendeva noto che, nonostante si fossero registrati "risultati positivi già a partire dai primi 9 mesi del 2015", "lo scenario mondiale e di business in continua evoluzione, evidenzia ancora, nonostante l'impegno profuso, limiti strutturali che necessitano l'individuazione di un partner per garantire continuità al piano investimenti sviluppato da Eni, assicurando il programma di sviluppo di Versalis";

secondo quanto diffuso dal sito istituzionale del Ministero, in data 12 gennaio 2016, mediante comunicato dal titolo "Mise: insediato tavolo di confronto sulla chimica Eni", il Ministro in carica, Guidi, affermava che "il Governo non intende smantellare la chimica in Italia. Pur nel rispetto dell'autonomia gestionale dell'Eni, seguiremo con attenzione gli sviluppi del piano affinché si realizzi un progetto solido che dia prospettive di crescita e occupazionali";

come reso noto dal sito istituzionale del Ministero in data 14 gennaio 2016, si svolgeva "un nuovo vertice al Ministero dello sviluppo economico sul settore della chimica in Italia e sugli scenari futuri, anche in relazione ai piani di valorizzazione di Eni sulla controllata Versalis e alle eventuali partnership ". In tale sede, il Ministro in carica Guidi, affermava che "il Governo non solo intende preservare una filiera strategica per l'Italia con molti occupati, ma potenziarla. Abbiamo avviato un percorso di analisi e di verifica per raggiungere questo obiettivo con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. In questo senso seguiremo con molta attenzione i piani di Eni e di Versalis al fine di realizzare un progetto di rilancio di lungo periodo";

successivamente, fonti di stampa ("La Stampa" del 29 gennaio 2016) diffondevano la notizia relativa alla conferma da parte di Barry Siadat, co-fondatore di SK Capital, società dedita alla chimica tradizionale e non a quella "verde", dell'interesse "a rilevare da Eni una quota della controllata Versalis". In un articolo de "Il Sole 24-Ore", del 30 gennaio 2016 veniva inoltre fatto riferimento ad "una partecipazione del 70 per cento per un valore di circa 1,2 miliardi di euro";

al riguardo, si succedevano nel corso del tempo nel territorio nazionale una serie di proteste ed espressioni di dissenso da parte di operatori del settore, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria;

con comunicato del 19 febbraio 2016, Eni rendeva noto di voler "continuare a sviluppare la chimica in Italia attraverso la ricerca di un partner con un progetto di finanziamento definito, in grado di consolidare l'importante piano di trasformazione di Versalis";

in data 6 aprile 2016, si svolgeva in sede di uffici di Presidenza integrati delle Commissioni congiunte 10ª e X di Senato e Camera, un'audizione informale dell'amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, sul piano strategico 2016-2019, con particolare riferimento al settore della chimica e ai nuovi scenari dei prezzi del petrolio;

in tale occasione, Eni depositava un documento nel quale veniva specificato che "dal 2005 al 2014, Versalis ha generato perdite cumulate di EBIT per 3,7 miliardi di € e perdite cumulate di cassa per circa 3,8 miliardi di €, a fronte di investimenti per oltre 2 miliardi di €";

secondo quanto reso noto da un'agenzia di stampa ("Reuters", del 6 aprile 2016), nella menzionata sede, l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, riguardo alla cessione della maggioranza di Versalis al fondo Usa Sk Capital, dichiarava "Sk Capital ha presentato l'offerta migliore, abbiamo fatto una gara, si sono presentati in sei e sono rimasti in tre". Veniva altresì aggiunto dallo stesso manager che "Versalis non è la chimica italiana, rappresenta l'8 per cento della chimica italiana mentre tutti dicono l'Italia esce dalla chimica" ("Il Sole 24-Ore", Radiocor Plus, del 6 aprile 2016),

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

quali misure, nei limiti delle proprie attribuzioni, intendano adottare al fine di attuare una proficua, trasparente ed efficace strategia industriale che non penalizzi in maniera indiscriminata Versalis e le realtà operanti in Italia nel settore della "chimica verde";

di quali dati dispongano o quali abbiano in programma di acquisire in ordine agli elementi di rischio derivanti dall'operazione evidenziata, nonché quali valutazioni di natura economico-finanziaria, ambientale, gestionale ed occupazionale siano state formulate riguardo agli esiti;

quali urgenti iniziative intendano assumere al fine di tutelare la stabilità lavorativa delle risorse umane di Versalis.