Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02282

Atto n. 3-02282

Pubblicato il 24 febbraio 2021, nella seduta n. 299

CORRADO , TRENTACOSTE , VANIN - Ai Ministri per il Sud e la coesione territoriale, dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

si trascina dal 2017 la vicenda relativa al progetto "completamento del lungomare di San Lorenzo" (Reggio Calabria) a causa di circonvoluzioni di un procedimento amministrativo fondato, a parere degli interroganti, sulla volontà tenace di eludere alcuni obblighi fissati dalla legge. La normativa vincolistica a tutela dell'ambiente e del paesaggio avrebbe infatti dovuto impedire di applicare all'area interessata una macrostruttura viaria impermeabilizzante, entrata, invece, in fase di realizzazione;

poiché i tentativi dei corpi sociali intermedi di approdare ad una definizione partecipata della progettazione sono stati sistematicamente ostacolati dall'amministrazione comunale di San Lorenzo, l'associazione "Italia nostra" si è fatta portavoce di tali istanze, promuovendo un ricorso straordinario al Capo dello Stato, giunto ora alla fase istruttoria;

in data 28 agosto 2020, con relazione propria (prot. 66950), il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare comunicava alle parti le risultanze dell'istruttoria che sanciscono pienamente la fondatezza di tutte le istanze del ricorrente;

la prima firmataria del presente atto ha ripetutamente sollecitato l'Agenzia per la coesione territoriale affinché esercitasse i propri compiti di vigilanza sull'uso delle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 destinate, per determinazione della Città metropolitana di Reggio Calabria, al citato progetto di completamento del lungomare di San Lorenzo;

ad esito di tali inviti si giungeva, nel febbraio 2020, alla sospensione delle attività del cantiere avviato nell'ottobre 2019 e causa di ingenti danni ambientali. Con ciò, alcune istituzioni che fino a quel momento non si erano accorte di nulla, come il Dipartimento ambiente della Regione Calabria, hanno dovuto constatare che il progetto approvato, appaltato e già in parte eseguito era privo dello studio di incidenza, preludio alla valutazione di incidenza ambientale (VINCA), alla quale devono essere sottoposti ex lege i progetti relativi a interventi ricadenti nelle zone speciali di conservazione (ZSC);

a quella data il Comune di San Lorenzo aveva già iniziato a realizzare i discutibili interventi previsti da un primo progetto, improvvisamente fatto uscire di scena senza neanche provvedere alla regolare caducazione, per sottoporre a VINCA un elaborato diverso, dichiarando che il progetto originale mai era entrato nella fase di attuazione e ascrivendo quanto realizzato (compreso, negli ultimi due affannosi giorni di lavoro prima del fermo, un marciapiede lungo circa 250 metri) ad una fantomatica risistemazione di sottoservizi, contraddetta peraltro da molti documenti, dal cartello di cantiere e da articoli di stampa, con nuovo appalto e proprio codice unico di progetto, affidato però alla medesima ditta incaricata di realizzare il primo completamento del lungomare;

se non bastasse, il progetto di risistemazione dei sottoservizi, artificioso frazionamento di quello originario di "completamento", non solo ricade nella stessa area d'intervento ma posiziona manufatti e realizza interventi al di là del limite di 13 metri imposto in sede di VINCA per la sezione dell'opera; il costo sostenuto per la realizzarlo, inoltre, è ad oggi imputato sul sistema nazionale di monitoraggio degli investimenti pubblici con riferimento al "completamento del lungomare di San Lorenzo" e non ai fantomatici sottoservizi;

in sostanza, il poco trasparente percorso progettuale e valutativo posto in essere e assentito dai responsabili del Comune di San Lorenzo, della Città metropolitana di Reggio Calabria e della Regione Calabria ha impedito di indire una nuova conferenza dei servizi per giungere all'approvazione di un nuovo progetto definitivo corredato della necessaria VINCA;

considerato inoltre che, sempre per quanto risulta:

il nuovo cantiere, in uno scenario sconvolto dalle macerie del precedente, ma comunque brulicante di vegetazione dunale in riformazione, è ripartito da qualche settimana a spron battuto, ma sembra mancare, anche questa volta, il controllo in situ della coerenza tra le modalità di cantiere e il provvedimento regionale, mentre i danni, in alcuni casi irreversibili, aumentano di giorno in giorno perché la VINCA, disattesa, non riesce a scongiurarli;

l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), con apposita relazione sul litorale di San Lorenzo, aveva applicato a quell'area specifica le analisi e le indicazioni delle linee guida nazionali per fronteggiare il fenomeno dell'erosione costiera, analisi e indicazioni che dovrebbero già da tempo costituire la stella polare delle scelte di tutte le amministrazioni locali; tale relazione aveva concluso espressamente segnalando la dannosità di interventi lesivi della dinamica costiera, perché invasivi della fascia in cui dovrebbe ritrovare posto la duna,

si chiede di sapere:

se il Ministro per il Sud e la coesione territoriale intenda fornire adeguate informazioni in merito all'ammissibilità a finanziamento e alla regolarità procedurale dell'intervento di "completamento del lungomare di San Lorenzo" e se non ritenga di sollecitare a tal fine la prevista azione di vigilanza dell'Agenzia per la coesione territoriale e del comitato di indirizzo e controllo del patto per lo sviluppo della città di Reggio Calabria, nonché di attivarsi presso il nucleo di verifica degli investimenti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per un'iniziativa ispettiva sull'ammissibilità a finanziamento e la regolarità procedurale del suddetto intervento;

se non ritenga di raccomandare la sospensione delle attività di cantiere al fine di contenere la dimensione del danno erariale e del danno ambientale connesso all'eventuale realizzazione di opere irregolari e non ammissibili a finanziamento del Fondo sviluppo e coesione;

se il Ministro dell'interno non ritenga di invitare il commissario prefettizio del Comune di San Lorenzo ad avviare apposita iniziativa ispettiva presso i competenti uffici comunali, al fine di accertare l'effettiva regolarità delle procedure connesse alla realizzazione del progetto del completamento del lungomare;

se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non intenda attivarsi nelle sedi di competenza affinché siano verificate le procedure di valutazione di incidenza ambientale poste in essere dagli uffici della Regione Calabria con riferimento al completamento del lungomare di San Lorenzo.