Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00743
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Atto n. 4-00743
Pubblicato il 25 ottobre 2001
Seduta n. 57
CASTAGNETTI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
il lotto 4 dei lavori di ammodernamento della strada statale n. 42 del Tonale e della Mendola all’altezza dell’abitato di Capo di Ponte è soggetto all’ennesimo blocco causato dal ritrovamento lungo il tracciato della strada di una roccia ricoperta da graffiti che hanno indotto il sovrintendente archeologico per la Lombardia dottor Angelo Ardovino a vincolare l’intera area; alla successiva proposta dell’ANAS di tagliare la roccia al fine di collocarla nel vicino Museo archeologico delle incisioni rupestri di Capo di Ponte, la sovrintendenza con nota 10214 dell’8 agosto 2000, «conferma che il tracciato proposto, e non approvato da questo ufficio, comporta la distruzione di beni archeologici, si prende atto del fatto, preciso ed incontrovertibile, che codesto ente nella nota in esame dichiara di avere prodotto uno studio di fattibilità che prevedeva l’abbassamento delle quote stradali»; la soluzione proposta dalla sovrintendenza è stata valutata dall’ANAS come estremamente: rispondendo all’interrogazione (3-06281) a firma Caparini ed altri presentata nella XIII legislatura l’allora sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Carlo Carli ha fatto presente che la questione, per la sua delicatezza, è stata sottoposta all’esame di un ispettore centrale del Ministero che ha reso, in data 8 gennaio 2001, il parere di competenza, previo esame della documentazione inviata alla sovrintendenza archeologica per la Lombardia relativa ai lavori di ammodernamento anzidetti ed in particolare del IV lotto, interessante il comune di Capo di Ponte; in tale ambito, infatti, i lavori della variante, già in parte realizzati dall’ANAS, rischiano con la progettata costruzione di una galleria, di interferire direttamente sul sistema di rocce recanti incisioni camune nell’area circostante il Parco Nazionale delle Incisioni di Naquane e come tale tutelata anche con decreto ministeriale 14 aprile 1967, ai sensi della legge n. 1497 del 1939. Il sovrintendente archeologico dottor Ardovino ha precisato che l’ANAS non aveva trasmesso alla valutazione preventiva della sovrintendenza il progetto relativo alla realizzazione della variante e che non vi sono stati rinvenimenti fortuiti durante l’esecuzione dei lavori, ma solo accertamenti della presenza di rocce incise. Sotto il profilo tecnico, appare inoltre pienamente condivisibile quanto rappresentato dal sovrintendente in particolare per quel che attiene l’esigenza di tutelare la comunità archeologica e scientifica ha più volte sottolineato che sotto il profilo tecnico la richiesta del sovrintendente, in particolare per quel che attiene l’esigenza di tutelare si chiede di sapere quali iniziative intenda assumere il Ministro al fine di rimuovere ostacoli tanto capziosi e sproporzionati rispetto al danno sociale che ne deriva.