Legislatura 18ª - 2ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 54 del 05/12/2018

IN SEDE REFERENTE 

 

(955) Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici, approvato dalla Camera dei deputati

(Seguito dell'esame e rinvio) 

 

            Prosegue l'esame, sospeso nella seduta di ieri.

 

Il presidente OSTELLARI avverte che si prosegue con l'illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 4 (pubblicati in allegato al resoconto della seduta di ieri).

 

Il senatore CALIENDO (FI-BP) illustra brevemente i termini degli emendamenti a sua firma, in particolare quelli che suggeriscono modifiche al regime di procedibilità, e suggerisce termini adeguati per un'eventuale legge delega di riforma organica del processo penale.

 

Si passa alla illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 5.

 

Il senatore CUCCA (PD) illustra brevemente gli emendamenti a sua firma, in particolare l'emendamento 5.2 necessario al fine di porre riparo a quello che, a suo dire, si presenta come un grave arretramento in termini di garanzie del condannato rispetto ai principi dell'ordinamento penitenziario.

 La norma proposta si presenta come espressione di principi in contrasto con le direttive europee relative al tema della disciplina dell'ordinamento penitenziario e delle garanzie del condannato nel percorso rieducativo.

Si sofferma poi in particolare sull'emendamento 5.8 criticando il ricorso a quella che si qualifica come una pena ultra vigente rispetto agli effetti della riabilitazione penale.

 

La senatrice MODENA (FI-BP) richiama l'attenzione sulla disciplina proposta nella parte in cui modificando indirettamente le previsioni dell'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, finirebbe con il provocare un pericoloso effetto retroattivo in malam partem nei confronti dei soggetti giudicandi.

Il senatore GRASSO (Misto-LeU) illustra l'emendamento 5.4 in particolare auspicando l'inserimento della previsione del reato di cui all'articolo 346-bis del codice penale all'interno della previsione del comma 1 lettera b).

 

Si passa all'illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 6.

 

Il senatore CALIENDO (FI-BP) denuncia le difficoltà interpretative nell'applicazione pratica che la norma potrebbe e solleva in particolare le perplessità espresse dal senatore Grasso circa l'estensione delle tecniche investigative tipiche delle indagini nei confronti della criminalità organizzata di tipo mafioso che contemplano il ricorso alla figura dell'agente sotto copertura anche rispetto alla fattispecie in tema di delitti corruttivi, paventando il rischio che così si finisca con il confondere la figura dell'agente provocatore in senso stretto, non ammessa dalla giurisprudenza CEDU, con la figura dell'agente sotto copertura già prevista dal testo unico sulle operazioni under covered.

Propone pertanto, con il proprio emendamento l'allargamento dell'attuale disciplina del testo unico sulle attività sotto copertura del 2006 anche alle fattispecie corruttive, ribadendo invece la sua contrarietà alla creazione di una nuova modalità operativa che, come anticipato, nella pratica finirà con il confondere la figura dell'agente sotto copertura con quella dell'agente provocatore.

 

La senatrice VALENTE (PD) contesta la ratio ispiratrice dell'articolo 6 e soprattutto l'equiparazione delle fattispecie corruttive ai delitti di criminalità organizzata di stampo mafioso per quanto concerne l'utilizzazione di tecniche investigative che ammettano il ricorso ad un agente sotto copertura. Ritiene la norma assolutamente inefficace alla soluzione dei problemi che il fenomeno della corruzione pone quotidianamente. Illustra poi in particolare l'emendamento 6.5 volto esattamente ad eliminare l'ampliamento del ricorso la figura dell'agente sotto copertura in relazione ad altre fattispecie penali, denunciando il rischio che si finisca col sovrapporre la figura dell'agente sotto copertura a quella dell'agente provocatore. Cita in proposito i dubbi e le perplessità espresse sulla proposta del Governo in più occasioni dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Ribadisce che a suo avviso si tratterebbe di misure illiberali.

 

Il senatore BALBONI (FdI) illustra l'emendamento 6.0.1  paventando il rischio di problemi pratici ed applicativi che deriverebbero dalla previsione normativa proposta dal Governo, soprattutto nei comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti dove la carenza di personale a disposizione renderebbe difficile, se non addirittura impossibile, la realizzazione di piani anticorruzione nei termini previsti dalla normativa proposta. Suggerisce pertanto in alternativa che tali piani anticorruzione vengano sostituiti con degli strumenti alternativi come suggerito dalle associazioni dei piccoli comuni che già hanno denunciato il pericolo di un aggravamento irragionevole dell'attività amministrativa come conseguenza dell'entrata in vigore di siffatto articolato normativo.

 

Si passa all'illustrazione degli emendamenti relativi all'articolo 7.

 

Il senatore CUCCA (PD) illustra l'emendamento a sua firma 7.4 finalizzato a modificare l'entità delle cornici edittali relative all'applicazione dei meccanismi processuali previsti dalla proposta governativa.

 

Il senatore CALIENDO (FI-BP) dà per illustrati gli emendamenti a sua firma.

 

Si passa all'esame degli emendamenti relativi all'articolo 9.

 

Il senatore MIRABELLI (PD) illustra la portata degli emendamenti a sua firma soffermandosi in particolare sugli emendamenti 9.12 e 9.13.

 

Il senatore GRASSO (Misto-LeU) illustra l'emendamento 9.53 che propone la possibilità di anticipare l'obbligo di ostensione della documentazione reddituale e della documentazione relativa ai carichi penali pendenti già gravante sul parlamentare in virtù delle disposizioni vigenti, fin dalla fase della partecipazione alla competizione elettorale.

 

I senatori CALIENDO (FI-BP) e BALBONI (FdI) danno per illustrati gli emendamenti a propria firma.

 

Si passa all'illustrazione degli emendamenti relativi all'articolo 10.

 

Il senatore CALIENDO (FI-BP) pur condividendo la necessità dell'introduzione di norme che consentano la tracciabilità dei finanziamenti ai partiti, ritiene tuttavia che l'obiettivo della trasparenza non potrà essere realizzato attraverso il ricorso alla disciplina proposta, che si presenta inadeguata da un punto di vista quantitativo nella parte in cui prevede la sua applicazione già a contributi finanziari importo simbolico quale quello di 500 euro. Nello stesso tempo la normativa proposta, a suo avviso, si presterebbe al rischio di elusioni nella parte in cui non prende in considerazione anche i soggetti che operano collateralmente rispetto ai partiti politici quali per esempio le fondazioni e le associazioni.

 

Il senatore BALBONI (FdI) si sofferma in particolare sul limite minimo di 500 euro previsto dalla normativa proposta ritenendola una cifra inadeguata e puramente simbolica; propone pertanto l'innalzamento del limite dell'importo economico previsto.

 

Il senatore GRASSO (Misto-LeU) interviene illustrando i termini dell'emendamento 10.17 a sua firma.

 

Sono dati per illustrati i restanti emendamenti.

 

Si passa all'illustrazione degli emendamenti relativi all'articolo 11.

 

Il senatore BALBONI (FdI) propone l'estensione degli obblighi della trasparenza proposti dal disegno di legge governativo anche alle fondazioni e alle associazioni collegate ai partiti politici, al fine di evitare una facile elusione dell'obbligo di trasparenza che si vorrebbe introdurre.

 

Il senatore CALIENDO (FI-BP) illustra brevemente termini dell'emendamento 11.5 avente la finalità di delimitare il concetto di associazioni e fondazioni collegate al partito politico da sottoporre eventualmente al controllo di trasparenza, denunciando come spesso le fondazioni anche di origine culturale si trasformino in veri e propri collettori di finanziamenti in favore dei partiti politici.

 

Il senatore CUCCA (PD) illustra gli emendamenti 11.6. e 11.7 volti a limitare la portata soggettiva e temporale della possibile applicazione della norma proposta. Si sofferma poi in particolare sull'emendamento 11.0.2 che è finalizzato ad ampliare dal punto di vista soggettivo l'obbligo di trasparenza nei confronti di ulteriori realtà collegate allo svolgimento dell'attività.

 

Il senatore GRASSO (Misto-LeU) illustra l'emendamento numero 11.8 mirante ad ampliare l'obbligo di trasparenza in capo ad altri soggetti quali appunto fondazioni, comitati o associazioni comunque collegati all'esercizio dell'azione politica dei partiti.

 

Si passa all'esame degli emendamenti relativi all'articolo 12.

 

Tutti gli emendamenti sono dati per illustrati.

 

Si passa all'illustrazione degli emendamenti relativi all'articolo 14.

 

Il senatore CALIENDO (FI-BP) illustra i temi del proprio emendamento 14.0.1.

 

E' così conclusa l'illustrazione di tutti gli emendamenti.

 

            Il seguito dell'esame è quindi rinviato.