Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07375

Atto n. 4-07375

Pubblicato il 19 aprile 2017, nella seduta n. 808

ARRIGONI , COMAROLI , CENTINAIO , CANDIANI , STEFANI , CALDEROLI , CONSIGLIO , CROSIO , DIVINA , STUCCHI , TOSATO , VOLPI - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

secondo i dati forniti periodicamente dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, il numero degli immigrati richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale presenti nel sistema di accoglienza, in linea con l'aumento degli ingressi via mare, è in crescita esponenziale, tanto che il numero delle presenze registrate al suo interno e distribuite tra i diversi centri previsti dalla vigente normativa è passato da 66.066 nel 2014, a 103.792 nel 2015 fino ad arrivare a 176.554 al 31 dicembre 2016;

considerando però gli ultimi dati resi disponibili sempre dal medesimo Dipartimento, risulta, invece, che negli ultimi mesi si sia registrata una diminuzione delle presenze all'interno del circuito accoglienza, e precisamente che all'11 aprile 2017 i richiedenti protezione internazionale o titolari di protezione registrati al suo interno siano invece 175.480, quindi 1.074 in meno rispetto al 31 dicembre 2016;

considerato che:

le domande di protezione internazionale presentate dal 1° gennaio al 25 marzo 2017 sono state 35.741, con un incremento del 64,80 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016, dove erano state 21.688;

il numero degli immigrati giunti dai confini marittimi sulle coste italiane dal 1° gennaio all'11 aprile 2017 sono stati 26.989, con un incremento del 35,41 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016 (19.332);

dall'analisi incrociata e dal confronto dei dati esposti emerge che, sebbene anche nel 2017 vi sia una continua crescita degli arrivi via mare e un aumento delle richieste di protezione internazionale avanzate in Italia, il numero dei richiedenti protezione o che l'abbiano ottenuta presenti nei centri di accoglienza è invece, in controtendenza, diminuito;

secondo i dati forniti dall'Unità Dublino del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, in base ai quali al 30 dicembre 2016 risultavano 2.654 richiedenti protezione internazionale ricollocati in altri Stati europei e al 20 marzo 2017 invece 4.438, si deduce che nel periodo dal 1° gennaio al 20 marzo 2017 sarebbero stati ricollocati 1.784 richiedenti;

ai sensi del dell'art. 1, comma 2, e dell'art. 14, comma 4, del decreto legislativo n. 142 del 2015 sono ammessi a beneficiare delle misure di accoglienza, disciplinate dal medesimo decreto, tutti cittadini dei Paesi non appartenenti all'Unione europea e gli apolidi, dal momento della manifestazione della volontà di chiedere la protezione internazionale, per la durata del procedimento di esame della domanda da parte della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e in caso di rigetto e ricorso giurisdizionale per la durata del procedimento in primo grado o in caso di accoglimento della domanda per 6 mesi, prorogabili;

parimenti, con successiva circolare del 7 luglio 2016, il Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) ha precisato, sempre in merito ai tempi di permanenza nel circuito dell'accoglienza, che "per coloro i quali abbiano ricevuto una forma di protezione internazionale o riconosciuta la protezione umanitaria, la permanenza dedicata sarà pari a sei mesi o prorogabile su autorizzazione da parte del Servizio Centrale, che ne valuterà l'opportunità." e che "Nei casi nei quali il richiedente ricorrente impugni il diniego della Commissione territoriale anche in grado di appello, secondo quanto disposto dall'art. 14, co 4 del decreto legislativo 142/2015, è legittima la presenza dello stesso in accoglienza";

visto l'atto di sindacato ispettivo 4-07299, presentato dai firmatari della presente interrogazione, già in data 30 marzo 2017, indirizzata al medesimo Ministro ed in merito ad analoghi quesiti, alla quale a tutt'oggi non è pervenuta alcuna risposta,

si chiede di sapere:

quali siano le ragioni per le quali il numero degli immigrati presenti nel sistema accoglienza all'11 aprile, anziché aumentare, per effetto dell'aumento delle domande di protezione internazionale presentate dal 1° gennaio 2017, sia diminuito, e, in particolare, quale sia dal 2016 alla data odierna il numero degli immigrati che beneficiano dell'accoglienza, ma che non hanno ancora formalizzato la domanda;

quanti siano quelli presenti nel sistema di accoglienza, già titolari di protezione internazionale o umanitaria, avuto riguardo alle diverse tipologie di centri di accoglienza di cui agli articoli 9, 11 e 14 del decreto legislativo n. 142 del 2015 e di questi ultimi quanti abbiano ottenuto una proroga allo scadere dei 6 mesi nell'ambito del circuito SPRAR;

quanti invece siano già usciti dal circuito d'accoglienza, e quanti, a seguito del diniego da parte della commissione territoriale esaminatrice, abbiano presentato ricorso in primo grado o in appello e pertanto beneficino ancora delle misure di accoglienza;

quale sia infine il numero degli immigrati accolti nelle strutture di cui al decreto legislativo n. 142 del 2015 che si siano ingiustificatamente allontanati e si siano resi irreperibili.