Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00338
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Atto n. 1-00338
Pubblicato il 31 marzo 2021, nella seduta n. 309
MONTEVECCHI , LICHERI , AIROLA , AGOSTINELLI , ANASTASI , AUDDINO , BOTTICI , BOTTO , CAMPAGNA , CASTALDI , CASTELLONE , CASTIELLO , CATALFO , CIOFFI , COLTORTI , CORBETTA , CRIMI , CROATTI , D'ANGELO , DE LUCIA , DELL'OLIO , DI GIROLAMO , DI NICOLA , DI PIAZZA , DONNO , ENDRIZZI , EVANGELISTA , FEDE , FENU , FERRARA , GALLICCHIO , GARRUTI , GAUDIANO , GIROTTO , GUIDOLIN , L'ABBATE , LANZI , LEONE , LOMUTI , LOREFICE , LUPO , MAIORINO , MANTOVANI , MARINELLO , MATRISCIANO , MAUTONE , NATURALE , NOCERINO , PAVANELLI , PELLEGRINI Marco , PERILLI , PESCO , PETROCELLI , PIARULLI , PIRRO , PISANI Giuseppe , PRESUTTO , PUGLIA , QUARTO , RICCIARDI , ROMAGNOLI , ROMANO , RUSSO , SANTANGELO , SANTILLO , TAVERNA , TONINELLI , TRENTACOSTE , TURCO , VACCARO , VANIN
Il Senato,
premesso che:
la tutela dei diritti umani rappresenta uno degli elementi fondanti dell'ordinamento italiano, configurandosi altresì quale patrimonio comune della comunità internazionale e dell'umanità;
il 7 febbraio 2020, Patrick George Zaki, ricercatore egiziano di Gender studies dell'Egyptian iniziative for personal rights (EIPR) e studente dell'università di Bologna, è stato arrestato all'aeroporto internazionale de Il Cairo dove è scomparso per 24 ore. Alla sua ricomparsa, si è appreso dai legali che lo studente presentava evidenti segni di percosse e tortura da cavi elettrici;
Patrick Zaki è stato accusato dalla procura egiziana di "diffusione di notizie false dirette a minare la pace sociale", "incitamento alla protesta senza permesso", "istigazione a commettere atti di violenza e terrorismo", "gestione di un account social che indebolisce la sicurezza pubblica" e "appello al rovesciamento dello Stato";
le cinque accuse citate sembrano essere l'esempio di cinque reati con cui in Egitto, negli ultimi anni, si colpiscono regolarmente ricercatori, giornalisti, dissidenti e più in generale, i difensori della cultura del rispetto dei diritti umani;
la sua detenzione preventiva, ancorché arbitraria, ha subito costanti rinvii senza che si giungesse alla celebrazione di un processo sulla base delle accuse a lui rivolte, tanto che oggi, a più di un anno dall'arresto, il giovane ricercatore è ancora in stato di detenzione;
sono note le condizioni del carcere di Tora in cui è recluso Zaki e sono noti, per sua stessa voce, i suoi patimenti fisici e psicologici cui è quotidianamente sottoposto tanto più perché le carceri egiziane sono piene di detenuti politici;
inoltre, a causa della diffusione del nuovo coronavirus, per Patrick, così come per altre decine di migliaia di detenuti egiziani, le preoccupazioni legate all'emergenza sanitaria sono forti essendo questi detenuti privati anche del supporto psicologico dei genitori e dei familiari;
la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato ha strutturato da tempo un lavoro conoscitivo sistematico, promuovendo anche un osservatorio sulle condizioni di detenzione di Patrick Zaki, anche al fine di stabilire quali iniziative intraprendere e promuovere per la sua liberazione e per tutelare l'applicazione dei diritti umani anche nello Stato egiziano;
in sede di audizioni sui fatti verificatisi in Egitto negli ultimi anni, dubbi sono emersi in merito al rispetto delle convenzioni sui diritti umani da parte dello Stato egiziano, tra le quali si cita la Convezione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti del 10 dicembre 1984;
le campagne a sostegno della liberazione del giovane ricercatore sono costanti, ricche di significati intorno ai temi del rispetto dei diritti umani, della libertà di espressione, della pace e del disarmo. Vi hanno partecipato, insieme agli amici di Zaki e agli studenti dell'università di Bologna, migliaia di cittadini, università e scuole, artisti ed esponenti dello spettacolo, istituzioni ed enti locali, come il Comune di Bologna che gli ha conferito la cittadinanza onoraria, mentre il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha affermato di lavorare e seguire il caso del giovane Zaki "con la massima attenzione";
la nostra rappresentanza in Egitto svolge un costante monitoraggio di tutta l'attività legale e del trattenimento preventivo di Patrick Zaki. L'ambasciatore italiano a Il Cairo ha trovato affiancamento e solidarietà anche da altri diplomatici sensibili a questa vicenda, perché colpiti da casi simili a quello di Patrick che hanno riguardato persone che svolgevano le proprie attività di lavoro e studio nei loro Paesi, come, ad esempio, il caso del giovane studente egiziano Ahmed Samir, della Central European university che ha sede a Vienna, anch'egli recentemente tratto in arresto in Egitto. Le proteste del rettore e la richiesta della sua immediata liberazione si uniscono a quelle per Patrick Zaki;
tra le iniziative, pende anche la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana, secondo le procedure che ne regolano il conferimento. Non sfugge quindi il valore che tale atto ha, anche solo nella richiesta, in funzione della determinazione del nostro Paese per l'immediata liberazione di Patrick Zaki, ma si rendono necessarie anche ulteriori azioni;
occorre quindi promuovere ogni utile iniziativa volta al rilascio di Patrick Zaki e alla promozione del rispetto della cultura dei diritti umani;
l'Unione europea ha recentemente adottato un quadro che le consente di prendere misure mirate nei confronti di persone, entità e organismi, compresi soggetti statali e non statali, responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo, indipendentemente dal luogo in cui avvengono, o coinvolti in tali atti o dei loro associati;
è opportuno costruire e rafforzare i legami di collaborazione internazionale, a partire dai membri dell'Unione europea, affinché sia richiesto, con sempre maggiore impegno, un regime globale di sanzioni sul mancato rispetto dei diritti umani. In tal senso, gli appuntamenti del G7 e del G20 che vedono nell'anno in corso la presidenza dell'Italia impegnata nella promozione della governance globale secondo i tre assi prioritari "persone, pianeta e prosperità" rappresentano un'opportunità decisiva,
impegna il Governo:
1) a intraprendere tempestivamente ogni ulteriore iniziativa presso le autorità egiziane per sollecitare l'immediata liberazione di Patrick Zaki, valutando anche la promozione dell'applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti del 10 dicembre 1984;
2) a dare impulso, a livello europeo ed internazionale, ad ogni azione adeguata a promuovere il rispetto dei diritti umani in Egitto, con particolare attenzione alle situazioni di repressione politica;
3) ad attivarsi, a livello UE, per sollecitare istituzioni e Stati membri affinché richiedano all'Egitto, e agli altri Paesi in cui persistono diffuse violazioni dei diritti umani, miglioramenti concreti su questo tema e si adoperino altresì per effettuare un monitoraggio rafforzato sulle questioni più critiche in materia nel Paese;
4) a farsi portatore attivo della cultura del rispetto e della promozione dei diritti umani nell'agenda degli appuntamenti del G7, con particolare riguardo ai casi di repressioni politica nei confronti dei difensori dei diritti umani.