Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03446

Atto n. 4-03446

Pubblicato il 13 maggio 2020, nella seduta n. 217

DE BONIS , MARTELLI , CIAMPOLILLO , DE FALCO , BUCCARELLA , NUGNES , BINETTI , SACCONE , LONARDO , PAPATHEU , DE PETRIS , CORRADO , GIRO , SERAFINI , LA MURA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute. -

Premesso che:

continua indisturbato l'arrivo nel porto di Bari di navi estere, soprattutto provenienti dal Canada, cariche di grano duro, questa volta per un totale di oltre 2 milioni di quintali, destinato alle grandi industrie alimentari, alterando i listini prezzo del mercato nazionale;

a partire da sabato 9 maggio 2020 ne sono approdate due e altre sei stanno per approdare. Si tratta di: nave "Sallizar Forte", una Bulk Carrier, IMO: 9221633, proveniente da Nika Tera (Ucraina), 275.000 quintali di grano, destinazione Casillo Commodities Italia SpA; nave "Tufty", una Bulk Carrier, IMO: 9393163, proveniente da Sorel (Canada), 296.000 quintali di grano, destinazione Candeal Commercio Srl (Foggia), Semolificio Loiudice (Altamura), Amber Srl (Napoli); nave "Sakizaya Wisdom" una Bulk Carrier, IMO: 9460590, proveniente da Vancouver (Canada), 570.000 quintali di grano, destinazione Glencore Agricolture It SpA; nave "Appaloosa" una Bulk Carrier, IMO: 9646704, proveniente da Montreal (Canada), 195.000 quintali di grano, destinazione Cereal Sud Srl (Altamura); nave "Muntgracht" una General Cargo, IMO: 9571545, proveniente da Montreal (Canada), 83.000 quintali di grano, destinazione Casillo; nave "Cape" una Bulk Carrier, IMO: 9498224, proveniente da Montreal (Canada), 195.000 quintali di grano, destinazione Casillo; nave "Hilma Bulker" una Bulk Carrier, IMO: 9747041, proveniente da Houston (USA), 320.000 quintali di grano, destinazione Casillo; nave "An Ding Hai" una Bulk Carrier, IMO: 9751303, proveniente da New Orleans (USA), 110.000 quintali di grano, destinazione Casillo;

attesa la prevalente provenienza canadese, come già più volte evidenziato dal primo firmatario con atti parlamentari, in Canada è consentito l'utilizzo del glifosato in pre raccolta, di conseguenza quel grano, molto probabilmente, è contaminato da glifosato, sostanza nociva anche a basse dosi come dimostrato da recenti studi, vietata dal regolamento (UE) n. 2016/1313. Infatti, a seguito delle analisi effettuate sulle paste e sulla semola, negli ultimi anni, da varie associazioni private è emersa la presenza di residui tossici (glifosato, Don e metalli pesanti), dannosi per la salute. In Italia, tra l'altro, la commercializzazione di sostanze tossiche è vietata, ex art. 444 del Codice penale;

si fanno inoltre sempre più fondati, nella comunità scientifica, i sospetti che il glifosato sia tra le cause probabili del morbo di Parkinson. Nel silenzio colpevole delle due grandi autorità pubbliche al di qua e al di là dell'Oceano (EPA ed EFSA sembrano del tutto cieche di fronte alle pesanti ombre sul pesticida più usato nella storia dell'umanità) gli indizi assumono la forma di prove. L'ultimo lavoro è pubblicato su Neuroscience letters del 7 maggio e firmato da una équipe di ricercatori dell'Università giapponese di Chiba. Nella conclusione dell'abstract, per tentare di comprenderne gli esiti, si legge: "Questo studio suggerisce che l'esposizione al glifosato potrebbe esacerbare la neurotossicità dopaminergica indotta da MPTP nello striato e nel SNr di topi adulti". Un linguaggio da addetti ai lavori che però viene sciolto senza possibilità di equivoci con la frase successiva: "È probabile che l'esposizione al glifosato possa essere un fattore di rischio ambientale per il morbo di Parkinson, poiché il glifosato è stato ampiamente utilizzato nel mondo";

non è la prima evidenza in tal senso e probabilmente non sarà l'ultima. Poco più di un mese fa aveva fatto rumore l'indagine del gruppo di ricerca guidato da Mariah Caballero che aveva incrociato le mappe sull'uso dei pesticidi del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti e i dati dei decessi del Dipartimento della Sanità di Washington. In alcuni casi i ricercatori avevano scoperto che le persone che vivono entro 1 chilometro da un'area irrorata da glifosato avevano circa un terzo in più di probabilità di morire di morbo di Parkinson prima di raggiungere i 75 anni;

inoltre il glifosato e Don sono potenti immunodepressivi che favoriscono il COVID-19;

oltre all'assillo di carattere sanitario e della scarsa qualità alimentare che preoccupa il primo firmatario del presente atto, che incaricherà infatti i laboratori accreditati per verificare la qualità di queste derrate attraverso l'analisi della pasta, non va sottovalutata la strumentalità di tutta questa merce alla vigilia del raccolto nazionale per deprimere il prezzo;

l'interrogante ricorda di avere ha già presentato quattro atti di sindacato ispettivo ai Ministri in indirizzo riguardanti l'importazione di grani esteri e, precisamente: 4-02048, pubblicata il 31 luglio 2019, riguardante la nave proveniente dal Canada denominata "Ocean Castle"; 4-02355, pubblicata il 22 ottobre 2019, riguardante le due navi provenienti dal Canada e dal Minnesota, la "Lowlands comfort comfort" e "Johanna"; 4-02613, pubblicata l'11 dicembre 2019, riguardante le navi provenienti dal Canada e dalla Turchia, denominate "SU", "TN Sunrise", "Miedwie", "Jamno"; 4-02934, pubblicata il 19 febbraio 2020, riguardante altri sbarchi di navi estere avvenuti nei mesi di gennaio e febbraio 2020 con un totale di 960.000 quintali di grano;

tutte e quattro le citate interrogazioni non hanno ricevuto risposte dai Ministri in indirizzo e all'interrogante preme evidenziare di avere già interessato anche gli uffici della Commissione europea per violazione del principio di precauzione;

l'interrogante non ha mancato di incaricare il proprio staff legale di provvedere a redigere l'ennesimo esposto in merito, ai sensi dell'articolo 444 del codice penale, che fa espresso divieto di somministrare cibo nocivo. Sarà chiesto, inoltre, alla Procura di Bari di indagare e sarà informato, per conoscenza, il procuratore generale della Corte di cassazione e della Corte di Appello di Bari,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano che i grani esteri, provenienti da aree dove il clima impone l'impiego di glifosato, debbano essere assoggettati al principio di precauzione comunitario previsto dal regolamento (UE) n. 2016/1313, recepito dal decreto del Ministero della salute del 9 agosto 2016, ma mai applicato con apposte circolari dai dirigenti degli uffici periferici USMAF;

se non ritengano indispensabile far disporre immediati ed adeguati controlli in ossequio alla citata normativa comunitaria e nazionale, che vieta l'utilizzo di glifosato, prelevando i campioni da ogni stiva, affidandole a laboratori accreditati e rendendo noti gli esiti delle analisi e del monitoraggio;

se e quali iniziative intendano assumere al fine di scoraggiare l'acquisto e l'utilizzo di grani esteri che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità, falsando le quotazioni del mercato italiano, come ha dimostrato la sentenza del TAR Puglia n. 1200/2019 del 16 settembre 2019 e costringendo gli agricoltori italiani ad abbandonare la coltivazione e produzione di grano;

se non siano del parere che i cittadini meritino rispetto e che tale rispetto parta anche dal divieto di fare arrivare sulle tavole degli italiani cibo contaminato e nocivo alla loro salute.