Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01054

Atto n. 4-01054

Pubblicato il 21 dicembre 2018, nella seduta n. 76

PACIFICO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'interno. -

Premesso che:

le forze dell'ordine in questi ultimi anni hanno portato alla luce e denunciato migliaia di casi di cittadini extracomunitari ultrasessantacinquenni che, essendosi ricongiunti con familiari attraverso false residenze, avrebbero percepito fraudolentemente assegni sociali concessi dall'Inps dell'ammontare di circa 580 euro mensili;

dalle indagini condotte dalle forze di polizia, è emerso che molti di questi "anziani", una volta ottenuto il beneficio assistenziale, fanno rientro nel proprio Paese, dove trasferiscono le somme di denaro, accreditate dall'Inps, sul conto corrente cointestato con i familiari, utilizzando le agenzie di money transfer o altre soluzioni;

a parere dell'interrogante la truffa penalizza il nostro Paese, anche per una fuga di capitali. Si percepiscono somme di denaro non dovute che vengono spese all'estero;

risulta all'interrogante che in Italia, dei 4.700.000 stranieri con regolare permesso di soggiorno, il 7 per cento risulta avere più di 65 anni, quindi beneficiario dell'assegno Inps;

dalle indagini è emerso, altresì, che per ogni operazione effettuata risulterebbe che il 60 per cento della platea beneficiaria dell'assegno sociale non risulta risiedere stabilmente nel nostro Paese, come previsto dalla legge;

pertanto, anche con previsioni ottimistiche, almeno 25.000 extracomunitari ricevono assegni sociali dall'Inps, pur non avendone i requisiti, che tradotto in esborso per lo Stato sarebbero circa 163 milioni di euro all'anno;

considerato che:

è di questi giorni la notizia di un'operazione del comando provinciale della Guardia di finanza di Latina, che ha individuato una frode ai danni del bilancio dello Stato, per complessivi 340.000 euro, realizzata attraverso l'indebita percezione della prestazione assistenziale dell'assegno sociale ("news-24" del 19 dicembre 2018);

in particolare, le indagini hanno portato alla luce la posizione irregolare di 36 soggetti di diverse nazionalità, che hanno beneficiato indebitamente dell'assegno sociale, pur non essendo da tempo più residenti nel territorio nazionale, fruendo della vigente normativa che prevede l'erogazione di un contributo, pari a 453 euro per 13 mensilità, a soggetti extracomunitari, che abbiano compiuto i 66 anni e 7 mesi di età e siano, soprattutto, residenti o siano muniti di permesso di soggiorno, in via continuativa da almeno 10 anni, sul territorio nazionale,

si chiede di sapere:

quali misure i Ministri indirizzo intendano adottare per rafforzare i controlli sul territorio nazionale, al fine di accertare le false residenze dichiarate;

se i controlli effettuati dalle sedi di rappresentanza diplomatica italiane possano accertare l'effettiva migrazione o l'eventuale rientro dei cittadini stranieri beneficiari in Italia del contributo dell'Inps;

quali iniziative siano state adottate dall'Inps riguardo i cittadini stranieri denunciati per la descritta truffa e quante revoche o sospensioni di assegni sociali erogati ai cittadini stranieri siano state effettuate.