Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02687

Atto n. 4-02687

Pubblicato il 17 settembre 2014, nella seduta n. 312

GAETTI , FUCKSIA , CRIMI , MANGILI , PAGLINI , PUGLIA - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

la fondazione "Salvatore Maugeri" (FSM) è un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) che opera in Italia erogando servizi sanitari a livelli di eccellenza nei settori della cura, dell'assistenza, della riabilitazione, nonché nelle aree della tutela della salute negli ambienti di lavoro al fine di migliorare la qualità della vita e favorire il recupero delle capacità residue funzionali e attitudinali della persona;

attualmente la fondazione Salvatore Maugeri è composta da 21 sedi in diverse regioni in Italia presso le quali lavorano 3.817 dipendenti;

risulta agli interroganti che ai primi di luglio 2014, il consiglio di amministrazione della FSM ha approvato una delibera che sancisce il passaggio per tutti i lavoratori dipendenti dal contratto di sanità pubblica al contratto di sanità privata (AIOP-associazione italiana ospedalità privata) con conseguenti tagli alle retribuzioni ed ai diritti acquisiti. L'entità di tali tagli ammonterebbe a circa 21 milioni di euro all'anno;

considerato che:

le criticità presenti nei bilanci di FSM, che derivano principalmente dalla gestione finanziaria della fondazione nonché dalle vicende giudiziarie che l'hanno coinvolta, sono di carattere straordinario e contingente e non derivano dalla gestione ordinaria delle attività delle strutture sanitarie, come evidenziato dall'interrogazione depositata da rappresentanti del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale lombardo e dall'intervento del consigliere Iolanda Nanni in Commissione Sanità della Regione Lombardia durante le due audizioni (rispettivamente in data 22 e 23 luglio 2014) che hanno coinvolto le sigle sindacali e i vertici di FSM;

il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, che disciplina la responsabilità amministrativa di società e associazioni nonché delle fondazioni private, come FSM, prevede che le Regioni adottino un sistema di monitoraggio e controllo dei sistemi sanitari regionali che si espleta, fra l'altro, tramite l'obbligo, in capo agli enti privati convenzionati con il sistema sanitario regionale, di depositare presso le ASL competenti i bilanci consolidati, i bilanci delle singole strutture, la certificazione dei bilanci, la relazione annessa ai bilanci annuali. La legge nazionale affida alle Regioni il controllo dei bilanci e dei documenti amministrativi. La Regione Lombardia ha recepito il decreto legislativo n. 231 tramite la deliberazione di Giunta n. IX / 3856 del 25 luglio 2012: essa ha fra le proprie finalità la creazione di un meccanismo di monitoraggio delle erogazioni finanziarie di cui beneficiano le strutture del sistema sanitario lombardo, sistema di monitoraggio e trasparenza affidato principalmente alle ASL, con la possibilità per le ASL di avvalersi del supporto e della consulenza degli uffici regionali per esaminare, conseguentemente formulando eventuali osservazioni e richieste, i bilanci consolidati, i bilanci delle singole strutture e le certificazioni del bilancio, o in sostituzione di queste ultime la relazione del collegio dei revisori; documenti che entro febbraio di ogni anno tutti gli istituti o enti che ricevono finanziamenti dalla Regione nell'ambito sanitario superiori a 800.000 euro devono depositare presso l'ASL competente. Quindi, il recepimento dell'ordinamento nazionale nell'ordinamento regionale lombardo prevede che la responsabilità del controllo sui bilanci e gli atti amministrativi degli enti convenzionati con il sistema sanitario regionale venga di fatto delegata dalla Regione alle singole ASL;

la Commissione Sanità della Regione Lombardia, in data 23 luglio 2014, ha richiesto all'unanimità a FSM di revocare la delibera del consiglio di amministrazione concernente il passaggio dei contratti dal settore della sanità pubblica a quella privata, come primo atto concreto propedeutico all'apertura di un confronto fra le parti sociali e le istituzioni con la finalità di individuare percorsi alternativi di risanamento del bilancio di FSM; la stessa Commissione Sanità ha richiesto agli assessori competenti di monitorare attentamente l'evolversi del caso FSM e i successivi appuntamenti finalizzati alla concertazione di alternative possibili al risanamento dei bilanci;

considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti:

solo dal 2011 FSM redige annualmente bilanci conformi alle direttive dell'ordine nazionale dei commercialisti e deposita annualmente, anche se in alcuni anni in via derogatoria rispetto ai termini di legge, i propri bilanci, corredati dalla relazione del collegio dei revisori, presso le ASL lombarde competenti;

il bilancio 2011 di FSM presentava notevoli criticità relative all'assottigliarsi del patrimonio, con una perdita superiore ai 90 milioni di euro, derivanti fra l'altro da una rilevantissima svalutazione del patrimonio sia immobiliare che mobiliare;

nonostante l'indice EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortization) calcolato nei bilanci sia positivo, e indichi quindi una redditività significativa dell'attività sanitaria di FSM, la parte dei bilanci relativa agli oneri finanziari e patrimoniali segnala ulteriori deterioramenti e criticità negli anni 2012 e 2013, peraltro segnalate puntualmente dal collegio dei revisori nonché dalle relazioni annesse ai bilanci annuali;

la certificazione del bilancio 2013 redatta dalla società di revisione Pricewaterhouse non esprime giudizi circa la "continuità aziendale" per gli anni successivi, segnalando di conseguenza che la "continuità aziendale" di FSM potrebbe, già nel breve periodo, essere compromessa se dovesse peggiorare ulteriormente lo stato patrimoniale;

le ASL competenti sono tenute a monitorare le erogazioni al sistema sanitario, verificando e monitorando "la regolarità della continuità gestionale e finanziaria a garanzia della solidità e dell'affidabilità della struttura e dell'eventuale gruppo" (deliberazione n. IX / 3856 della Giunta regionale della Lombardia del 25 luglio 2012); la delibera affida alle ASL il compito, con la possibilità di avvalersi del supporto e consulenza degli uffici regionali, di formulare osservazioni laddove, nell'esame dei bilanci annuali e delle relazioni richieste dalla legge, riscontrino delle criticità; gli enti a cui le osservazioni vengono inviate devono rispondere esaurientemente alle osservazioni avanzate dalle ASL competenti al fine di poter rinnovare i contratti con la Regione (la deliberazione n. 4606 del 28 dicembre 2012 integra la precedente con criteri derogatori, ma comunque vincolanti circa la trasmissione dei bilanci);

nell'esercizio delle funzioni di monitoraggio delle strutture del sistema sanitario, che si espleta anche tramite l'esame dei bilanci consolidati e delle relazioni e certificazioni attinenti, nonché tramite la facoltà di sottoporre osservazioni con carattere vincolante ai fini del rinnovo dei contratti, le ASL competenti, nonostante i bilanci di FSM evidenziassero fin dal 2011 forti criticità riguardanti la fragilità del patrimonio, non hanno formulato osservazioni né richiamato l'attenzione della Regione sul deteriorarsi della situazione patrimoniale di FSM;

durante lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata presso l'aula del Consiglio regionale lombardo in data 9 settembre 2014, il consigliere regionale Iolanda Nanni ha chiesto all'assessore per la sanità Mantovani per quale motivo le ASL competenti e la Regione non abbiano formulato osservazioni e richieste riguardanti le evidenti criticità dei bilanci di FSM, avvalendosi delle facoltà disposte dalla deliberazione n. IX /3856 della Giunta del 25 luglio 2012, in recepimento del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. A tali domande l'assessore Mario Mantovani ha risposto senza specificare la natura, la tempistica e le modalità tramite cui la Regione intende intervenire per affrontare le criticità di bilancio di FSM e per garantirne la continuità aziendale, in ottemperanza alle responsabilità di vigilanza e monitoraggio poste in essere dall'ordinamento regionale e nazionale;

il peggioramento delle formule contrattuali, con le conseguenze che avrebbe sui livelli salariali nonché sui diritti acquisiti, prospettata per il personale di FSM potrebbe, a parere degli interroganti, avere un grave impatto sulla qualità delle prestazioni erogate da FSM all'interno del sistema sanitario nazionale e potrebbe, inoltre, preludere a manovre speculative successive considerato che la continuità aziendale della fondazione non viene assicurata né nell'ultimo bilancio consolidato né nella certificazione del bilancio 2013 effettuata dalla società Pricewaterhouse;

pur essendo una fondazione privata, FSM opera principalmente tramite l'erogazione di fondi pubblici del sistema sanitario nazionale, delle Regioni in cui sono presenti sue sedi (fra le quali Lombardia, Piemonte, Liguria, Sicilia, Puglia, Veneto e Campania), nonché del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

i livelli di eccellenza in molti settori di FSM sono stati raggiunti grazie al quotidiano impegno e alla professionalità di quel personale sul quale oggi, tramite la revisione peggiorativa dei contratti, grava il rischio e l'onere del risanamento del bilancio, bilancio peraltro compromesso non per via di perdite nell'espletamento delle finalità assistenziali e sanitarie della fondazione, bensì per via di una discutibile gestione finanziaria nonché per le conseguenze delle vicende giudiziarie che coinvolgono e hanno coinvolto la fondazione stessa,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda, nei limiti delle proprie attribuzioni, intervenire con tutte le opportune iniziative al fine di assicurare la continuità aziendale di FSM, che opera a livello nazionale in diverse regioni fornendo prestazioni essenziali e di altissimo livello all'interno del sistema sanitario nazionale, tenendo conto che le criticità di bilancio non derivano dalla gestione aziendale bensì da quella finanziaria, ed essendo quindi necessario incidere, a parere degli interroganti, sulla gestione finanziaria per ottenere un risanamento strutturale dei bilanci, con misure alternative di carattere temporaneo che non ricadano sui lavoratori, tenendo altresì conto del gravissimo impatto sul sistema sanitario nazionale che deriverebbe da un eventuale venir meno della continuità aziendale di FSM;

quali iniziative di competenza intenda adottare affinché venga assicurata la piena efficacia del sistema di monitoraggio regionale lombardo sugli enti privati convenzionati con il sistema sanitario regionale, a fronte del fatto che né le ASL competenti né la Regione Lombardia hanno formulato osservazioni o prescrizioni relative alle criticità di bilancio, nonché al rischio di discontinuità aziendale, segnalati negli ultimi bilanci di FSM e nell'ultima relazione del collegio dei revisori nonché nella certificazione del bilancio 2013 effettuata dalla società Pricewaterhouse;

se intenda attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, presso la Regione Lombardia affinché venga rivisto il sistema di monitoraggio del sistema sanitario regionale, oggi delegato alle ASL dalla deliberazione n. IX / 3856 della Giunta del 25 luglio 2012, considerando che le ASL potrebbero non essere in grado di garantire una piena efficienza del sistema di monitoraggio, mentre la Regione Lombardia dispone a tal riguardo di maggiori competenze e risorse che potrebbero essere impiegate per imperniare il sistema di monitoraggio sulla Regione direttamente senza delegare tale gravoso onere alle ASL.