Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01908
Azioni disponibili
Atto n. 4-01908
Pubblicato il 9 maggio 2007
Seduta n. 150
ALFONZI , BRISCA MENAPACE , GIANNINI - Ai Ministri per i diritti e le pari opportunità e della difesa. -
Premesso che:
il decreto legislativo 8 maggio 2001 n. 215, intitolato "Disposizioni per disciplinare la trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale, a norma dell'articolo 3, comma 1, della legge 14 novembre 2000 n. 311", all'articolo 18 stabilisce che nei concorsi relativi all'accesso alle carriere iniziali dei Corpi di polizia ad ordinamento civile e militare, nonché nel corpo dei Vigili del fuoco, le riserve di posti per i volontari di truppe in ferma prefissata e ferma breve sono determinate da quote non inferiori al 45%;
la legge 23 agosto 2004 n. 226, intitolata "Sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva e disciplina dei volontari di truppa in ferma prefissata, nonché delega al Governo per il conseguente coordinamento con la normativa di settore", all'articolo 16, comma 1, in deroga a quanto previsto dall'articolo 18 del decreto legislativo 215/2001, riserva la totalità dei posti annualmente messi a concorso nei Corpi di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo di Polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato) e militare (Arma dei Carabinieri e Corpo della Guardia di finanza) ai volontari in ferma prefissata di un anno ovvero in rafferma annuale e in ferma prefissata quadriennale;
l'articolo 16 della legge 226/2004 stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2006 e fino al 31 dicembre 2020, le assunzioni nei ruoli iniziali dei Corpi di polizia ad ordinamento civile e militare avverranno secondo le modalità previste al punto precedente;
le norme citate, di fatto, cancelleranno per un periodo di quindici anni i concorsi pubblici per l'accesso alle carriere iniziali nei Corpi di polizia richiamati;
attualmente la presenza del personale di sesso femminile nelle forze armate è pari a circa il 3% del totale in organico;
quanto richiamato costituisce una palese discriminazione indiretta nei confronti del genere femminile, già fortemente penalizzato in termini percentuali all'interno dei Corpi di polizia citati, anche rispetto alle corrispondenti amministrazioni all'interno dell'Unione europea;
palese risulta, inoltre, la violazione dei principi costituzionali delle pari opportunità e del pubblico concorso per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, di cui agli articoli 3, 51 e 97, primo e terzo comma, della Costituzione,
si chiede di sapere quali azioni i Ministri in indirizzo intendano intraprendere per rimuovere le discriminazioni segnalate, considerando che quanto evidenziato causerà gravi contraccolpi alla concreta realizzazione del principio di pari opportunità e che nei Corpi di polizia le donne hanno ormai occupato funzioni per le quali sono più indicate o addirittura indispensabili.