Legislatura 18ª - 3ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 111 del 11/05/2021
Azioni disponibili
AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3ª)
MARTEDÌ 11 MAGGIO 2021
111ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni.
La seduta inizia alle ore 14.
SINDACATO ISPETTIVO
Interrogazione
Il presidente PETROCELLI informa che il primo punto all'ordine del giorno dell'odierna seduta reca l'interrogazione n. 3-02486 presentata dalla senatrice Garavini sulle elezioni dei Comites.
Si tratta di una interrogazione a risposta orale, assegnata alla Commissione Affari esteri, ai sensi dell'articolo 147 del Regolamento del Senato.
Per il Governo è stata chiamato a rispondere Marina Sereni, Vice Ministro degli gli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Ricorda all'interrogante che, secondo l'articolo 149 del Regolamento, dopo la dichiarazione della rappresentante del Governo, ella può replicare per dichiarare se sia o no soddisfatta per un tempo complessivo che non può eccedere i cinque minuti.
Il Vice Ministro Marina Sereni fa presente che, non appena fissata la data delle elezioni al 3 dicembre 2021, la Farnesina ha subito iniziato a predisporre tutte le operazioni propedeutiche al voto, tra le quali una campagna informativa adeguata e capillare anche attraverso modalità telematiche, con l'obiettivo di migliorare la percentuale di affluenza registrata nelle ultime elezioni del 2015, quando soltanto il 4,5 per cento degli aventi diritto, contro il 31,4 per cento delle prime elezioni tenutesi nel 2004, ha esercitato il diritto di voto.
In vista della prossima tornata elettorale, in particolare, la Farnesina è determinata a promuovere e facilitare la più ampia partecipazione soprattutto delle nuove generazioni di italiani all'estero e i numerosi componenti della "nuova mobilità", gli ultimi ad essere giunti all’estero in ordine di tempo.
La campagna informativa sarà strutturata sulla base di questi obiettivi, su cui tutte le Sedi della Rete diplomatico-consolare stanno ricevendo le più accurate informazioni e tutta l’assistenza necessaria, coinvolgendo anche i Comites nell'implementazione del flusso di informazioni in favore dei connazionali all’estero.
L’importanza dei Comites e del voto del 3 dicembre, giustamente evidenziata dalla senatrice interrogante, rappresentano l’oggetto principale della sensibilizzazione nei confronti delle comunità residenti all’estero.
In particolare, una prima fase della campagna informativa si concentrerà sul ruolo e la funzione dei Comites, nell’intento di metterne in luce il loro valore come organi di contatto tra la comunità residente e le istituzioni di riferimento.
In un secondo momento, comunque a breve, verranno diramate istruzioni ad Ambasciate e Consolati in merito alle informazioni da fornire ai connazionali sullo specifico tema dell’iscrizione nelle liste elettorali della circoscrizione, nonchè sulla manifestazione di volontà che l’elettore dovrà esprimere entro 30 giorni dalla data delle votazioni.
Per rendere l’iscrizione nella lista elettorale rapida e immediata, infatti, la Farnesina sta mettendo a punto una procedura telematica che permetterà agli italiani all’estero di iscriversi tramite il portale dei servizi consolari "Fast It". Resterà comunque ferma la possibilità di presentare l’opzione di voto nelle altre consuete modalità: posta, posta elettronica, presenza allo sportello. La campagna informativa istituzionale, che ai sensi dell’articolo 15 della legge n. 286 del 2003, decorre dall’indizione delle elezioni, vale a dire il 3 settembre, chiarirà gli adempimenti a carico dell’elettore e le scadenze previste dal calendario elettorale.
La Cabina di Regia organizzata alla Farnesina in vista delle elezioni ha, inoltre, proposto un progetto transnazionale volto a garantire una comunicazione innovativa, gestita in maniera omogenea e capace di raggiungere tutti i Comitati nei diversi continenti, su cui si è in attesa del parere del CGIE. Essa andrebbe ad aggiungersi a quella istituzionale, realizzata direttamente dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e si ritiene sarà suscettibile di attenuare il rischio di una scarsa partecipazione al voto, così come verificatosi nell’ultima tornata elettorale del 2015.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI), in sede di replica, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dalla rappresentante del GOVERNO, invitandola, al contempo, a valutare l'opportunità di predisporre una possibile modifica della legge elettorale vigente, che sia in grado di consentire un aumento del livello di partecipazione dei nostri connazionali. A tale ultimo riguardo, è fondamentale, infatti, approntare un'adeguata campagna informativa, capace di coinvolgere attivamente le comunità degli italiani all'estero, contrastando, in tal modo, l'attuale disaffezione al voto e incrementare altresì le risorse, che sono divenute insufficienti, necessarie per organizzare le varie tornate elettorali.
Il presidente PETROCELLI dichiara, quindi, conclusa la procedura informativa all'ordine del giorno.
IN SEDE CONSULTIVA
(2169) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2019-2020, approvato dalla Camera dei deputati
(Relazione alla 14a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame. Relazione favorevole)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 4 maggio.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI), relatrice, illustra un nuovo schema di relazione favorevole sul disegno di legge in titolo (pubblicato in allegato) che sottopone all'attenzione dei Commissari.
Il senatore IWOBI (L-SP-PSd'Az), in sede di dichiarazione di voto, esprime la posizione favorevole del proprio Gruppo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, previa verifica del numero legale, il presidente PETROCELLI pone quindi in votazione lo schema di relazione favorevole, presentato dalla relatrice, che risulta approvato.
IN SEDE REFERENTE
(2178) Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla coproduzione cinematografica (rivista), con Allegati, fatta a Rotterdam il 30 gennaio 2017, approvato dalla Camera dei deputati
(Esame e rinvio)
Il senatore AIROLA (M5S), relatore, illustra il disegno di legge, già approvato dalla Camera dei deputati, recante la ratifica del testo revisionato della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla coproduzione cinematografica, risalente al gennaio 2017.
Il testo, ratificato ad oggi da 23 Paesi membri del Consiglio d'Europa - tra cui la Danimarca, l'Irlanda, i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca e la Svizzera - ed entrato in vigore nell'ottobre 2017, sostituisce una precedente Convenzione in materia, risalente al 1992, al fine di ammodernarla e adattarla alle nuove tecnologie e ai cambiamenti nel frattempo intervenuti nel settore cinematografico europeo e internazionale.
Composta da un preambolo, da 24 articoli e da due Allegati, la Convenzione ha nello specifico l'obiettivo di incoraggiare lo sviluppo della coproduzione cinematografica internazionale, fornendo un quadro giuridico e finanziario per la coproduzione di lungometraggi che coinvolgano società di produzione impiantate in tre o più stati Parti.
Dopo aver definito il suo scopo (articolo 1) e delimitato il proprio campo di applicazione (articolo 2), la Convenzione offre una panoramica dei termini in essa utilizzati (articolo 3). I successivi articoli (Capitolo II, articoli 4-15), recano le norme applicabili alle coproduzioni, stabilendo l'assimilazione delle opere cinematografiche realizzate in coproduzione multilaterale ai film di produzione nazionale (articolo 4), disciplinando le modalità di ammissione al regime di coproduzione (articolo 5), i diritti dei coproduttori sull'opera prodotta (articolo 7) e le proporzioni dei rispettivi apporti dei coproduttori (articolo 6), stabilendo che la partecipazione minoritaria non possa essere inferiore al 5 per cento e quella maggioritaria non possa superare l'80 per cento. È altresì previsto che nel caso che la Convenzione fungesse da accordo bilaterale, tali limiti si intendono modificati al 10 per cento per la partecipazione minoritaria e al 90 per cento per quella maggioritaria. La Convenzione disciplina altresì la partecipazione tecnica ed artistica (articolo 8), le coproduzioni finanziarie (articolo 9) e l'equilibrio generale degli scambi cinematografici (articolo 10). Vengono inoltre previste norme per la facilitazione dell'ingresso, del soggiorno e dei permessi di lavoro del personale che partecipa alle coproduzioni (articolo 11), per l'esportazione delle opere realizzate (articolo 13) e per la loro presentazione nei festival internazionali della Parte che detiene la partecipazione maggioritaria (articolo 15).
Fra le disposizioni finali (Capitolo III, articoli 16-24), l'articolo 17 affida al Comitato di direzione del Fondo europeo di sostegno alla coproduzione e alla diffusione di opere cinematografiche e audiovisive, Euroimages - Fondo del Consiglio d'Europa istituito nel 1989 e a cui attualmente aderiscono 37 Paesi - la responsabilità del monitoraggio sulla Convenzione stessa. Viene altresì previsto che la firma della Convenzione sia aperta agli Stati membri del Consiglio d'Europa e agli altri Stati, Parti contraenti della Convenzione culturale europea del 1954 (articolo 18) e che il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa possa invitare qualsiasi Stato europeo non membro dell'organizzazione regionale europea, nonché l'Unione europea, ad aderire alla Convenzione medesima (articolo 20).
I due Allegati al testo convenzionale, infine, disciplinano rispettivamente la procedura di presentazione da parte dei coproduttori delle domande di ammissione al regime di coproduzione e offrono una definizione di opera cinematografica qualificata.
Il disegno di legge di ratifica della Convenzione consta di quattro articoli. L’articolo 3, in particolare, pone una clausola di invarianza finanziaria, stabilendo che dall'attuazione delle disposizioni della legge di ratifica non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni pubbliche interessate provvedano ai compiti derivanti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Il testo non presenta profili di incompatibilità con la normativa nazionale, né con l'ordinamento europeo e gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese.
Il PRESIDENTE, ringraziato il relatore per l'esauriente esposizione svolta, apre la discussione generale.
Il seguito dell'esame è, quindi, rinviato.
La seduta termina alle ore 14,25.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2169
La Commissione Affari esteri, emigrazione, esaminato per le parti di competenza il disegno di legge in titolo,
preso atto positivamente che il provvedimento è finalizzato anche a garantire una diminuzione del numero delle procedure d'infrazione aperte nei confronti dell'Italia e a risolvere un caso di pre-contenzioso secondo il sistema EU-Pilot;
preso atto delle norme di cui all'articolo 8, che nel novellare alcuni articoli del Codice dei contratti pubblici al fine di conformarsi a quanto indicato nella procedura di infrazione europea 2018/2273, modifica anche la disciplina relativa al subappalto nei contratti da svolgersi all'estero;
preso altresì atto delle norme di cui all'articolo 9, finalizzate ad individuare nel Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale l'autorità competente ad applicare il Regolamento (CE) del Consiglio n. 2271/96 del 22 novembre 1996, relativo alla protezione dagli effetti extraterritoriali derivanti dall’applicazione di una normativa adottata da un Paese terzo, e dalle azioni su di essa basate o da essa derivanti;
apprezzato il contenuto dell'articolo 10, relativo alle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso, necessarie a garantire attuazione al Regolamento (CE) del Consiglio n. 428/2009 del 5 maggio 2009, che armonizza il disposto del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 221 recante disposizioni in materia di procedure di autorizzazione all'esportazione, trasferimento, intermediazione, assistenza tecnica e transito di prodotti a duplice uso con quanto previsto dal decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104 convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, trasferendo dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale alcune competenze in materia di prodotti a duplice uso;
preso atto che, nello specifico, l'articolo 10 provvede a chiarire che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è l'autorità competente ad individuare i prodotti, i Paesi destinatari e le modalità di esportazione dei beni dual-use, nonché a determinare, con proprio decreto, le modalità di svolgimento delle attività di ispezione e verifica previste dal decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 221;
auspicando che la normativa italiana in tale materia venga presto integrata con la previsione della presentazione di una relazione al Parlamento riportante dati relativi alle movimentazioni di prodotti a duplice uso, volta ad aumentare la trasparenza delle stesse e ad agevolare l'accessibilità al pubblico dei dati, anche al fine di individuare eventuali criticità nel settore e potenziali rimedi per la loro risoluzione;
auspicando l’istituzione di un "Osservatorio Euro-Mediterraneo del Mar Nero" in applicazione della Direttiva 2003/4/CE e in linea con il Regolamento (UE) 2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019 in materia di tutela della fauna nel Mar Nero;
esaminate altresì le disposizioni di cui all'articolo 14, volte ad individuare nel questore l'autorità competente al rilascio del documento di viaggio europeo per il rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno sia irregolare, in attuazione del Regolamento (UE) 2016/1953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016;
esaminate da ultimo le norme di cui all'articolo 34, finalizzate ad incrementare il contingente massimo di personale di cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche europee, può avvalersi ai fini del funzionamento del Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE),
formula, per quanto di competenza, una relazione favorevole.