Legislatura 18ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 94 del 22/03/2019

 

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO, PREVIDENZA SOCIALE    (11ª)

VENERDÌ 22 MARZO 2019

94ª Seduta

 

Presidenza della Presidente

CATALFO 

 

            Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cominardi.   

 

 

            La seduta inizia alle ore 9,45.

 

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(1018-B) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati

(Esame e rinvio)

 

La presidente CATALFO (M5S), in qualità di relatrice, si sofferma sulle modifiche più rilevanti apportate dalla Camera dei deputati al decreto-legge. All'articolo 1 il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza, oltre che nel caso di nuclei familiari composti da uno o più soggetti di età pari o superiore a 67 anni, anche nelle ipotesi in cui uno o più componenti del nucleo possiedano tali requisiti anagrafici e convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. Quanto ai requisiti reddituali e patrimoniali per il riconoscimento del Reddito di cittadinanza, si dispone che, per i nuclei familiari con minorenni, l'ISEE verrà calcolato secondo le norme di cui all'articolo 7 del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159. La Camera ha altresì elevato i limiti massimi del valore del patrimonio mobiliare, con riferimento ai nuclei in cui siano presenti soggetti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. Inoltre, è stato introdotto uno specifico aumento del parametro della scala di equivalenza per l'ipotesi in cui nel nucleo familiare siano presenti membri in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. È stata poi inserita una norma che definisce alcune preclusioni, relative a profili penali, per l'accesso al beneficio ed è stato stabilito che i componenti di un nucleo familiare continuano a considerarsi come facenti parte del medesimo anche dopo che siano intervenute variazioni anagrafiche, nell'ipotesi in cui essi mantengano la residenza nella stessa abitazione.

Molteplici modifiche sono state apportate all'articolo 4, concernente le condizioni e gli obblighi inerenti al Reddito di cittadinanza, e hanno riguardato alcune fattispecie di esonero, con relativi soggetti coinvolti; la stipulazione del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale, con indicazione di alcune tempistiche; la convocazione da parte dei centri per l'impiego; il coordinamento a livello di ambito territoriale dei servizi comunali competenti per il contrasto della povertà.

All'articolo 5 è stata in particolare introdotta la possibilità che la domanda del Reddito di cittadinanza sia presentata anche presso gli istituti di patronato e di assistenza sociale e che la Pensione di cittadinanza possa essere erogata anche con modalità diverse da quelle stabilite per il Reddito di cittadinanza, mentre l'articolo 6 dispone un incremento, nella misura di 100 unità, della dotazione organica degli ispettori della Guardia di finanza e l'articolo 7 un aumento, nella misura di 65 unità, del "contingente di personale per la tutela del lavoro" dell’Arma dei carabinieri.

Con l'inserimento dell'articolo 7-ter sono state inoltre definite alcune fattispecie di sospensione dell’erogazione del Reddito di cittadinanza, mentre l'articolo 10 ha introdotto funzioni di valutazione e di coordinamento per la sua attuazione in capo al Ministero del lavoro e l'articolo 11 ha previsto misure intese alla tutela di operatori e professionisti coinvolti, con riferimento ai rischi di episodi di violenza, nonché, nell'ambito della Rete della protezione e dell'inclusione sociale, una cabina di regia, come organismo di confronto permanente tra i diversi livelli di governo.

All'articolo 12 è stata prevista l’adozione da parte del Ministero del lavoro di un Piano straordinario triennale, aggiornabile annualmente, di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro, e sono state autorizzate le Regioni, le Province autonome, le agenzie e gli enti regionali, o le province e le città metropolitane (se delegate all’esercizio delle funzioni con legge regionale), ad assumere personale da destinare ai centri per l’impiego, con relativo aumento della dotazione organica, fino a complessive 3.000 unità con decorrenza dal 2020 e fino ad ulteriori 4.600 unità a decorrere dal 2021. Ulteriori disposizioni hanno riguardato le risorse finanziarie in favore di ANPAL Servizi Spa, con una riduzione per gli anni 2019 e 2020. 

Infine, sono state definite norme transitorie di coordinamento per le richieste di Reddito di cittadinanza presentate prima dell'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 4 ed è stata incrementata la quota del Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale utilizzabile per assunzioni a tempo determinato di assistenti sociali da parte dei comuni.

La Presidente-relatrice illustra poi sinteticamente anche le modifiche introdotte dalla Camera al Capo II del decreto-legge in conversione. In particolare, sottolinea che, nell'ambito della revisione della disciplina dell'ordinamento dell'INPS e dell'INAIL, è stata introdotta tra gli organi dei due enti la figura del Vice Presidente. Infine, evidenzia che sono stati differiti i termini temporali per la nomina del nuovo Presidente e del nuovo direttore generale dell'ANPAL e per l'adeguamento degli statuti della suddetta Agenzia e dell'ANPAL Servizi Spa.

 

Ha quindi la parola la correlatrice, senatrice NISINI (L-SP-PSd'Az), che si sofferma brevemente sulle modifiche apportate dalla Camera dei deputatiche hanno riguardatole procedure concorsuali del Ministero per i beni e le attività culturali, le assunzioni da parte degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale e le modalità di utilizzo delle graduatorie dei concorsi pubblici, con riferimento ai soggetti rientranti nelle categorie beneficiarie del cosiddetto collocamento obbligatorio. Infine, con riferimento alla possibilità di applicazione di nuovi criteri di calcolo dell'onere di riscatto a fini pensionistici dei corsi di studio universitario, relativamente a periodi da valutare con il sistema contributivo, chiarisce che è stato soppresso il limite massimo anagrafico per il richiedente, precedentemente posto a 45 anni.

 

            Si apre il dibattito.

 

         La senatrice PARENTE (PD) preliminarmente stigmatizza la mancanza di dialettica istituzionale che ha caratterizzato l'esame in prima lettura del provvedimento, che ha portato la maggioranza a tenere in scarsa considerazione non solo i suggerimenti e le osservazioni provenienti dalle opposizioni, ma addirittura le indicazioni espresse dal Garante per la protezione dei dati personali e dalla Conferenza unificata Stato-Regioni. Il fatto che poi il testo sia almeno in parte migliorato nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento a suo parere non riduce la gravità del comportamento tenuto, che peraltro rischia di compromettere, in mancanza di novità, anche il buon andamento della futura attività della Commissione.

Quanto all'esame del provvedimento, lamenta l'eccessiva contrazione dei tempi, che rende particolarmente difficoltosa la fase istruttoria sulle numerose modifiche apportate dalla Camera dei deputati.

Passando al merito, pur riconoscendo l'introduzione di alcuni correttivi, che hanno preso spunto, a suo giudizio, dalla precedente esperienza del Reddito di inclusione, conferma il proprio giudizio critico sulla scelta del Governo di inserire nello stesso provvedimento misure per il contrasto alla povertà e disposizioni per le politiche attive del lavoro. Esprime quindi apprezzamento sull'accordo raggiunto con le Regioni sui navigator e sulla loro destinazione professionale, ma si rammarica del fatto che non siano state tenute in debita considerazione le proposte avanzate dal suo Gruppo che andavano proprio nello stesso senso. 

Ritiene poi permangano gravi criticità sui temi della disabilità, per cui auspica un ulteriore miglioramento della scala di equivalenza; del calcolo del reddito su cui si basa l'erogazione del beneficio, visto che si computano anche alcuni assegni sociali; dell'assunzione dei precari di ANPAL Servizi Spa.

In conclusione, si riserva di approfondire meglio il testo appena pervenuto dalla Camera per esprimere un giudizio compiuto sulle singole modifiche e sulle loro conseguenze e preannuncia la presentazione di emendamenti da parte del suo Gruppo.

 

Il senatore CANGINI (FI-BP) sottolinea l'atteggiamento di assoluta indisponibilità della maggioranza nei confronti dei suggerimenti avanzati dalle opposizioni, che, in maniera costruttiva, intendono contribuire alla definizione dei testi in esame. A suo parere tale posizione, che definisce preconcetta e ideologica, emersa in occasione dell'esame di diversi e rilevanti provvedimenti, non rappresenta un segnale di forza, bensì di debolezza da parte della maggioranza.

 

La senatrice BONFRISCO (L-SP-PSd'Az) condivide la preoccupazione espressa dalla senatrice Parente sui precari di ANPAL Servizi Spa, ma, pur ritenendo opportuna una qualche forma di autocritica da parte della classe politica, giudica inopportune le contestazioni sul punto, che a suo parere andrebbero rivolte a chi, in passato, non è stato capace di dare soluzione a tale problema. In conclusione, si dice comunque certa che l'attuale Governo riuscirà ad adottare le necessarie misure per affrontare positivamente l'annosa questione.

 

Il senatore ROMAGNOLI (M5S) dissente dalla senatrice Parente e ritiene che i lavori della Commissione siano invece caratterizzati quotidianamente da una positiva e fruttuosa collaborazione tra maggioranza e opposizioni.

Quanto alla situazione dei precari di ANPAL servizi Spa, giudica curioso che se ne accusi il Governo in carica, che si sta invece ponendo l'obiettivo di far fronte alle conseguenze disastrose cui hanno portato scelte passate e di imprimere una svolta alle politiche del lavoro, al fine di aiutare le persone in difficoltà.

In conclusione, si dichiara orgoglioso del provvedimento in esame e delle coraggiose e innovative misure che esso dispone.

 

La senatrice PARENTE (PD) interloquisce brevemente per evidenziare che le responsabilità del precariato sono assai risalenti nel tempo e che non necessariamente errori passati debbono essere ripetuti. Ribadisce di conseguenza le critiche alla scelta di assumere con un contratto a tempo i 3.000 navigator da destinare ai centri per l'impiego. 

 

Nessun altro chiedendo di intervenire, il seguito dell'esame è quindi rinviato.

 

 

            La seduta termina alle ore 10,30.