Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07347
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Atto n. 4-07347
Pubblicato il 11 aprile 2017, nella seduta n. 805
DONNO , MORONESE , GIARRUSSO , PUGLIA , PAGLINI , BUCCARELLA , CAPPELLETTI , CASTALDI , SANTANGELO - Ai Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per gli affari regionali e dell'interno. -
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
in data 3 marzo 2017, la testata "tagpress", a seguito di «una forte denuncia (...) del Movimento 5 Stelle e del meet-up "Amici di Beppe Grillo di Santa Cesarea Terme"» diffondeva la notizia relativa alle spese del Comune di Santa Cesarea (Lecce);
all'uopo, veniva specificato che "il Comune di Santa Cesarea, nel 2014, è secondo nella classifica delle spese dei Comuni leccesi in incarichi e consulenze" con un importo pari a 543.931,90 euro;
sul punto, in data 9 marzo 2017, il sindaco di Santa Cesarea Terme replicava che "la cifra a cui si fa riferimento include sia le spese affrontate per incarichi professionali affidati dall'ente comunale, per un totale di circa € 70.000 euro, sia le spese per incarichi riguardanti la progettazione e la realizzazione dei lavori pubblici, voce di gran lunga più alta. Il comune di Santa Cesarea Terme ha affidato appalti di lavori pubblici per circa 8 milioni di euro; si parla di lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso e per il rifacimento di via Roma, per esempio. I restanti €450.000 euro circa riguardano quindi le spese per consulenze, pareri tecnici, assistenza legale legati alle realizzazioni di questi progetti, volti ad uno sviluppo della nostra località" ("tagpress" del 9 marzo 2017);
considerato che in data 24 febbraio 2017, "quotidianodipuglia" evidenziava che "più di 80 milioni, hanno speso nel 2014 le pubbliche amministrazioni pugliesi (dentro c'è di tutto: Asl, Università, Comuni, Enti) per affidare incarichi di consulenza che allo stato attuale risultano liquidati per 48.463.584 euro. Una montagna di denaro che si amplifica a dismisura su base nazionale dove le consulenze hanno sforato i due miliardi (2.323.291.519 per 346.474 incarichi che segnano un incremento del 15,66% di professionisti chiamati ad hoc). Nel Salento la partita vale 13.083.495 euro a fronte di 2.720 incarichi (contro i 10.049 dell'intera regione); seguono Taranto con 791 incarichi, con una spesa di 4.663.835, e Brindisi con 721 consulenze per le quali deve spendere 4.627.763 in totale",
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
se intendano intervenire, per quanto di competenza, affinché sia fatta chiarezza circa gli incarichi e le consulenze descritte e, nel caso, sia accertata la presenza di eventuali irregolarità poste in essere da parte dell'ente coinvolto e della connessa amministrazione;
se non ritengano necessario adoperarsi, nei limiti delle proprie attribuzioni, affinché sia verificato il rispetto, per quanto evidenziato, delle vigenti disposizioni di legge, con particolare attenzione al rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.