Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01622

Atto n. 3-01622

Pubblicato il 27 maggio 2020, nella seduta n. 222
Svolto nella seduta n. 223 dell'Assemblea (28/05/2020)

IANNONE , CIRIANI - Al Ministro dell'istruzione. -

Premesso che:

la "mobilità studentesca internazionale" è un programma che permette agli alunni italiani dell'istruzione secondaria superiore di compiere esperienze di studio all'estero considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione (come riportato dalla circolare ministeriale n. 181 del 17 marzo 1997 del Ministro della pubblica istruzione e come precisato dalla nota prot. n. 843 del 10 aprile 2013 del medesimo Ministero);

lo scorso anno sono stati 10.200 gli studenti che hanno frequentato il quarto anno di scuola superiore all'estero (secondo il rapporto 2019 dell'osservatorio nazionale sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca della fondazione "Intercultura"), con l'obiettivo non solo di apprendere una lingua ma di fare un'esperienza di studio internazionale che implichi un coinvolgimento delle risorse cognitive, affettive e relazionali dello studente e che contribuisca a sviluppare competenze di tipo trasversale;

le famiglie con figli aderenti a tali programmi per l'anno 2020/2021, le cui partenze sono previste per l'estate 2020, sono molto disorientate, considerata la diffusione dell'epidemia coronavirus a livello mondiale e considerato che molti dei Paesi esteri, scelti come destinazione, hanno adottato rigide misure restrittive, e taluni la chiusura delle frontiere;

l'adesione ai soggiorni di studio richiede una lunga programmazione, che viene avviata un anno prima della partenza e dunque, per la mobilità dell'anno scolastico 2020/2021, sono già state versate ingenti rate di pagamento o si è proceduto addirittura al versamento dell'intera somma;

considerato che:

dall'osservazione del contesto pandemico, e alla luce della previsione confermata da tutti i virologi di una probabile recrudescenza del virus in autunno, sarà, di fatto, impossibile o, quanto meno, sconsigliabile, effettuare la mobilità studentesca internazionale in termini di sicurezza della salute e non solo, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di ragazzi minorenni ospitati in famiglie o in istituti collegiali;

proprio per queste ragioni l'INPS ha sospeso il bando per il 2020/2021 del programma "Itaca" che prevede il rilascio delle borse di studio per i soggiorni scolastici all'estero, perché, si legge sul sito istituzionale, non si è "in grado di assicurare la partenza degli studenti in totale sicurezza, considerato il rischio sanitario connesso agli spostamenti e alle limitazioni disposte dalle autorità nazionali e internazionali";

le famiglie sono state lasciate sole nella scelta se proseguire o meno il programma di mobilità, peraltro sollecitate perentoriamente dalle agenzie di intermediazione a decidere tra pagare altissime penali di recesso, anche superiori al 40 per cento del costo del viaggio, o accettare, in alternativa, voucher, che per la natura del programma dedicato agli studenti del quarto anno saranno di fatto inutilizzabili per gli stessi scopi formativi;

in ogni caso il voucher è uno strumento di rimborso inadeguato, trattandosi non di turisti ma di studenti, che peraltro vantano altissimi meriti scolastici necessari per accedere agli stessi programmi, e le cui famiglie hanno sostenuto enormi sacrifici di ordine economico per concedere loro un'esperienza culturale estremamente formativa;

è indispensabile e doveroso mettere tempestivamente un punto fermo sulla questione per togliere dall'incertezza i ragazzi per il loro futuro prossimo e per aiutare famiglie e operatori anche sotto il profilo negoziale,

si chiede di sapere:

quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per ovviare alle criticità segnalate che gravano sulle famiglie degli studenti;

se ritenga che ricorrano le condizioni perché i suddetti programmi di mobilità studentesca per il prossimo anno scolastico, le cui partenze sono previste per l'estate 2020, siano realizzabili e sicuri, tanto sotto il profilo dell'esperienza formativa quanto sotto quello della tutela sanitaria.