Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02003
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Atto n. 4-02003
Pubblicato il 23 luglio 2019, nella seduta n. 136
FATTORI , FEDELI , DE FALCO , BUCCARELLA , PARAGONE , GARAVINI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il giornalista Nello Trocchia, corrispondente di diverse testate giornalistiche cartacee e televisive, è stato vittima insieme ai suoi familiari di diversi atti di furto presso la propria abitazione di Napoli, in ultimo quello risalente al 16 luglio 2019 nel quale sono stati trafugati il personal computer contenente le sue inchieste e il cellulare;
già nel marzo 2018 si sono verificati altri furti nell'abitazione dei genitori del giornalista, nella provincia di Napoli, dove lo stesso conserva molta della propria documentazione del lavoro;
considerato che:
nel resoconto della I Commissione permanente della Camera dei deputati del giorno 28 luglio 2016 è riportata la risposta del viceministro Filippo Bubbico all'interrogazione dell'allora deputato on. Magorno (5-06073). In particolare si legge: "con l'interrogazione all'ordine del giorno, l'onorevole Magorno, nel porre all'attenzione del Ministro dell'interno alcune intercettazioni ambientali dalle quali emergerebbero delle minacce ad opera di un boss della camorra ai danni del giornalista Nello Trocchia, chiede se siano state adottate adeguate misure di protezione nei confronti di quest'ultimo. In merito alla vicenda, informo che il nominativo del giornalista è citato nella corrispondenza allegata alla documentazione fatta pervenire alla Prefettura di Napoli il 4 luglio 2015 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, ai fini della valutazione del profilo di rischio di un magistrato-Sostituto Procuratore della Repubblica. L'esame complessivo degli atti ha messo in rilievo anche le minacce nei confronti del giornalista, collaboratore di talune testate giornalistiche. Quindi, già il successivo 10 luglio, il Questore di Napoli, previa intesa con il Prefetto, ha attivato le opportune misure di protezione presso l'abitazione del signor Trocchia. Il dispositivo in argomento è stato poi ratificato di lì a pochi giorni, nella successiva riunione tecnica di coordinamento del 14 luglio. Successivamente, i Prefetti di Roma e Milano hanno attivato la stessa misura presso il domicilio romano del giornalista e la sede de "Il Fatto Quotidiano" in cui il medesimo lavora. Soggiungo, infine, che l'esposizione al rischio del signor Trocchia è costantemente monitorata dalle competenti prefetture per ogni eventuale ulteriore provvedimento che dovesse ritenersi necessario";
nonostante le misure dichiarate nella risposta, continuano a verificarsi atti di intimidazione contro Nello Trocchia e la sua famiglia,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e quali misure intenda adottare a tutela e protezione del giornalista Nello Trocchia;
quali iniziative intenda adottare per la salvaguardia del diritto all'informazione e il diritto ad essere informati, nonché il diritto di cronaca, a protezione di coloro che grazie al proprio lavoro di inchiesta offrono un servizio pubblico ai cittadini e anche al sistema della giustizia.